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livello elementare
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ARGOMENTO: VIDEO
PERIODO: XX SECOLO
AREA: PERU’
parole chiave: Titicaca
Quasi 60 anni fa l’equipe Cousteau raggiunse il lago più alto del mondo, il Titicaca, scoprendo sulle sponde dei resti di rovine antiche, la cui presenza era raccontata dai locali, che parlavano di una antica città fiorente poi sommersa a causa di un terremoto o di un altro disastro non chiaro naturale. Ma cosa si nascondeva in quel lago ai confini del cielo? Circa un decennio fa sono state ritrovate alcune rovine nelle sue profondità che sono molto probabilmente i resti di quella grande città perduta.
Ai confini del cielo
Esiste un lago ai confini tra il Perù e la Bolivia, il lago Titicaca. Dalla sua sponda peruviana si riescono a vedere le montagne innevate della Cordillera Real che sembrano vicinissime grazie alla purezza dell’aria di montagna anche se in realtà distano oltre trenta chilometri.
E’ il lago navigabile più alto del mondo, le sue acque fluttuano placide a 3.812 metri sopra il livello del mare e sono azzurre e limpidissime. L’area contiene numerosi resti archeologici che sono ora stati ritrovati anche nelle profondità del lago. Il tempo sembra essersi fermato fra quelle montagne e sul lago si osservano ancora strane capanne che da secoli sono una caratteristica del luogo che furono costruite dal popolo Uros.
Sono isole artificiali ottenute dall’intreccio sapiente delle canne di totora, una pianta tipica che cresce in abbondanza nelle acque del lago e viene usata per costruzioni e per cibo (viene chiamata la “banana” inca). Queste isole galleggianti accolgono ancora gli abitanti che, alla necessità le possono spostare tramite lunghi pali lungo il lago. Delle vere e proprie roulotte del lago. Oggi, nei pressi della città di Tiwanaku, sono state scoperte delle estese rovine lungo le sponde del lago che, misteriosamente, proseguono anche nelle sue profondità. “Dalla pianura sorgono massicci tumuli di terracotta dalla faccia di pietra; nelle vicinanze si trovano grandi piattaforme rettangolari e campi sommersi con bellissime murature di pietra tagliata“, scrive Margaret Young-Sánchez, curatrice del Denver Art Museum, nel suo libro “Tiwanaku: Antenati degli Inca“. Si tratta delle rovine della città narrata nelle antiche leggende locali?
Tra leggende e storia antica
Sembra ora confermato che nel lago Titicaca si celino misteri archeologici. Probabilmente non si tratta dei tesori nascosti dagli Inca all’arrivo dei conquistadores ma sulle sue rive vissero ben cinque civiltà pre-incaiche ed un aura di mistero ha sempre avvolto questo lago ai confini con il cielo. Ora sembrerebbe che quelle leggende siano state in parte svelate. I resti di una estesa città sottomarina si estendono oltre la parte del lago peruviano, sconfinando in Bolivia.
Gli archeologici ritengono che la città sottomarina sia appartenuta a civiltà che avevano vissuto sulle rive del lago Titicaca prima degli Incas. Questo è provato dal fatto che molti dei reperti recuperati sott’acqua hanno più di 1500 anni. Vi sono però molte somiglianze con l’architettura di Cuzco e Machu Picchu, per cui potrebbe essere possibile che gli Incas abbiano avuto un ruolo nella sua costruzione ed evoluzione dopo la conquista avvenuta nel XIV-XV secolo. Di fatto manufatti ceramici sono stati identificati in abbondanza sul fondo del lago insieme a un tempio più o meno intatto che misura 50 metri di larghezza e 200 metri di lunghezza.
Titicaca, come vedremo in questo documentario, è un ecosistema unico al mondo essendo il lago più ”alto del mondo”. Forse fu per questo motivo che l’equipe del Comandante Jacques Cousteau vi si recò nel lontano 1966. Immaginate le difficoltà ad immergersi in un ambente subacqueo a quella quota in quegli anni quando la tecnologia non forniva attrezzature oggi facilmente disponibili a tutti. Ancora una volta sperimentazione ed avventura in uno splendido documentario da vedere sempre con gli occhi di oltre sessant’anni fa.
Buona visione
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