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livello elementare
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ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: ESTATE BOREALE
AREA: DIDATTICA
parole chiave: costellazioni, nautica, cosmografia
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Il triangolo estivo
Continuiamo ad osservare la volta celeste. Una linea immaginaria tracciata da Altair verso il centro del Triangolo Estivo ci conduce alle piccole costellazioni Sagitta, alla Freccia ed a Vulpecula, la Piccola Volpe. Delphinus, un’altra piccola costellazione con una forma facilmente riconoscibile, può anche essere vista vicino ad Altair, al di fuori del Triangolo Estivo.
Muovendoci verso l’emisfero meridionale potremo osservare le costellazioni zodiacali del Sagittario e dello Scorpione.
Sagittario è una delle costellazioni più importanti nel cielo meridionale. È facile da riconoscere perché le sue stelle più luminose formano un asterismo noto come Teiera (in inglese tea pot).
Situata sulla Via Lattea, la costellazione ospita una serie di notevoli oggetti del cielo profondo. Questi includono la fonte radio Sagittario A, che si ritiene segni il centro della Via Lattea, la Galassia nana Sagittario, la Galassia di Barnard, il gruppo Quintuplet, la Nebulosa a pistola con la luminosa Stella Pistol, il Cluster Arches e un totale di 15 Messier oggetti, tra cui la Nebulosa Laguna (M8), la Nebulosa Trifida (M20), la Nebulosa Omega (M17), la Nube di stelle del Sagittario (M24) e il Cluster Sagittario (M22).
Nelle sue vicinanze, si fa per dire, troviamo la costellazione dello Scorpione.
Scorpione comprende molte stelle interessanti e oggetti del cielo profondo. Le stelle più luminose della costellazione, Antares e Shaula, sono tra le stelle più luminose del cielo. Antares segna il cuore dello scorpione celeste, mentre Shaula è una delle due stelle sulla punta della sua coda ricurva.
Arriviamo ora a Ofiuco, il portatore di serpenti, è l’undicesima più grande costellazione nel cielo. Raffigurato come il mitico guaritore Asclepio che regge un serpente – rappresentato dalla costellazione Serpens – Ophiuchus, questa costellazione è la patria di molte stelle interessanti e oggetti stellari. Rasalhague, la stella più luminosa della costellazione, segna la testa del guaritore. La Stella di Barnard, la quarta stella più vicina al Sole, dopo le tre stelle nell’Alfa Centauri, è a soli 5,96 anni luce di distanza, ma è invisibile a occhio nudo.
Ofiuco ospita anche la Nebulosa Twin Jet (la Farfalla di Minkowski) e le grandi nebulose oscure Barnard 68 e la Nebulosa Cavallo Oscuro, che comprende la Nebulosa Pipa e la Nebulosa Serpente.
Ofiuco è diviso in due parti: Serpens Caput (la testa del serpente) e Serpens Cauda (la coda del serpente). Nonostante le sue dimensioni relativamente grandi, Serpente è una costellazione piuttosto debole. La sua stella più brillante, Unukalhai, ha una magnitudine visiva di 2,63.
Serpens contiene il cluster globulare luminoso Messier 5 e la Nebulosa Aquila (Messier 16), una delle nebulose più famose nel cielo notturno. Vi si trova anche la supernova di Keplero. Le sue immagini mostrano i detriti di una stella esplosa e aiuta gli astronomi a capire come misurare l’espansione dell’universo.
La costellazione ospita anche il Sestetto di galassie di Seyfert, un ammasso di galassie molto denso, l’Arp 220, la galassia ultra luminosa dell’infrarosso (ULIRG) e più vicina del suo genere alla Terra, la Nebulosa della Piazza Rossa, un raro oggetto astronomico a forma quadrata, e l’oggetto di Hoag, la più nota galassia ad anello nel cielo.
Purtroppo tutti questi oggetti non li potremo osservare ad occhio nudo e solo immaginare. Torneremo presto con altre costellazioni del cielo stellato estivo.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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