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livello elementare
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ARGOMENTO: MALACOLOGIA
PERIODO: NA
AREA: OCEANO PACIFICO
parole chiave: Cipree
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Conoscete le Cipree (Cowries, Porcelaines), animali marini le cui conchiglie sono forse tra le più apprezzate dai collezionisti per la loro bellezza dovuta alla forma morbida? Sono sicuro di si. Si notano rispetto alle altre conchiglie per la loro lucida finitura dovuta al fatto che il loro mantello si protende all’esterno, proteggendo il guscio dall’alto verso il basso a differenza della maggior parte delle altre conchiglie in cui viene secreto dall’interno.
Descrizione

Smithsonian National Museum of Natural Sciences For additional information on cowries: http://www.flmnh.ufl.edu/cowries/radulae.html http://www.flmnh.ufl.edu/cowries/microstructure.html http://animals.nationalgeographic.com/animals/invertebrates/golden-cowrie.html
Le cipree dal punto di vista descrittivo, sono animali strutturalmente molto semplici. Non si può però dire sempre la stessa cosa in merito al preciso riconoscimento della specie di appartenenza che, come vedremo, è spesso piuttosto complesso. Da un punto di vista descrittivo le cipree sono composte da :
– un mantello, di solito ornato con delle papille che hanno la funzione di proteggere l’animale dai predatori (camouflage) e di aiutarne la respirazione. Il colore del mantello corrisponde talvolta a quello delle spugne con cui si alimenta. Questo fattore fa comprendere che, nonostante il colore e il pattern siano ben riconoscibili, non sempre garantiscono il riconoscimento dell’animale. Questa parte morbida del corpo secerne proteine e carbonato di calcio per costruire, riparare e ingrandire la conchiglia e, in alcuni casi, può essere usato come meccanismo di difesa per produrre sostanze acide. Ad esempio il mantello della Cypraea clandestina secerne acido solforico quando l’animale è disturbato. Il mantello consiste in due lobi carnosi che si incontrano a circa la metà del dorso. Esso è ricoperto di organi sensoriali tattili, chimici e ottici. Questi sensori sono situati come proiezioni esterne del mantello e sono chiamate papille. La forma della papilla dipende dalla temperatura e la percentuale di ossigeno nell’acqua.
– Il piede può avere colorazione differente del mantello. Il piede di alcune specie di cipree ha la possibilità di frammentarsi per attirare l’attenzione dei predatori. Alcune cipree espellono parte del piede in modo che i predatori si dirigano verso il boccone, lasciandogli quindi la possibilità di sfuggire. Altre espellono molto muco che le rende scivolose e difficili da essere afferrate dal predatore.
– Il sifone per mezzo del quale inalano l’acqua. La sua struttura non è indipendente e deriva da quella del mantello.
– Piccoli tentacoli, presenti in forme dimensioni diverse nelle varie specie, che nel movimento dell’animale forniscono un controllo esplorativo tattile del terreno.
– La proboscide, un tubo formato da muscoli che fa muovere la radula, strumento che permette alle conchiglie di nutrirsi grattando spugne ed alghe. La radula è forse l’elemento più distintivo per poter catalogare le cipree. Essa può raggiungere i due terzi della lunghezza dell’animale e consiste in 50 fino a 100 file di dentini, di forme differenti rispetto alla loro posizione, necessari per il raspamento.
Nella parte interna troviamo la maggior parte degli organi in un sacco dei visceri, in posizione dorsale rispetto al piede muscoloso, che contiene gli apparati principali (digerente, circolatorio , genitale ed escretorio). Come in tutti i molluschi la respirazione è attraverso delle branchie (gill) per via della conchiglia, a causa della poca superficie cutanea a contatto dell’atmosfera e quindi non sufficiente per una respirazione affidata a degli scambi gassosi attraverso il derma.
Abitudini
Le cipree di solito rimangono nascoste nelle cavità durante il giorno e fuoriescono di notte per nutrirsi di alghe e di spugne. A volte si possono osservare le femmine aggrappate strettamente ad una massa di uova. Una volta che le larve fuoriescono (veliger) galleggiano nel volume e trascorrono nel plancton da poche ore fino a parecchi giorni, prima dell’insediamento sul fondo.

foto di Luria lurida (credito M. Lanini/Panda Photo) la Luria lurida è una delle 4 specie di Cipree mediterranee. Vive a basse profondità, generalmente entro i 60 metri, sotto le pietre o nelle grotte semi oscure (ambienti sciafili) e fra i rizomi di Posidonia oceanica. E’ a rischio di estinzione a causa del prelievo in vita degli esemplari. Attenzione, questa specie è inserita nell’allegato II del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona e dall’allegato II della Convenzione di Berna.
Quelle che hanno stadio larvale più prolungato hanno ampie distribuzioni geografiche e limitata variabilità morfologica da un luogo all’altro (come nel caso della bellissima Monetaria caputserpentis o della grande Mauritia arabica). Alcuni generi (Zoila, Umbilia, Cypraeovula, Notocypraea) mancano di uno stadio larvale e lo sviluppo è locale. Gli esemplari più giovani hanno la forma di piccoli gusci sottili di carta, che nel tempo si avvolgono mentre crescono fino alla maturità. Quando il labbro esterno si curva verso l’interno, forma i denti e la conchiglia evolverà con un nuovo modello di colore fino alla maturità. L’altezza di una ciprea adulta non cambia ma la conchiglia si inspessirà mentre l’interno verrà sciolto per creare più spazio al suo interno. Tutte le specie sono a sessi separati e depongono numerose uova in anfratti, all’interno di conchiglie vuote o sotto i sassi. La femmina staziona sulle uova per lungo tempo, ricoprendole con il piede per proteggerle. Le abitudini alimentari spaziano da un nutrimento solo spongivoro, come nel caso della Zoila o della Luria lurida ad una dieta mista di alghe, spugne e antozoi.
livello medioSistematica
Le cipree appartengono al Philum dei Molluschi, alla classe dei Gasteropodi ed alla sottoclasse dei Prosobranchi, ovvero di quei gasteropodi muniti di conchiglia a forma di spirale o di cono più o meno appiattito, che possiedono un apparato respiratorio in posizione avanzata del corpo.
Come gli appassionati malacologi sanno, di cipree ne esistono oltre 200 specie che vivono da pochi metri fino a 600 metri di profondità. Senza entrare troppo nella loro tassonomia, che come dicevo è piuttosto complessa, la famiglia dei Cipreidae può essere suddivisa in quattro sottofamiglie (seguendo la suddivisione di Schilder) di cui si riportano solo alcuni dei geni principali, senza alcuna pretesa di rigore scientifico.
Per una più completa suddivisione sistematica si consiglia di riferirsi all’eccellente ed essenziale testo “A Guide to Worldwide Cowries” di Lorenz e Hubert, uno dei compendi più completi sulle cypraee.
Le tavole a colori su carta lucida contenute nel testo aiutano moltissimo per il riconoscimento delle specie. Ho trovato particolarmente utile anche un metodo step by step, che, partendo dalla zona di scoperta, dalla presenza di macchie, strisce, forma, e dimensioni dei denti, consente di arrivare ad identificare le specie. Ma torniamo alle quattro sotto famiglie che furono identificate da Schindler: le Bernaynae, le Cypraeinae, l’Erosariinae e le Cypraeovulinae.
Famiglia dei CYPRAEIDAE, Gray,1824
BERNAYNAE | BERNAJA |
BARYCYPREA | |
SIPHOCYPREA | |
ZOILA | |
CYPRAEINAE | TRONA |
MACROCYPREA | |
CHELICYPREA | |
MAURITIA | |
LEPORICYPRAEA | |
CYPREA | |
LYNCINA | |
TALPARIA | |
EROSARIINAE | EROSARIA |
STAPHYLAEA | |
PROADUSTA | |
PUSTULARIA | |
ANNEPONA | |
IPSA | |
NARIA | |
CYPRAEOVULINAE | AUSTROCYPRAEA |
CHIMAERIA | |
CYPRAEOVULA | |
NOTOCYPRAEA | |
UMBILIA | |
SCHILDERIA | |
NESIOCYPRAEA | |
ZONARIA | |
NEOBERNAYA | |
ERRONEA | |
PURPURADUSTA | |
PALMADUSTA | |
BLASICRURA | |
BISTOLIDA | |
CRIBARULA | |
NOTADUSTA |
In Mediterraneo, oltre alla Luria lurida, vivono:
Erosaria spurca (L., 1758)
presenta una caratteristica forma di uovo, liscio e lucido, con parte dorsale con un tono di colore sul giallastro oppure biancastro, interamente macchiato da toni di arancione tendenti al marrone e, in alcuni esemplari verso un giallo variegato. La base è biancastra o color panna e, qualche volta, può presentare toni d’ombra sull’arancione e punti scuri vicino all’orlo. I denti, assai visibili e evidenti al tatto, sono di solito grandi, bianchi, intervallati regolarmente. La lunghezza media della conchiglia è di circa 2-3,5 cm. Vive nel Mediterraneo centrale e meridionale e nell’Italia del sud, Creta e Malta, fino all’Isola di Lampedusa.
Zonaria pyrum (Gmelin, 1791)
Superficie liscia e lucente con un colore arancio marrone con punti marroni, e due o tre bande trasversali. Le dimensioni medie vanno dai 32 ai 38 millimetri fino ad un massimo di 52 mm. Si ritrova nel Mar Mediterraneo meridionale lungo le coste italiane ed africane. Dorsalmente il colore di fondo è beige chiaro, più o meno chiazzato di marrone anche scuro. Sul dorso sono più o meno visibili anche due o tre bande biancastre trasversali, talvolta appena accennate o molto irregolari. È spesso presente anche una banda longitudinale, più chiara o più scura del fondo ed abbastanza evidente, ma molto irregolare. Il colore di base del bordo e della parte ventrale è l’arancione, con tonalità addirittura rossastre negli esemplari di alcune zone geografiche. Questa ciprea ha una forma ovale in senso longitudinale con un’estremità maggiormente affusolata.
Schilderia achatidea (Gray in Sowerby G.B.II, 1837)
Ciprea macchiettata o bandata di scuro che mostra numerose varietà di forma e colore. Le sue dimensioni vanno dai 35 ai 42 mm. Le differenze più rilevanti esistono sostanzialmente tra due sottospecie riconosciute: la varietà “achatidea” e la varietà “inopinata”. Dorsalmente la conchiglia mostra un colore di fondo chiaro, più o meno chiazzato di marrone anche scuro. Qualche volta sul dorso sono più o meno visibili anche due o tre bande biancastre trasversali, ma quando compaiono sono appena accennate e molto irregolari. Il colore di base del bordo è l’arancione. Questa ciprea ha una forma ovale in senso longitudinale, con un’estremità maggiormente affusolata, ma meno della Zonaria pyrum. Gli estremi del bordo nel senso della lunghezza sono un po’ dilatati e anch’essi di colore arancione. La parte ventrale del guscio è bianca ed appiattita in maniera asimmetrica. Da un lato è più arrotondata e piriforme. L’apertura è piuttosto larga e mostra dentelli poco evidenti anche perché dello stesso colore del fondo. L’animale è di colore grigio-verde chiaro. Il mantello è di colore chiaro e semitrasparente, mentre le papille sono relativamente scure, ben evidenti, distanziate o anche a piccoli gruppi irregolari. Le antenne sono di color arancio. La Schilderia si ritrova nel Mar Mediterraneo occidentale e centrale ed è considerata poco comune
Negli ultimi anni sono stati trovati esemplari di ciprea provenienti dal Mar Rosso e non si escludono nuovi ingressi in futuro.
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Molte informazioni su questi straordinari molluschi e le loro conchiglie le potrete trovare anche su:
contrammiraglio in congedo della Marina Militare Italiana (riserva). Ha frequentato l’Accademia di Livorno dal 1977 al 1981. Nei suoi 40 anni di servizio ha servito 15 anni a bordo delle unità di superficie, in numerosi Comandi nazionali e all’estero e in zone di guerra. E’ laureato in scienze marittime delle difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. E’ un analista indipendente di sicurezza marittima per diversi Think Tank geopolitici e collabora con riviste on line del settore italiane ed internazionali. Istruttore subacqueo, con immersioni effettuate in quasi tutti gli oceani, si è brevettato Scientific Diver nel 1993 presso l’International School Scientific Diving di cui, l’anno successivo, è diventato docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare. Nel 2015 ha ideato OCEAN4FUTURE con lo scopo di divulgare la cultura del mare. Nel 2019 ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee.
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