livello elementare
.
ARGOMENTO: PROTAGONSITI DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: APNEA
parole chiave: Stefano Makula
Ho conosciuto Stefano Makula tanti anni fa durante un’immersione al lago di Capodacqua in Abruzzo. Ero seduto al tavolo con i miei istruttori e intorno a me c’era colui che aveva negli anni accumulato trofei e vittorie, un uomo gentile, un grande sorriso e una disponibilità assoluta a rispondere a qualsiasi domanda inerente la subacquea. Una bella mangiata ricordo, tante risate e tanti racconti mi fecero entrare nelle sue grazie. Avevo appena iniziato l’avventura della videoripresa e mi sentivo piccolo di fronte a lui e Pippo Cappellano che sedeva al suo fianco, nonostante tutto passai una bella e serena giornata.
Qualche giorno dopo si presentò nella piscina che frequentavo, invitato dai miei istruttori, lui seduto a bordo vasca su un trampolino, iniziò a fare una lezione di apnea … rimasi sbalordito e curioso anche se l’apnea non era la mia passione, dalle sue labbra uscivano parole dal cuore, segno evidente della sua immensa dedizione al mondo subacqueo. Presi subito il suo libro con tanto di autografo e iniziai a leggerlo, rimanendo incuriosito dalla sua tecnica che era completamente diversa dal solito, la stessa rifletteva la sua tranquillità e concentrazione. Proprio quello mi fece legare a questo grande uomo dal sorriso gentile.
Seguirono tuffi e tante serate fino a quando mi chiamo chiedendo di venire a riprendere una manifestazione a Gaeta per la Rai, era il 2009 per i Giochi del mare, Disabilia come la chiamava lui. Rimasi sconcertato, ma poi vedendo lui sulla spiaggia insegnare a dei ragazzi disabili la magica didattica subacquea, capii che aveva un immenso cuore, e la sua intenzione era proprio quella di donare il suo sapere alla maggior parte delle persone, anche a chi aveva evidenti problemi. Durante le numerose cene dopo la piscina, ascoltare le sue storie era come vivere un’avventura in presa diretta, riusciva a farmi immergere con lui stando sulla terraferma, i vari trofei accumulati, l’eterna sfida in mezzo ai due campioni Maiol e Maiorca tenuta sempre in disparte dai media, la diceva lunga sulle sue capacità e sulla sua testardaggine, che lo portò anche a salutare il suo angelo custode che, come raccontava, lo aveva preso per mano e riportato tra noi.
Una bellissima amicizia che a volte si fermava per qualche mese, fino a quando arrivava la sua telefonata “Parlo con il grande cameramen Sandrone“, così mi chiamava scherzosamente, e quella era l’inizio di una nuova avventura. Durante un uscita mi svelò qualche segreto, mi racconto i retroscena delle sue numerose gare, iniziò a raccontarmi la sua vita da quando a Bracciano iniziò l’avventura con gli abissi … eravamo diventati amici , negli anni si susseguivano eventi e cene, quelle non mancavano mai e io mi trovai più di una volta in situazioni più grandi di me, come l’ultima a Piombino per il tentativo di Superare i 200 metri lineari con una mondovisione Rai. Furono giorni intensi tra prove e allenamenti, seguito dal suo staff arrivo al fatidico giorno della gara … la sua tranquillità si scontrava con la mia adrenalina incontenibile.
Immerso tra le barche, con il motore acceso, a cercare tranquillità, mostrava tutta la sua concentrazione aggrappato ad un asse da surf, fino al momento della discesa…io sotto di lui con la videocamera in diretta cercavo di mantenermi calmo in attesa della partenza, che poi arrivò, dopo essersi incastrato ad una fune con tutta la sua potenza. Lo vidi iniziare la discesa, una grande potenza sulle gambe a trascinare un gigante del mare, difficile stargli dietro; ma andò male, un crampo lo vide costretto alla resa. La sera capii quell’uomo, un uomo che voleva la sua rivincita; non so cosa accadde dentro di lui, ero convinto che si fosse spezzato qualcosa in quanto il tentativo era legato alla fine della sua attività, ma non era così. Nelle sue parole c’era la voglia di voler esser sempre sulla cresta dell’onda a percorrere forse quel passato che ormai era solo un ricordo, il ricordo di tutti i campioni. Non c’era una manifestazione in cui non trovavamo il Maestro pronto a raccontarsi, tante associazioni facevano a gara per la sua presenza, ricordo l’ultima insieme in Sicilia in occasione di una traversata a nuoto di un famoso atleta … un viaggio interminabile in cui scoprii altri retroscena della sua vita, una bella vita anche se secondo me meritava di più. Il periodo del Covid fu molto difficile per lui, forse aveva minato quel grande uomo che sentivamo sempre più di rado.
Il gigante buono ci ha lasciato, rimangono i ricordi e la convinzione secondo me che era troppo buono, per questo mondo subacqueo, che non sempre ripaga degli sforzi e delle passioni nel modo giusto .
Ciao Stefano
Alessandro Sabucci
photo e video di Alessandro Sabucci
Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE
- autore
- ultimi articoli
Alessandro Sabucci è un tecnico riparatore elettronico di Tivoli, Roma, con una passione ormai trentennale per la subacquea; nasce il 2 maggio 1966 e nel tempo si è specializzato in videoriprese subacquee che lo hanno portato spesso in TV. Fu l’incontro con Stefano Makula ad introdurlo nel mondo subacqueo. Recentemente si sta dedicando al conseguimento di brevetti tecnici
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.