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Paolo de Vizzi, senza limiti 8 settembre 2016

tempo di lettura: 6 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: XXI SECOLO 
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: Record, Paolo De Vizzi
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Fra pochi giorni Paolo De Vizzi proverà a superare il record mondiale di permanenza subacquea. Con l’occasione riproponiamo l’intervista in cui si racconta e, soprattutto, ci lancia un messaggio di grande forza morale dimostrandoci che volere è potere. Il suo valore sportivo e la sua costanza sono ammirevoli e la sua missione è racchiusa in questo suo semplice messaggio che invia a tutti coloro che hanno bisogno di ritrovarsi: “non abbattersi mai perché nulla e impossibile. I limiti sono nella nostra testa.

DE VIZZI

Per chi non conosce Paolo De Vizzi, la sua storia incomincia nel Sud della Puglia. Paolo è un ragazzo diversamente abile di Manduria, un paese di campagna in provincia di Taranto. Polo purtroppo fa parte del triste elenco delle vittime della strada. Nel 1996, appena ventiduenne, fu gettato fuori strada da un camion, rimanendo agonizzante per ore nel mezzo della campagna. Conseguentemente all’incidente rimase completamente paralizzato dal busto in giù e solo grazie all’opera di un importante centro di riabilitazione di Imola accadde quello che può definirsi il “miracolo”, a detta dei medici: la lesione midollare, considerata permanente, divenne temporanea e Paolo, dopo anni di sconforto totale, ricominciò a sperare. Paolo, da sempre amante del mare, cercò nei fondali dello Ionio lo stimolo per ripartire. Con la grande caparbietà, che lo ha sempre contraddistinto, ha pazientemente lottato anche quando tutti suoi sforzi sembravano vani e i suoi arti non rispondevano alle cure,  riuscendo a conseguire il suo primo brevetto subacqueo di Open Water.

Dopo questa prima, importante conquista, in pochi mesi ottiene il più alto dei brevetti raggiungibili per la sua disabilità e, in quel momento, è iniziata la sua seconda vita. Paolo capì allora che il suo non era solo uno stato di riconquistato benessere ma una vera e propria MISSIONE, un esempio da dare a quanti come lui affrontano ogni giorno una simile tragedia, inflittagli dalla nascita o, ancora più drammaticamente, come nel suo caso, avvenuta nel pieno della gioventù.

I record 2011-2012
Immersione dopo immersione, esperienza dopo esperienza, nasce in Paolo quel desiderio di andare più in profondità e scoprire le molteplici meraviglie del mondo sommerso. Un giorno, parlando con il suo istruttore Roberto Voluri, quella che era solo un’idea, si concretizza nel diving di Andrea Costantini (Costa del Sud Diving Service). Valuta, pensa, studia, si allena duramente ed arriva ad effettuare, il 18 giugno 2011, un’immersione fino a 62 mt e 30 cm sotto il livello del mare con la supervisione degli istruttori e medici, diventa così un primato per persone con disabilità. Un’immersione particolare la sua, che ha chiesto tanta preparazione ed uno staff adeguato per effettuarla in sicurezza, un’immersione impegnativa portata a termine con grande determinazione. Dopo il primo successo, Paolo sente crescere la voglia di sfidare sé stesso con una nuova prova: la permanenza sott’acqua di 10 ore. Raggiunto con molta facilità questo primo traguardo, l’idea successiva è di raddoppiare i tempi. Il pomeriggio del 30 giugno del 2012 alle 16:00, Paolo si immerge e trascorre 20 ore giocando a dama con i suoi assistenti, mangia della frutta, va in giro per i fondali con lo scooter subacqueo. Le comunicazioni con chi è a terra sono assicurate da una maschera particolare, il gran facciale, dotata di microfono e dispositivo GSM. Sott’acqua Paolo porta con sé la sua carrozzina ma la guarda soltanto, perché lì non ne ha bisogno. La porta con se per dimostrare che il mare è in grado di restituire a chi ha problemi motori la bellissima sensazione di essere nuovamente autonomi. Intanto sulla terraferma i mass media, come Rai Uno con “Linea Blu”, Telenorba e Rai Tre, trasmettono l’impresa di Paolo mentre i tantissimi turisti e curiosi ne seguono le gesta attraverso un maxi schermo sul quale vengono proiettate le immagini in diretta dagli abissi.

Il record del 2013
Il 2013 è l’anno della sfida decisiva! Superare il record di permanenza subacquea per normodotati, 32 ore, stabilito nel 2007 in Sicilia. Paolo comincia la sua preparazione fisica, mentale e logistica. Anche in questo caso viene affiancato da un team di medici, fisioterapisti, istruttori subacquei e amici che lo accompagnano e lo supportano in questo importante percorso. La sua storia balza all’attenzione di tanti e un’agenzia di Como.  Mediacreative, gli propone di realizzare un film-documentario che racconti la sua vita e segua passo passo il suo tentativo di record. A fine giugno si parte: Santa Caterina di Nardò è il luogo scelto per l’immersione e tutto è in fermento; arrivano i medici che monitoreranno le condizioni di Paolo durante il record, arrivano gli istruttori subacquei che si daranno il cambio nell’assistere e far compagnia a Paolo sott’acqua, arrivano le troupe televisive, arrivano i corpi speciali delle forze dell’ordine per partecipare all’evento e contribuire con i loro mezzi nautici, arrivano decine di amici e curiosi. Paolo si immerge venerdì 28 giugno 2013 e riemerge domenica 30 giugno, dopo 34 ore e 30 minuti di permanenza in acqua, superando problemi di ipotermia e momenti di sconforto. Il record è battuto, Paolo ha superato anche questo traguardo. Anche stavolta la carrozzina è stata scesa in acqua ma ha solo assistito all’impresa come tutti gli altri.

2016: l’avventura continua
Ed eccoci giunti al uovo tentativo che avverrà a Santa Caterina di Nardo’, in provincia di Lecce, il prossimo giovedì 8 settembre per assistere al tentativo di Paolo De Vizzi. Paolo cercherà di superare il record mondiale di permanenza subacquea di 51 ore e 23 minuti alla profondità di dieci metri. Sott’acqua, attraverso una maschera particolare, “gran facciale”, Paolo De Vizzi potrà comunicare e dovrà alimentarsi ma, soprattutto, dovrà assumere acqua, ogni 15 minuti, per idratarsi.

Volontari gli faranno compagnia per tutto il periodo della prova alternandosi giorno e notte. Gli orari esatti di svolgimento della prova verranno valutati di concerto con lo staff medico di supporto, le esigenze logistiche del Comune di Nardò e le condizioni atmosferiche. Le visite mediche preliminari hanno avuto esito positivo: il corpo e la mente di Paolo sono pronti per questa nuova sfida. Per la difficoltà dell’impresa e per le implicazioni sportive e scientifiche, il tentativo avrà risonanza nazionale ed internazionale per cui chi volesse partecipare di persona o come elemento di supporto contatti Paolo su FB.

Forza Paolo siamo tutti con te

sub

E’ con grande piacere che ora lascio a Paolo De Vizzi la parola per parlarci di lui e delle sue passioni :

IMG_3319La passione per quello che faccio e molto forte e molto spesso la gente pensa che la mia intenzione sia quella di mostrare a qualcuno di fare qualcosa di eclatante o un super sub che vuole strafare e andare oltre i propri limiti. Non e cosi, lo faccio per me stesso e per scoprire i limiti che il mio corpo riesce a raggiungere, migliorando inoltre la mia conoscenza interiore. Poi lo faccio anche perché  mi piace moltissimo stare tante ore sott’acqua e scendere in profondità mi dà sempre emozioni fortissime. Nonostante non sia il mio habitat naturale pare che il mio corpo inizi a considerare il mare come la propria casa e provo delle emozioni stupende sensazioni di benessere in tutto il mio corpo specialmente negli arti inferiori. Ho voluto dimostrare che  io diversamente abile grazie alla mia forza di volontà sono riuscito a riprendermi la vita , e grazie anche al mare questo e stato possibile  in quanto in mare non ci sono barriere architettoniche e siamo tutti uguali.
Quando dici: … ”è impossibile”, io dico tutto e possibile. Soprattutto e bello vedere come credo di non farcela e invece c’è la faccio sempre. Una persona non nasce forte … ma diventa forte con i dolori e le sofferenze che ha affrontato e a vinto. Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio, chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince sempre. La mia vita mi ha insegnato ad  essere guerriero. Non bisogna mai arrendersi  perché quando pensi che sia tutto finito  e il momento in cui tutto ha inizio. Il messaggio che vorrei  mandare a tutti nel mondo è: non abbattersi mai perché nulla e impossibile. I limiti sono nella nostra testa.

Splendide parole di un protagonista della subacquea.

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Con questo record Paolo de Vizzi vuol dimostrare al mondo che nonostante tutte le difficoltà e quelle che si possono definire disabilità, bisogna sempre lottare e credere in se stessi.  Purtroppo le spese per l’organizzazione sono molto elevate e quindi chiede se volete contribuire alla causa e aiutare come potete.

Ci tengo a precisare che lo scopo primario di questo record è quello di portare speranza e forza a chi come Paolo ha avuto difficoltà in seguito a lesioni permanenti e sta cercando la forza di lottare. Paolo vuole essere un esempio per queste persone!

 

foto fornite cortesemente  dall’autore – photo credit in anteprima  Maurizio Consilvio

 

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