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ARGOMENTO: PERSONAGGI DEL MARE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: ITALIA
parole chiave: storia della subacquea
Chi non ha mai indossato una maschera o delle pinne fabbricate da Cressi?
Probabilmente tutti abbiamo iniziato con quelle attrezzature nate a Genova, patria dell’industria della subacquea. In quegli anni ormai lontani le migliori idee nacquero proprio tra un gruppo di amici. Come in tutte le belle storie c’era una volta un impiegato di banca, Egidio Cressi, appassionato pescatore subacqueo che, con altri due personaggi che sarebbero passati alla storia della subacquea, Duilio Marcante e Dario Gonzatti, prima dell’inizio del secondo conflitto mondiale, iniziò a produrre i primi rudimentali attrezzi per la caccia subacquea, per uso personale e di una ristretta clientela di appassionati.
I fratelli Cressi e Marcante si conoscono e si immergono già da prima della guerra, ma è subito dopo la fine del conflitto che coronano il loro sogno, lavorando giorno e notte nella prima officina della Cressi a Quinto. Tutto iniziò a seguito di un incontro occasionale tra Duilio Marcante, che all’epoca di professione era un vigile urbano, ed Egidio Cressi, un impiegato, entrambi appassionati di pesca subacquea. Da questo primo incontro e dai racconti di pesca iniziò così una stretta collaborazione che durerà una vita. Insieme incominciarono a costruire in maniera artigianale maschere subacquee e fucili. Si racconta che fosse proprio Marcante a realizzare al tornio le molle necessarie per i futuri fucili a molle. In pieno conflitto bellico la banca gli propose un trasferimento ad altra sede ma Egidio Cressi rifiutò. Non se la sentì perché avrebbe perso i contatti con il mare e con i suoi amici-clienti subacquei. Col senno del poi, potrebbe essere vista come una pazzia, in piena guerra non era certo il momento migliore per iniziare una nuova attività. Ma la fortuna aiuta gli audaci e nel 1946 nacque l’azienda Cressi Sub – Il Pescatore Subacqueo, fondata da Egidio con il fratello Giovanni Battista detto Nanni. Nacquero i primi fucili a molla tra cui i mitici: Saetta, Torpedine, Siluro e Cernia.
Intanto la gamma delle maschere si ampliò, partendo con la prima maschera a vetro unico, la Sirena (prodotta rigorosamente in maniera manuale dal 1943, che restò in catalogo, sebbene con vari aggiornamenti, per più di trent’anni). I modelli successivi furono la Medusa e la Pinocchio con cui la Cressi Sub acquisterà una notorietà mondiale. Pochi sanno che fu proprio Cressi Sub, nel 1947, a mettere in produzione l’autorespiratore a ossigeno Ar47, un notevole progresso rispetto ai tipi utilizzati dai sommozzatori Gamma durante la guerra. Questo ARO fu per quel tempo uno strumento molto avanzato, dotato di soluzioni tecniche sofisticate come il raccoglitore di condensa.
Luigi Ferraro – cortesia Ufficio Storico della Marina Militare
L’incontro con Luigi Ferraro
Teniamo conto che in quegli anni l’attività subacquea era ancora agli albori, praticata dai militari e da pochi appassionati che, con entusiasmo spesso senza la conoscenza dei principi fondamentali di fisica e fisiologia, si immergevano in un mare ancora tutto da scoprire. Si racconta che nel 1947, durante una battuta di caccia subacquea, con la complicità di Marcante, Cressi incontrò Luigi Ferraro, intento a raccogliere dei muscoli (cozze). Nacque così un’amicizia destinata a durare nel tempo. Luigi Ferraro, forte dell’esperienza e delle conoscenze acquisite nei sommozzatori Gamma della Marina e della sua non comune capacità di inventore, venne subito “arruolato” nella giovane azienda. Dall’incontro con Luigi Ferraro nasceranno tante idee e prodotti che diventeranno icone nel mondo.
Le pinne rondine
A lui si devono le pinne Rondine del 1951, modello al quale si ispirarono in seguito tutti i produttori successivi. Tra le rivoluzionarie caratteristiche la pala angolata rispetto alla scarpetta, i robusti longheroni di rinforzo laterali, l’apertura superiore per le dita e la scarpetta chiusa posteriormente.
Alla fine degli anni ’50 la gamma di pinne Rondine venne ulteriormente ampliata, con l’introduzione del modello galleggiante, del modello a cinghiolo regolabile e, nel 1960, con l’avveniristica Super Rondine, dotata di speciali alette basculanti in grado di aprirsi per eliminare le resistenze negative della pinneggiata e aumentare le prestazioni.
Altro successo planetario fu la maschera Pinocchio che venne prodotta nel ‘52. Quando uscì ebbe subito un successo internazionale, con quel buffo naso di gomma che permetteva ai subacquei di compensare più facilmente, abbandonando i fastidiosi stringinaso. Furono prodotti all’avanguardia che resero famosa la Cressi Sub in tutta Europa e in America. Oggi sembra tutto scontato ma, prima della Pinocchio, esistevano solo maschere ovali di vetro che contenevano tutta la faccia e rendevano spesso lenta e dolorosa la fase della discesa.
Nel 1954 nasce il fucile AER 54 che utilizzava per la propulsione il gas contenuto in piccole ed economiche bombolette di CO2. Nel 1957 la squadra Cressi Sub con Mario Catalani vinse il campionato del mondo in Jugoslavia, il primo campionato del mondo di caccia subacquea della storia.
Nel 1957 arrivò l’autorespiratore ad ossigeno AR57B immediatamente adottato dalle forze armate italiane, dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco e dalle scuole subacquee. E’ il più semplice ed affidabile autorespiratore a ossigeno del mercato e le sue varianti vengono tuttora impiegate da alcuni corpi militari. Negli anni successivi i cataloghi si arricchirono di modernissimi fucili oleopneumatici, come il Mach 1:1 e 0,9, e della serie degli erogatori bistadio Polaris.
Polaris IV
Nel 1965 entra in produzione il Polaris IV, leggendario erogatore bistadio, dotato di un primo stadio a pistone e di un secondo stadio in ottone cromato. La straordinaria robustezza e la minima necessità di manutenzione ne fecero ben presto il beniamino dei subacquei di tutto il mondo.
Negli anni ’60 la Cressi aprì uno dei primi laboratori specializzati nella produzione di maschere ottiche: Pinocchio e Semi-Pinocchio, seguite negli anni da vari altri modelli. Da quel momento, grazie alla Cressi Sub, anche persone con difetti visivi poterono godere pienamente dell’universo subacqueo.. In seguito apparve sul mercato la Pinocchio Vi. Erre (Volume Ridotto) che introdusse un nuovo facciale a V profonda, in grado di ridurre drasticamente il volume interno della maschera, senza comprometterne la visibilità.
Furono anni di cambiamento e, nel 1962, Ferraro, dopo 15 anni di appassionata e spesso disinteressata collaborazione, lasciò Cressi, dando vita ad un altro marchio che diverrà celebre internazionalmente, la Technisub. |
Il 1970 vide un altro record della Cressi Sub con Equi-vest, il primo vero giubbetto equilibratore al mondo (GAV), collegato alla bombola e alimentato da una frusta ad alta pressione proveniente dal primo stadio. Sempre nello stesso anno Cressi lanciò il Polaris 5S, il suo primo erogatore con primo stadio bilanciato, progettato per offrire eccellenti prestazioni ai subacquei incaricati di assistere ai record di profondità in apnea e ai corallari.
Per quanto riguarda le pinne Cressi, ormai leader mondiale nello stampaggio di pinne in gomma, sviluppò le pinne lunghe Rondine L, che permisero al grande Jacques Majol di stabilire i suoi eccezionali record di discesa in apnea. Nel 1979, accanto a vari modelli in gomma, venne presentato il prototipo della Rondine Gara, un modello futuristico, con la pala realizzata in nylon rinforzato. Un nuovo indirizzo costruttivo che a distanza di trent’anni continua a segnare la strada e i cui modelli sono stati adottati da tutti i migliori apneisti, pescatori e recordmen del mondo.
Nel 1983, venne rinnovata l’intera gamma di erogatori, con l’introduzione della serie Galaxie, tre modelli adatti a coprire ogni settore del mercato, dal principiante al professionista. In particolare il modello di punta F1 venne dotato di un sistema d’iniezione che elevò le prestazioni ai massimi livelli. Nel 1988 apparve l’equilibratore Equipe che assunse la forma di un jacket con migliorate caratteristiche di robustezza e rifinitura. Un modello che verrà in seguito costantemente aggiornato anno dopo anno.
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Ma il 1988 fu anche l’anno di nascita delle nuove Pinne Rondine Gara. La pala in nylon dell’ormai leggendaria pinna venne sostituita da una pala in polipropilene, un materiale che forniva una risposta elastica nettamente superiore alle precedenti, incrementando le già eccellenti prestazioni. In quell’anno venne presentata anche la gamma completa dei fucili ad elastico Apache, che affiancò la gamma dei fucili oleopneumatici.
Qualcuno ha detto che se dopo la morte di un leader il suo successo continua, significa che ha seminato bene. Egidio Cressi scomparve nel 1986 quando l’azienda era ormai un’affermata realtà internazionale. La sede intanto si era spostata nel nuovo grande stabilimento di Genova sotto la guida del nipote Antonio, che prosegue la tradizione dell’azienda, forse l’unica ditta nel settore subacqueo rimasta sempre in mano alla stessa famiglia. La Cressi continua oggi la sua espansione internazionale, aprendo filiali negli Stati Uniti e in Spagna ed i suoi sempre nuovi prodotti sono distribuiti in più di 90 paesi al mondo.
Nel 1995 fu realizzata la pinna Gara 2000 che rimpiazzò la precedente Rondine Gara. Un nuovissimo e inedito sistema brevettato di stampaggio in tre differenti materiali che permette di ottenere una pinna leggerissima, dalle prestazioni superlative. Un altro primato Cressi tutt’ora imbattuto.
Nel 1997 furono presentati gli Erogatori XS dalle elevatissime prestazioni. La serie dei primi stadi a pistone tradizionale e bilanciato venne completata da un nuovo primo stadio a membrana. Nel 1988 venne sviluppato un nuovo gruppo comandi per jacket, semplice, leggero, affidabilissimo, montato di serie su tutta la vasta gamma dei suoi modelli in continuo ampliamento.
Il sostegno al mondo dello sport non mancò mai. Nel 1999 l’atleta Cressi Umberto Pelizzari stabilì il nuovo record del mondo di apnea nella categoria “No Limits“, raggiungendo a Portofino sia la profondità di 150 metri, sia il nuovo record mondiale in “assetto costante”, con la profondità di 80 metri. Visti i risultati Cressi manterrà la politica di sponsorizzazione tecnica ufficiale anche nei successivi Campionati Mondiali di Pesca in Apnea e nelle attività estreme. In particolare, nel 2005, sponsorizzò la spedizione Mizar, che rintracciò ed esplorò il relitto dell’incrociatore italiano “Armando Diaz“, sul fondo del Mediterraneo nel Canale di Sicilia e, nel 2007, la spedizione Altair nelle acque tunisine volta ad esplorare il relitto dell’incrociatore inglese “HMS Manchester” e rintracciare il relitto dell’incrociatore italiano “Da Giussano“.
Arriviamo agli anni 2000
Un altro grande brevetto mondiale Cressi Sub. Big Eyes fu la prima maschera al mondo dotata di lenti inclinate, a goccia rovesciata, una forma inedita che regala al subacqueo la visione completa dell’attrezzatura indossata.
Big Eyes
In breve tempo Big Eyes diventò la maschera più copiata e imitata del mondo, una significativa conferma che Cressi restava all’avanguardia nella progettazione di nuovi prodotti subacquei.
In quegli anni nacque anche una completa gamma di computer subacquei: Visor, Archimede, Archimede 2, Edy. tutti caratterizzati dalla facilità e immediatezza di accesso alle varie funzioni e dalla loro grande affidabilità. Nel 2001 sempre Umberto Pelizzari stabilì un nuovo record del mondo in Assetto variabile, raggiungendo a Capri la profondità di 131 metri. Nel 2004 Cressi presentò l’Erogatore Ellipse Titanium, un concentrato di alta tecnologia, protetto da ben quattro brevetti mondiali. Piccolo e leggerissimo, le sue prestazioni lo posero nell’élite degli erogatori impiegati anche in campo militare per la loro affidabilità.
Antonio Cressi, figlio di Egidio, attuale CEO e proprietario della Cressi Sub prova ancora le sue nuove attrezzature in mare prima di metterle sul mercato
Oggi la CRESSI SUB appartiene ancora interamente alla famiglia Cressi, che porta avanti, con la stessa passione di più di 60 anni fa, il lavoro intrapreso dai fratelli Nanni ed Egidio Cressi in quel piccolo locale di Quinto. Con 75 dipendenti fornisce un fatturato di 30 milioni di euro, ed ha aperto nove filiali tra Usa e Europa. Inoltre, CRESSI è inserita nel gruppo CONFISUB, insieme alle ditte italiane Technisub, Mares, Scubapro-Uwatec, Seacsub, Effesub e Omersub, che rappresenta il 70% del mercato internazionale nell’ambito delle attrezzature subacquee, producendo la stragrande maggioranza dei suoi articoli ancora nella sua sede centrale di Genova, Italia. Ciò consente un elevato livello di qualità ed un minuzioso controllo da parte della proprietà Cressi che è in grado in questo modo di seguire personalmente il processo produttivo su base giornaliera. Genova si trova a soli 30 minuti di distanza dalla splendida baia marina di Portofino, un paradiso per le immersioni dal 1940, e questo permette al signor Cressi ed al suo Team di tecnici di testare direttamente in acqua ogni prodotto realizzato.
In sintesi, Cressi Sub, leggenda italiana nel mondo, è un esempio come coraggio, innovazione e spirito imprenditoriale possono fare la differenza anche in mercati molto competitivi.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare.
Ho un magnifico brevetto da proporre. Chissà !
molto interessante