Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

La vicenda si tinge di giallo: cosa è successo al sottomarino cinese nel mar cinese meridionale?

tempo di lettura: 6 minuti

 

livello elementare

.

ARGOMENTO: MARINE MILITARI
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO PACIFICO
parole chiave: sottomarini , distress

 

Se non fosse che nel presunto incidente sono decedute molte persone, potremmo pensare ad un’avvincente trama di un romanzo dell’indimenticabile Tom Clancy. Tutto ha avuto inizio da un documento dell’intelligence britannica, “misteriosamente” trapelato, che ha rivelato la perdita, nel mese di agosto, di un sottomarino dell’Esercito popolare di liberazione cinese (PLA), identificato come 093-417.

A seguito dell’incidente 55 membri dell’equipaggio hanno perso la vita, apparentemente a causa di un “guasto catastrofico” nei sistemi di bordo. La notizia, in seguito confermata dalle autorità cinesi, parla di un incidente tecnico che lascia un pò dubbiosi  gli analisti militari e, come sempre i media riportano ipotesi, più o meno fantasiose, in cui il sottomarino a propulsione nucleare sarebbe affondato dopo essere rimasto incappato in un sistema difensivo predisposto dalle stesse forze cinesi, apparentemente destinato a colpire i sottomarini americani e dei loro alleati. Secondo i tecnici dell’intelligence britannica l’incidente avrebbe causato una grave perdita di ossigeno a bordo, provocando l’avvelenamento dell’equipaggio ed impedito la risalita in emergenza del battello in superficie per molte ore. Cerchiamo di fare chiarezza basandosi sulle fonti aperte internazionali.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è HI-SUTTON-China-Type-093A-SSN-Submarine-1.jpg

da HI Sutton Covert Shores

SUBMARINE DISTRESS o SUNK
La ricorrenza di incidenti a sommergibili e sottomarini è quantitativamente bassa rispetto alle attività che questi mezzi subacquei effettuano da oltre duecento anni ovvero da quando i primi battelli sfidarono le onde nere e gli abissi. Per dare un’idea, dal 1774 al 1985, si sono verificati circa 1.750 perdite di cui “solo” 302 furono dovute ad incidenti strutturali o di manovra mentre il resto a causa di attività belliche.

Inutile dire che in questi eventi, oltre all’innegabile e dolorosa perdita di esseri umani, le preoccupazioni dell’opinione pubblica sono attratte dalle conseguenze che i sistemi propulsivi, in particolare quelli nucleari, possono avere sull’ambiente marino. Sebbene i numeri non siano verificabili al 100%, in quanto non tutti gli incidenti sono mai stati chiariti, dei 41 incidenti registrati in 36 sottomarini nucleari, 12 erano legati a problemi ai reattori nucleari, con conseguente rilascio di radioattività all’interno della nave (in qualche caso, anche se limitatamente, nelle acque intorno ai relitti) ed all’avvelenamento da radiazioni che comportò in alcuni casi la morte di numerosi membri dell’equipaggio.

Altri incidenti noti furono legati ad errori di manovra che causarono l’urto con ostacoli naturali sottomarini che provocarono inondazioni e incagli. Sebbene in questi casi non ci furono conseguenze radioattive, le conseguenze portarono alla perdita del controllo e l’implosione dei battelli, ormai diretti senza scampo verso gli abissi causando la morte di oltre 650 membri dell’equipaggio.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è MARINA-RUSSA-K-19.jpg

Il sottomarino sovietico K 19 ripreso da un ricognitore poco prima della sua scomparsa – Fonte Norman Polamar Cold War Submarines K-19.jpg – Wikimedia Commons

Per una ragione o per l’altra l’affondamento in tempo di pace di un sottomarino ha quindi sempre attirato l’attenzione dei mass media, sia per la perdita di vite umane sia per le possibili gravi conseguenze, inclusa la contaminazione dell’acqua a causa del rilascio di prodotti di fissione altamente radioattivi nell’ambiente sottomarino. Uno dei peggiori disastri ricordati fu quello del sottomarino russo K-19, armato di missili balistici, che durante il suo primo viaggio inaugurale, il 4 luglio 1961, subì la perdita di refrigerante dal reattore. L’azione eroica e “senza speranza di sopravvivenza” di diversi membri dell’equipaggio salvò parte dell’equipaggio. In quegli anni gli incidenti, spesso causati dalla folle corsa agli armamenti della guerra fredda, si ripeterono drammaticamente. Tra i più noti quelli dei sottomarini nucleari statunitensi, USS Thresher e USS Scorpion, di cui abbiamo raccontato la storia in altri articoli.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è uss-scorpion-relitto-trieste.jpg

Non ultima causa di apprensione è la presenza di armi nucleari a bordo che potrebbero essere di difficile e pericoloso recupero viste le grandi profondità in gioco. In alcuni casi, secondo l’Associazione internazionale per l’energia atomica (AIEA), molti di questi incidenti hanno rilasciato, dai reattori o dalle armi, materiali radioattivi nella biosfera, per lo più nell’area intorno ai relitti ma talvolta anche nell’aria. Statisticamente il numero più significativo di incidenti si è verificato con i sottomarini sovietici/russi (secondo alcune stime non confermate 14 legati ai reattori nucleari su sottomarini e 13 su navi sovietiche/russe); tra questi, sei hanno subito incidenti con perdita del refrigerante, cinque hanno avuto avviamenti incontrollati a causa di errori umani e nove a causa del danneggiamento del nocciolo del reattore.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è HI-SUTTON-China-Type-093-Submarine-Cutaway-940-1.jpg

da HI Sutton Covert Shores

In questo caso l’incidente si tinge però di giallo
Non perché si tratta di uno dei battelli più moderni dell’Esercito popolare cinese ma per i presunti motivi per cui il sottomarino cinese, “093-417”, sia incorso in questo grave incidente nel Mar Giallo. Un incidente che sembra abbia forse richiesto circa sei ore per essere risolti.

Secondo HI Sutton, Lude Media, un canale media indipendente, fondato nel 2017 da Lude (Wang Ding Gang), ha reso noto un report di Xi Jinping e della Central Military Commission sull’accaduto :
Briefing: At 8:12 a.m. on August 21, 417 was carrying out the submerged survey operation assessment task under loading. The mechanical failure was caught by the anchor chain, which caused the cabin to depressurize and float slowly. It coincided with the thunderstorm in Lianyungang, and the rescue was trapped. After 6 hours of uninterrupted rescue, it surfaced at 14:04 on August 21, and the oxygen in the ship was exhausted, resulting in the sacrifice of 22 officers, 7 students, 9 non-commissioned officers and 17 soldiers who participated in the test mission. The details are still under investigation, and the next report will be at 10:15 on August 22.

In pratica, durante questa breve finestra, il sistema di ossigeno di bordo aveva smesso di funzionare correttamente per un “guasto meccanico” avvelenando l’equipaggio. Da un punto di vista tecnico, ci possiamo domandare se un moderno sottomarino nucleare possa essere stato bloccato o rallentato nella sua emersione di emergenza dalla “catena di un’ancora” … una giustificazione che appare quanto meno curiosa. Inoltre, come giustamente sottolinea Sutton, come può un evento del genere aver compromesso le riserve di ossigeno di bordo (notoriamente sufficienti per lunghi periodi)?

Una settimana dopo, il 28 agosto, il blog del China Front pubblicò un articolo che confermava che tutto l’equipaggio del sottomarino nucleare d’attacco cinese n. 417 Tipo 093 era deceduto. Il numero delle vittime non è chiaro ma ancora meno chiara rimane la causa in quanto il sottomarino non solo non è affondato ma è tornato in superficie con gran parte del suo equipaggio ormai purtroppo deceduto. Cosa è successo a bordo del battello? Un guasto tecnico o un incidente subacqueo? Esistono veramente sistemi di interdizione subacquei posati dai Cinesi?

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è South-china_sea_88-831x1024.jpg

Le Conseguenze politico strategiche
La preoccupazione internazionale a seguito dell’incidente di fatto implica conseguenze sulla valutazione del rischio in quelle acque di intenso traffico commerciale. Il Mar Giallo è infatti una regione di importanza strategica dove la Cina, in maniera unilaterale, afferma sempre più la propria presenza mettendo in discussione il libero transito previsto dal Diritto internazionale.

L’incidente, che ha causato il presunto affondamento del sottomarino, di fatto solleva molte domande; se l’incidente non è stato dovuto a cause tecniche o di errore umano, quali sono i rischi di transito in quelle acque? Esistono veramente non chiariti sistemi di difesa subacquei posati dalla marina cinese a protezione o interdizione dei corridoi marittimi internazionali? Un evento che, nel caso fossero convalidate le ipotesi di una causa non accidentale ma legata a sistemi non dichiarati di interdizione, potrebbe aprire un nuovo contenzioso e costringere le nazioni del Pacifico e occidentali a rivedere le loro strategie marittime e le interazioni con la Cina nel Mar Giallo.

 

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE

 

(Visited 450 times, 1 visits today)
Share

1 commento

  1. Fernando Cerutti Fernando Cerutti
    07/10/2023    

    Difficile elaborare ipotesi in base alle scarsissime informazioni. Un punto focale è il comunicato a Xi Jin Ping, ma bisognerebbe capire quanto affidabile sia la sua traduzione. In particolare “the mechanical failure was caught by the ancor chain” lascia perplessi. Se fosse “…AN anchor chain..” (invece di …THE anchor chain…), allora si potrebbe supporre che sia incorso in un ostacolo, posato in ottica anti-USA, dove il sottomarino è involontariamente incappato. Quando i sottomarini sono totalmente immersi, la navigazione è affidata al sistema inerziale, che non ha la stessa precisione di uno radio/GPS, quindi in teoria l’errore ci può stare. Però non si spiega la de-pressurizzazione citata più avanti, a meno di ipotizzare anche un sistema esplosivo, connesso con la catena (una sorta di mina antisommergibile, che però è improbabile). Se invece fosse “…CAUSED…”, invece di “…CAUGHT…”, allora potrebbe trattarsi dell’ancora del sottomarino stesso (in genere i sottomarini ne usano una a piatto, alloggiata nella parte inferiore dello scafo), che rilasciandosi accidentalmente, magari mentre il sottomarino navigava ad alta velocità, ha fatto presa sul fondale e causato un danno strutturale (falla), con conseguente perdita della pressione ed allagamento, che ha rallentato il ritorno in superficie per un tempo superiore a quello della durata dei sistemi di sopravvivenza personali.

Lascia un commento

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli di facile lettura

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli di interesse specialistico

 

Attenzione: È importante ricordare che gli articoli da noi pubblicati riflettono le opinioni e le prospettive degli autori o delle fonti citate, ma non necessariamente quelle di questo portale. E’ convinzione che la diversità di opinioni è ciò che rende il dibattito e la discussione più interessanti, aiutandoci a comprendere tutti gli aspetti della Marittimità

Chi c'é online

9 visitatori online

I più letti di oggi

I più letti in assoluto

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
9 visitatori online
9 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 18 alle 12:08 am
Mese in corso: 164 alle 01-10--2024 10:01 pm
Anno in corso: 711 alle 06-08--2024 02:13 pm
Share
Translate »