livello elementare
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ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: Nave Vespucci
Giovedì 5 ottobre 2023
Nave Vespucci è all’ormeggio a Fortaleza.
Le due foto di archivio, apparentemente identiche, ritraggono il Vespucci ormeggiato. Nella prima, la nostra Nave è in banchina come si può capire dai cavi di ormeggio in primo piano e nella seconda è all’ancora come si evince dalla catena dell’ancora filata a mare visibile in secondo piano, dal ‘jack’ issato alla base del bompresso e dal pallone nero ⚫ mostrato a riva, come previsto dalle regole dei segnali in mare. Ma c’è un altro particolare, nelle foto, che non convince il comandante Bitta. Possiamo aiutarlo? Nella foto di sinistra si vedono due ancore e in quella di destra una sola! Come è possibile??
Ecco la spiegazione: l’immagine a sinistra è stata ‘per scherzo’ ribaltata, facendo sembrare che le due ancore, in dotazione sul lato dritto del Vespucci, risultino a sinistra. Nella realtà il Vespucci, a prora, ha in totale tre ancore: una sulla sinistra e due sulla dritta (foto in basso correttamente orientata).
Venerdì 6 ottobre 2023
In porto a Fortaleza
Parliamo oggi della BANDIERA DI BOMPRESSO, quella bandiera che sui vascelli viene issata sull’albero più inclinato (appunto il bompresso) o su un’asta posta all’estrema prora quando la nave NON è in navigazione, come ad esempio quando è in porto, all’ancora, alla boa, oppure quando viene esposto il gran pavese; i primi usi della bandiera di bompresso risalgono al XVI secolo in Inghilterra dove veniva anche usata per indicare la presenza a bordo del pilota. Solitamente il jack (così viene anche chiamata) è un’insegna di forma quadrata e più piccola rispetto alle altre bandiere di bordo. In Italia la bandiera di bompresso riporta gli stessi quadranti dello stemma della Marina Militare (foto) mentre in certi Paesi (ad esempio in Francia e nel Regno Unito) coincide con la bandiera nazionale. In altre Marine la bandiera di bompresso riprende i colori dello stemma di Stato (come in Portogallo o Perù), oppure può avere un disegno del tutto particolare come quella della Marina Brasiliana che è blu con 21 stelle bianche disposte in croce.
Sabato 7 ottobre 2023
Nave Vespucci continua la sua sosta in porto a Fortaleza. Lunghe file di visitatori si accalcano per salire a bordo dove una campana fa bella mostra di se durante le visite. Una domanda ricorrente è quale sia la sua funzione ai gironi nostri. Oltre a scandire gli orari dei turni ed il tempo che passa, la campana è uno strumento di segnalazione o di allarme. In parole semplici il suo uso è funzionale per segnalare la posizione o l’andatura della nave in caso di nebbia. La campana, come pure il fischio o il corno da nebbia, sono apparecchi di segnalazione sonora obbligatori a bordo per le unità di lunghezza superiore a 12 metri ma la campana può essere sostituita da un diverso dispositivo sonoro se l’unità/nave è inferiore a 50 metri. Il suo nome in italiano deriverebbe dal latino vasa, campana, espressione che indicava dei catini emisferici (crateri) in bronzo e poi in terracotta prodotti nella zona di Napoli.
Il suo uso è funzionale alla presenza di nebbia per segnalare la posizione o l’andatura della nave. La campana, come pure il fischio e corno da nebbia, sono apparecchi di segnalazione sonora obbligatori a bordo per le unità di lunghezza superiore a 12 metri ma la campana può essere sostituita da un diverso dispositivo sonoro se l’unità/nave è inferiore a 50 metri. Inoltre, la campana è anche utilizzata in caso di incendio; nel caso viene infatti suonata incessantemente con velocità per almeno cinque secondi. La consuetudine impone che allo scampanellio seguano uno, due o tre rintocchi per indicare la posizione dell’incendio: rispettivamente a prua, a mezza nave o a poppa. La campana viene suonata con 16 rintocchi alla mezzanotte del capodanno: otto per il vecchio e otto per il nuovo anno.
Chi lucida la campana?
Verrebbe da pensare ai nocchieri o allo stesso nostromo. Esiste invece una tradizione secondo la quale, per permettere al cuoco di dormire un pò di più, il nostromo o il nocchiere di guardia “accende le cucine” in modo che siano già pronte al risveglio del cuoco per preparare la colazione. In cambio il cuoco lucida la campana al posto del nostromo.
Domenica 8 ottobre 2023
Oggi abbiamo una brutta notizia da trascrivere nel nostro diario, una di quelle che fanno molto male e colpiscono tutti i membri dell’equipaggio. Durante la sosta a Fortalesa, a causa di un incidente stradale le cui circostanze non sono ancora chiare, è deceduto il Tenente di Vascello Daniele Marino, imbarcato come medico di bordo per la campagna di istruzione dell’Accademia Navale. Ci uniamo all’equipaggio per le condoglianze alla famiglia.
Lunedì 9 ottobre 2023
La nave ed i suo equipaggio è chiusa nel dolore … qualcuno recita in silenzio la preghiera del marinaio, una prece normalmente recitata sulle navi della Marina Militare in navigazione all’ora del tramonto, a volte con l’equipaggio schierato in coperta durante la cerimonia dell’ammaina bandiera. Per tradizione essa viene letta dall’ufficiale più giovane la PREGHIERA DEL MARINAIO.
La preghiera viene letta anche nelle caserme e negli stabilimenti della Marina e al termine delle funzioni religiose di suffragio. Una volta un ufficiale mi disse che pur essendo non credente, quelle parole semplici scaldavano il sui cuore al termine di una lunga giornata di mare. Molti la sentiranno nel cuore, ricordando il giovane medico del Vespucci, Daniele Marino, prematuramente scomparso.
Il testo della preghiera fu scritto da Antonio Fogazzaro allorché lo scrittore fu invitato a stendere una breve composizione che alimentasse lo spirito religioso dei marinai italiani. Il titolo originario fu “Preghiera Vespertina per gli equipaggi della Regia Marina da guerra”. Il manoscritto originale è ancora conservato presso l’Ufficio Storico della Marina.
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A”) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena”, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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