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livello elementare
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ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Prora bussola, prora vera
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E’ arrivato il giorno della partenza. Abbiamo verificato la nostra check list e dato l’ultimo sguardo al tempo meteorologico sulla rotta che ci consentirà di partire e tornare senza sorprese. Dopo il disormeggio ci dirigiamo verso l’uscita dalle ostruzioni del nostro porticciolo. Appena fuori inizieremo la nostra rotta che avevamo calcolato nella nostra pianificazione, nella navigazione stimata.
Sembra facile ma non è: la navigazione stimata
Nella navigazione stimata lo scopo è la determinazione dell’ora di arrivo a destinazione date le coordinate del punto di arrivo e di partenza, la rotta/le rotte e le distanze da percorrere. In caso di assenza di mare, vento e corrente la rotta stimata e quella reale dovrebbero coincidere. Purtroppo non è sempre così e sarà necessario controllare la nostra rotta con una certa periodicità.
Sicurezza, brevità e facilità
Nella pianificazione iniziale i criteri da applicare sono la sicurezza, la brevità e la facilità. Della sicurezza abbiamo già parlato per gli aspetti meteorologici ma ci sono altri fattori da considerare. Lungo la rotta ci possono essere dei pericoli di tipo idrografico come la presenza di secche, scogli affioranti, zone di particolare corrente che potrebbero mettere a rischio la navigazione. Questi aspetti li potremo valutare facilmente grazie alla consultazione dei portolani e delle carte nautiche ma in molti casi se non sempre dovremo essere pronti a modificare la rotta per poter seguire la pianificazione..
Per quanto riguarda la brevità e la facilità si dovranno considerare molti fattori. Un percorso più breve può avere, dal punto di vista marinaresco, delle difficoltà che richiedono esperienza, cosa che non si apprende nei corsi per la patente nautica. Spesso, esaminando la documentazione, si devono fare dei compromessi e stabilire delle rotte più fattibili.
Dalla Rotta vera alla Prora bussola
Spesso si confonde la rotta vera con la prora vera. Parliamo di due cose diverse: la Rotta vera (Rv) è l’angolo (azimuth ) tra il Nord vero e la direzione che la barca tiene realmente rispetto al fondo mentre la Prora vera (Pv) è l’angolo formato dall’asse longitudinale della barca (chiglia ) con il Nord Vero.
Sembrano essere uguali ma non lo sono mai. Nel mondo reale entrano in gioco degli elementi perturbatori come il vento e le correnti che provocano rispettivamente lo scarroccio e la deriva della nostra imbarcazione.
Vedremo come correggerli fra poco, ma prima dobbiamo parlare del mezzo più comune che useremo per navigare (in assenza di sistemi di posizionamento GPS): la bussola magnetica.
La bussola magnetica è lo strumento nautico più antico e conosciuto ed è utilizzata in diverse forme su aerei, navi e veicoli terrestri e da topografi. La bussola si basa sul principio che che la Terra agisce come un’enorme barra magnetica con un campo nord-sud che fa sì che i magneti, che si muovono liberamente, assumano lo stesso orientamento.
La direzione del campo magnetico terrestre non coincide con la direzione dei poli geografici a causa di una variazione periodica nel tempo dei poli magnetici, chiamata declinazione (d), che varia di grandezza da un punto all’altro sulla Terra. A questa variazione si somma la deflessione dell’ago della bussola a causa di influenze magnetiche locali che viene chiamata deviazione (δ).
Senza entrare nei particolari, la bussola di bordo ci indicherà un angolo compreso tra il nord magnetico e la direzione che stiamo seguendo.
Rotta: i valori di Prora vera, Prora magnetica e Prora bussola derivano dalla posizione di Nord vero, Nord magnetico e Nord bussola (declinazione e deviazione possono avere valore positivo o negativo, nella rappresentazione hanno entrambe valore positivo). (Opera propria – Pollastri Stefano, estratto dal volume: “Patente Nautica entro le 12 miglia: Testo tecnico – didattico”, I.P., 2018, ISBN 9781706427926) da link wikipedia
E qui nascono i problemi. In fase di pianificazione abbiamo disegnato la rotta riferita ai poli geografici (dalla carta) ma la direzione che seguiamo sulla bussola non coincide con quella geografica perché i poli geografici e quelli magnetici non coincidono. Questa differenza angolare tra la direzione del nord geografico e quello magnetico, che abbiamo visto si chiama declinazione magnetica, dovrà essere corretta.
La correzione della declinazione
Giusto per complicarci la vita, i poli magnetici migrano continuamente, al punto che anche la declinazione magnetica cambia annualmente. Come fare? Semplice, sulla carta nautica possiamo trovare le correzioni da apportare che avranno un segno positivo o negativo e dovranno essere aggiornate all’anno in cui siamo.
Nel nostra caso leggiamo che la declinazione (misurata nel 1996) era di 1 ° 30 ‘ Est e che aumenta di 6′ all’anno. Essendo ora nel 2020, dal 1996 sono passati 24 anni per cui moltiplicano 24 * 6′ otteniamo una variazione di 144′ ovvero 2° 24’. Essendo Est aumenta per cui avremo 1° 30′ + 2° 24′ uguale 3° 54′ Est. Questa sarà la nostra correzione da apportare.
In pratica, essendo una declinazione Est, Pb = Pv – d
con rotta Rv 200 la prora bussola che dovremo seguire sarà Pb= 200 – 3° 54′ = 196° 06′.
Attenzione se la declinazione fosse Ovest avremmo Pb = Pv – (-d)
Ma non è finita. In caso di imbarcazioni di maggiori dimensioni o comunque se disponibile dovremo applicare anche la correzione δ (deviazione) legata ai ferri di bordo. Ricordatevi che i giri di bussola sono obbligatori, la tabella deve essere conservata a bordo e, eventualmente, ricontrollata in caso di modifiche delle strutture.
Per cui la Pv = Pb + δ + d ovvero Pb= Pv – (δ + d)
Premesso ciò possiamo iniziare la nostra navigazione, seguendo la prora bussola che avremo calcolato. Siamo solo all’inizio … si sta alzando il vento e il mare e dovremo fare delle nuove correzioni lungo la rotta. A presto.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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