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livello elementare
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ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: navigazione, pianificazione
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Prima dell’avvento dei moderni sistemi di posizionamento elettronici, che calcolano continuamente la posizione della nave e ci consentono di seguire la rotta su comodi schermi a colori, i naviganti determinavano la loro posizione in mare utilizzando diverse tecniche che impiegavano rilevamenti ottici di punti cospicui, osservazioni celesti e distanze e rilevamenti radar. Nonostante la tecnologia moderna ci fornisca sempre più accurati sistemi integrati di navigazione, ritengo che chi va per mare debba essere in possesso di un minimo di conoscenze di base che in caso di un avaria ai sistemi digitali consentano comunque di continuare la rotta e raggiungere la propria destinazione o comunque un porto sicuro. Questi brevi articoli sono solo un’introduzione all’argomento ma vi aiuteranno a comprendere l’importanza di conoscere le nozioni nautiche fondamentali.
Parliamo oggi di pianificazione della navigazione, ovvero di quelle azioni da fare prima di iniziare un trasferimento in mare.
squadrette e compasso su una carta nautica, il fascino della navigazione photo credit andrea mucedola
Navigare per punti successivi
Con il termine Navigazione si designa la scienza che insegna a navigare. A seconda dei mezzi di cui si serve prende diversi nomi. Partiamo con la navigazione stimata che insegna i procedimenti per la misurazione diretta degli elementi del cammino della nave ovvero velocità, direzione, scarroccio e deriva per la determinazione della posizione geografica in dipendenza dell’ultima posizione conosciuta e della rotta seguita da questo punto fino all’istante che si considera. Questo, come vedremo, varrà anche al contrario, ovvero per determinare l’effetto delle cause. Prima di addentrarci nei procedimenti impiegati nella navigazione stimata dobbiamo andare a monte, in una fase altrettanto se non più importante, la pianificazione della navigazione.
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La Pianificazione
Innanzitutto bisogna sapere dove andare. Non c’è peggior navigante di quello che parte senza una meta. Metterà a rischio la sua vita e di altre persone. Questa affermazione iniziale può sembrare ovvia ma ogni anno avvengono numerosi incidenti nel mondo proprio a causa di incoscienti che affrontano il mare , anche in condizioni meteorologiche avverse, solo per il gusto dell’avventura … Premesso questo, il buon navigatore deve assicurarsi di avere la documentazione necessaria (carte, portolani, informazioni meteorologiche aggiornate, elenco dei fari e fanali) e semplici strumenti come un goniometro (o meglio delle squadrette nautiche), un compasso, una matita morbida ed una gomma.
Stabiliamo di dover navigare da un punto A ad un punto B, normalmente identificati con il porto di partenza e quello di arrivo. Prima cosa da considerare è l’analisi della documentazione disponibile. Apriremo la nostra carta, assicurandoci di avere carte idonee per la navigazione.
Istituto Idrografico della Marina Militare italiana, schema per identificare le carte necessarie per la navigazione – credit Marina militare italiana
Come scegliere le carte
Le carte nautiche, a seconda della scala utilizzata, si suddividono in:
carte generali
tra 1:3.000.000 e 1:1.000.000, da utilizzarsi per la pianificazione generale; esse non devono essere mai usate per la navigazione.
carte di atterraggio
da 1:1.000.000 a 1:250.000. Sono carte da usarsi per la navigazione di altura ovvero quando lontani dalle coste.
carte costiere
da 1:250.000 a 1:100.000. Sono le carte nautiche più comunemente usate per la navigazione di trasferimento;
Esse forniscono un insieme di informazioni nautiche, geografiche e batometriche (ovvero inerenti le linee di ugual profondità) accettabile per il navigante ma non si prestano ad un utilizzo di precisione.
carte litorali
da 1:100.000 a 1:25.000. Sono carte a scala maggiore da usarsi per il trasferimento, e l’attraversamento di acque ristrette (canali, zone con pericoli per la navigazione etc.).
portolani
da 1:20.000 a 1: 5.000. Sono carte, in proiezione gnomonica, che raffigurano aree di particolare importanza, come i porti e zone ristrette di grande traffico. Essenziali dove esistenti per pianificare l’ormeggio.
Tra queste ultime due classi devono essere scelte le carte da utilizzarsi durante la pianificazione di operazioni di campagne oceanografiche, essendo quelle che forniscono a priori un errore grafico minore, a causa delle minori deformazioni presenti.
Istituto Idrografico della Marina Militare italiana, Catalogo Generale delle carte e pubblicazioni nautiche (acquistare sempre l’ultima versione) – credit Marina militare italiana
Catalogo Generale delle carte e delle pubblicazioni nautiche
La lista aggiornata delle carte nautiche esistenti e delle pubblicazioni di interesse è contenuta nel Catalogo Generale delle carte e delle pubblicazioni nautiche, reperibile in un qualsiasi punto vendita di materiale nautico e nelle librerie specializzate. Il catalogo contiene l’elenco di tutte le carte disponibili (sia in formato cartaceo che digitale) e delle pubblicazioni edite dall’Istituto Idrografico della Marina Militare che possono essere facilmente identificate osservando nelle pagine di interesse diversi riquadri numerati. Ogni quadrato identifica una carta diversa, ovviamente i rettangoli hanno dimensioni diverse: quelli più grandi si riferiscono alle carte generali usate per la pianificazione generale. In caso di navigazione in mari lontani, non coperti dalle carte edite dall’Istituto, esistono pubblicazioni e carte edite da altri Enti stranieri, come l’United Kingdom Hydrographic Office, che possono offrire informazioni preziose per la pianificazione di attività in aree lontane come l’Oceano Pacifico e l’Indiano.
Dopo aver scelto le nostre carte nel prossimo articolo inizieremo a studiare la rotta che dovremo percorrere.
Andrea Mucedola
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PARTE VII
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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