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livello elementare
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ARGOMENTO: NAUTICA E METEOROLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: navigazione, pianificazione
Mai fare i conti senza il Meteo
A questo punto analizziamo la situazione meteorologica lungo la rotta. Non lasciamoci portare dallo spirito di avventura. La sfida del mare grosso comporta dei rischi per la vostra vita e non solo. Inoltre, dovete considerare i danni che potrete causare alla vostra imbarcazione ma anche alla strumentazione di bordo. Il processo di pianificazione può comportare ripensamenti ed aggiustamenti necessari per rettificare la rotta da seguire a seconda delle condizioni meteo marine che si prevede incontreremo in mare e che influenzeranno anche la vostra velocità di avanzamento.
Forecast – Previsioni meteo
Le previsioni meteorologiche sono diffuse dai media ma spesso sono poco utili per la vostra pianificazione di dettaglio. Per l’assistenza alla navigazione bisogna riferirsi al bollettino meteomar dell’Aeronautica militare emesso dalle stazioni radiotelefoniche costiere sul canale 68 del VHF ed aggiornato ogni sei ore con previsioni per le successive 16/18 ore e la tendenza delle 12 ore successive. I bollettini meteorologici vengono trasmessi sia in italiano che in inglese per ogni stazione costiera e comprendono, oltre alle osservazioni meteorologiche costiere, anche la situazione meteorologica generale.
Noterete che viene suddiviso per settori. Questo perché il Mar Mediterraneo è suddiviso in 20 settori. Gli eventuali avvisi di burrasca sono emessi anche sul canale 16 del VHF.
Le carte sinottiche
Per la pianificazione della navigazione possono essere utili le carte sinottiche del tempo, a volte mostrate in televisione, che riportano delle linee curve dette isobare ovvero linee composte da punti di ugual pressione.
Osservandole vedrete che esse sono riferite ad un valore di pressione atmosferica misurato in millibar o Hectopascal. Se queste linee chiuse riportano una pressione atmosferica che aumenta verso il centro si parla di aree di Alta pressione o Anticiclone (indicate sulle carte con la lettera “A” o “H”). In caso contrario abbiamo aree di bassa pressione (indicate con B o L).
La distanza fra le isobare è importante perché ci indica la forza del vento che potremo trovare lungo il percorso. Più le isobare saranno ravvicinate e più forte sarà il vento. Considerando che il vento crea il mare, con forte vento dovremo aspettarci mare cattivo che potrebbe rallentare o interdire la nostra navigazione. Le particelle d’acqua superficiali in superficie, oscillando verticalmente sul posto sotto l’effetto del vento, forniscono energia per attrito allo strato sottostante fino a quando si formano le onde.
rappresentazione di un’onda. H indica la sua altezza; h la profondità del fondale; L la lunghezza d’onda da http://www.biologiamarina.eu/
Per valutare gli effetti del vento sul mare vanno quindi considerate: la velocità del vento (m/s) misurabile con l’anemometro di bordo, il tempo di azione del vento sulla superficie del mare (da quanto soffia in quella direzione, ricavabile dalle carte sinottiche al suolo) ed il fetch ovvero il tratto di mare battuto dal vento. Questo è il motivo che il vento proveniente dall’alto mare, senza ostacoli, crea onde molto più alte di quello proveniente da terra. Venti forti, variabili di direzione, creano il mare incrociato.
Fronti
Senza entrare troppo nella teoria, considerate che in presenza di aree di alta pressione, l’aria più fredda avrà un basso tasso di umidità e questo porterà ad un miglioramento delle condizioni meteo. Nel caso di aree di bassa pressione o cicloniche avremo aria più calda e quindi più umida per cui dovremo aspettarci un peggioramento della situazione metereologica.
La linea che separa due masse d’aria di alta e bassa pressione è detta “Fronte”. Il fronte può essere caldo se deriva dall’approssimarsi di una bassa pressione o Freddo se deriva dall’approssimarsi di una alta pressione. La linea che congiunge due fronti si definisce linea di “occlusione”. Se un’alta pressione si incunea tra due basse pressioni avremo un “Promontorio” se viceversa è una bassa pressione ad incunearsi tra due alte pressioni avremo una “saccatura “. Se ad incrociarsi sono due alte e due basse pressioni si creerà una “Sella”. Tenendo conto che normalmente i venti vanno dalle aree di alta pressione verso le aree di bassa pressione più le isobare sono ravvicinate più i venti saranno forti.
Un ultima cosa, nelle aree di alta pressione (A) il vento ruota in senso orario (ricordatevi H) mentre in quelle di bassa (L) ruota in senso anti orario
Con queste prime nozioni potrete farvi un’idea di cosa vi aspetterà lungo la rotta. Potrete comunque fare riferimento a bordo ad alcuni semplici strumenti come il barometro, detto Barometro Aneroide (senza aria) che misura la pressione atmosferica istantanea.
barometro aneroide autore Jean Jacques Milan wikipedia CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=295957
Questo semplice strumento ci consente di valutare l’andamento della pressione atmosferica da un momento all’altro. Cadute di pressione non promettono bene e comportano l’arrivo del cattivo tempo. Ma questo lo vedremo in navigazione.
A questo punto, abbiamo la nostra rotta pianificata, conosciamo le caratteristiche dei fari e dei fanali che incontreremo nonché del porticciolo di destinazione. Le condizioni meteorologiche lungo la rotta sono buone e siamo quindi pronti per partire. Nel prossimo articolo andremo a bordo per i controlli necessari e inizieremo la nostra navigazione.
Andrea Mucedola
in anteprima disegno di Ravedave di un fronte occluso da Fronte meteorologico – Wikipedia CC BY-SA 3.0
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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