livello elementare
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ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: na
AREA: na
parole chiave: metodo
Abbiamo spesso parlato di Metodo … in un approccio moderno organizzativo la creazione di un metodo è fondamentale per ridurre individualità organizzative che provocano maggiori spese nei sempre più risicati budget degli Enti di ricerca. Questo breve articolo fornisce una soluzione per inquadrare le attività subacquee all’interno di strutture di ricerca complesse. Prenderò come riferimento il “Scientific Diving A General Code of Practice UNESCO 9231026410” che descrive i livelli organizzativi, basati sul modello manageriale anglosassone, per l’impiego di operatori subacquei in attività di supporto ai gruppi di ricerca.
Premesso che un modello organico rigido con validità assoluta non esiste o, quanto meno mal si adatta in un campo operativo soggetto a variabili difficilmente prevedibili o programmabili a priori, descriverò un esempio di organizzazione a più livelli studiato per Enti di ricerca di medie dimensioni.
Va premesso che i livelli nella struttura possono avere diverse collocazioni, a volte con responsabilità parallele. Ovviamente se la struttura si riduce, molte delle funzioni sono accorpate fra gli elementi organizzativi. In questo caso l’esperienza manageriale e professionale degli individui fa la differenza.
Non ultimo, non parlerò delle qualificazioni dei subacquei e di standard di formazione. L’argomento è ancora molto discusso in campo internazionale e richiede ancora molte concertazioni, specialmente in Italia, per arrivare ad una suddivisione dei compiti adeguata. Sebbene un passo avanti in tal senso sia stato effettuato dalla Regione Sicilia c il problema dovrebbe essere affrontato a livello nazionale dove esistono ancora figli e figliastri. Il pericolo è di creare delle normative che pongano limiti troppo rigidi ed uccidere la ricerca subacquea effettuata su bassi fondali da molte categorie professionali (biologi, geologi ed archeologi). Questi professionisti, per ovvi motivi, non possono e non devono essere sottoposti a limiti e prescrizioni di impiego eccessive. Capiamoci, pur nella convinzione che la sicurezza non sia mai troppa, l’impiego di certe apparecchiature mal di adatta ad un lavoro scientifico, rendendo impossibile per i ricercatori di operare.
Inquadramento degli elementi organizzativi nei livelli
Nella teoria della scienza dell’organizzazione i livelli manageriali di una struttura complessa sono nidificati in catene al fine di ottimizzare le risorse disponibili. Come premesso la struttura di seguito descritta è adattata alla gestione delle risorse umane e tecniche di coloro che operano in campo subacqueo. Ovviamente una rappresentazione verticale della struttura può subire delle modifiche legate alla disponibilità di risorse umane (ma anche, sic, finanziarie).
I livello Direttore o Capo di un Dipartimento (ad esempio di un’università o di un politecnico)
Il Direttore è il responsabile della struttura di ricerca e fornisce, nei lineamenti direttivi dell’anno accademico, gli obiettivi da raggiungere. A seconda della sua anzianità o importanza può presiedere un comitato (detto Comitato di Controllo) che è il suo diretto interlocutore per la pianificazione delle attività subacquee. Essendo una funzione manageriale di alto livello può non richiedere una specifica preparazione per la parte subacquea ma deve essere in possesso di adeguate capacità di comando, coordinamento e controllo delle risorse, maturate con una necessaria esperienza pregressa.
II livello Comitato di Controllo
I membri del Comitato sono manager di esperienza specifica che non sono necessariamente coinvolti nelle attività di ricerca ma hanno il compito di verificare le problematiche relative alla sicurezza ed alla condotta delle operazioni, di provvedere all’esame delle richieste di assegnazione dei fondi necessari e dopo una comune interdisciplinare valutazione autorizzano le campagne di ricerca proposte dai Project leader. Nonostante non sia necessario, una conoscenza delle problematiche relative all’impiego di nuclei di operatori subacquei, questa può consentire una migliore comprensione e valutazione dei progetti. Il Comitato si avvale della figura del Diving Officer quale consulente esperto nella materia specifica.
III livello Diving Officer
è il responsabile verso il Comitato di Controllo di tutte le attività subacquee dell’Ente in oggetto. E’ membro consultivo del Comitato in qualità di “esperto di settore” e risponde della sicurezza, dell’addestramento del personale e dell’impiego dei mezzi e delle risorse assegnate per le campagne. E’ consigliabile che sia in possesso di un’adeguata preparazione subacquea e può, qualora necessario e se in possesso di requisiti professionali, partecipare attivamente al lavoro in mare in qualità di Chief Diver.
III livello Project leader
Sono i responsabili dei vari Dipartimenti/Sezioni dell’ente di ricerca che richiedono il supporto di team subacquei per la condotta delle proprie ricerche. Anche se non necessario, è consigliabile una loro abilitazione all’immersione per far si che possano comprendere in maniera adeguata le problematiche relative all’impiego degli operatori.
IV livello Chief Diver
E’ un subacqueo in possesso di qualificazioni professionali adeguate, specializzato nel campo dell’immersione scientifica presso una idonea e riconosciuta struttura scuola equivalente; deve essere in anche possesso di adeguata esperienza sul campo sviluppata all’interno di gruppi di ricerca. E’ il diretto responsabile della sicurezza e dell’addestramento dei subacquei permanentemente o temporaneamente assegnati al team e risponde direttamente al Diving Officer di ogni mancanza del proprio personale alla normativa in vigore. Riceve dal Project Leader le richieste di lavoro/supporto subacqueo e ne valuta l’impatto sotto il profilo della sicurezza e dell’efficacia.
IV livello Chief Scientist
In qualche caso può coincidere con il Project Leader; è il responsabile scientifico sul posto della campagna di ricerche. Qualora non fosse abilitato, delega gli aspetti inerenti l’impiego dei subacquei al Chief Diver. Organizza il lavoro scientifico richiedendo giornalmente al Chief Diver tutte le attività subacquee.
V livello Dive Master/Supervisore delle immersioni
E’ il sostituto naturale del Chief Diver. Viene scelto fra gli operatori subacquei con maggiore esperienza per coordinare le attività subacquee in accordo con le disposizioni del Chief Diver. Se la figura del Chief Scientist coincide con quella del Chief Diver, la presenza di un Dive Master/Supervisore delle immersioni nel team diventa obbligatoria. Deve essere abilitato al primo soccorso ed alla somministrazione di Ossigeno.
V livello Chief Medical
E’ il responsabile dell’assistenza medica del personale subacqueo in loco. Se è presente una camera di decompressione deve essere supportato da personale abilitato alla sua conduzione.
V livello Chief Maintenance
Provvede alla manutenzione e gestione dei materiali comprese le stazioni di ricarica dei gas.
VI livello Scientific Diver / Operatore tecnico subacqueo scientifico
E’ un operatore abilitato all’immersione scientifica in possesso di adeguato training svolto presso Enti o Scuole riconosciute. Dipende direttamente dal Chief Diver a cui risponde dell’osservazione delle norme di sicurezza e di antinfortunistica.
Ricevuta la richiesta di impiego del team, il Chief Diver prepara una “lista della spesa” in merito ai materiali ed ai mezzi necessari per l’esecuzione del progetto. Tale elenco, opportunamente motivato, dovrà essere presentato durante la riunione preliminare di fattibilità, da tenersi almeno trenta giorni prima della data presunta di inizio della campagna.
Nella fase preparatoria alla riunione, dovranno essere approfonditi tutti gli aspetti tecnici e di impiego tenendo conto della documentazione storica in possesso, della finalità della campagna, della tempistica disponibile e dell’organizzazione del team di ricerca sia per la parte subacquea sia per quella terrestre.
In particolare andranno valutati ed elencate le seguenti necessità:
per la parte subacquea
materiali
personale
sicurezza
pericoli
per la parte terrestre
analisi oceanografica
sistemi di comunicazione
sistemi di analisi dei dati raccolti
mezzi (in particolare con specifica menzione alle capacità delle imbarcazioni disponibili)
logistica generale (alloggio, vettovagliamento)
supporto medico.
In sede di riunione, dopo aver discusso i vari aspetti, dovrà essere redatto un verbale riassuntivo che descriva in maniera adeguata i punti sopra elencati esprimendo in maniera chiara decisioni ed azioni seguenti. Il verbale dovrà contenere una mappa dettagliata dell’area di futura operazione con elementi valutativi meteo marini statistici relativi al periodo in cui si intende portare avanti la ricerca.
Al termine della preparazione del dossier, il Chief Scientist/Project leader porterà la proposta al Comitato di controllo per le necessarie autorizzazioni. Una volta ottenute, partirà la fase operativa della campagna comprendente:
– la verifica dell’area di lavoro (ricognizione) se non già effettuata;
– il trasferimento sul sito;
– l’inizio delle ricerche;
– il termine delle ricerche;
– l’analisi dei dati in sede;
– la compilazione del rapporto finale contenente i risultati della campagna.
Coordinamento interdisciplinare
Qualora la ricerca venga effettuata in coordinamento con altri team operanti nella stessa zona sarà necessario coinvolgere nella riunione preliminare i rappresentanti dei vari gruppi allo scopo di evitare interferenze e ridurre eventuali spese gestionali (ad esempio noleggio dei mezzi, sistemi ed apparecchiature che possono essere condivise). La condivisione delle risorse è sensibile e va valutata attraverso matrici di costo efficacia per evitare squilibri a favore dell’uno o dell’altro.
L’importante è mantenere il controllo della situazione ed applicare il buon senso.

ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. E’ docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione scientifica.