.
livello medio.
ARGOMENTO: ARCHITETTURA NAVALE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DESIGN
parole chiave: architettura navale
Nell’ “Architettura senza Architetti“, il luogo (Topos) dell’architettura appare spesso spontaneo e casuale, ma ciò, almeno in moltissimi casi, non è vero!
Questi lontani “Artefici” delle scelte dei luoghi (non si pensi alla figura dell’architetto, come noi la conosciamo oggigiorno, ma di individui in possesso di antichi saperi e conoscenze) operavano sapienti “fondazioni“ dove la geologia, la scienza, la conoscenza del mare e la meteorologia assumevano un ruolo importantissimo che a volte nel tempo, purtroppo, si è perso.
Expedition Kon-Tiki 1947 – Questa foto, originariamente in bianco e nero, è stata colorata. Secondo l’esploratore Norwegian Broadcasting Corporation, Thor Heyerdahl realizzò il film in bianco e nero e anche un breve film a colori Kodak Kodachrome durante la spedizione nel 1947 – biblioteca nazionale norvegese File:Expedition Kon-Tiki 1947. Across the Pacific. (8765728430).jpg – Wikimedia Commons
Il luogo dell’Architettura è la scelta dello stesso
Una prima riflessione è quella di considerare e riconoscere la barca come un edificio, un oggetto costituito da un meccanismo complesso di forme, strutture e impianti. Naturalmente dissipa e accumula energia in modo “passivo” (nel senso di approccio nell’utilizzo dell’energia solare, del vento e del mare) attraverso forme, materiali, tecniche costruttive e atteggiamenti culturali, e si apre al clima e ai flussi energetici attraverso la morfologia e la progettazione dei suoi componenti, utilizzando meccanismi per captare, convertire, accumulare e distribuire energia senza passare attraverso i soli impianti tradizionali ed energivori (pannelli fotovoltaici, sistemi eolici, timoni a vento, alternatori meccanici ).
La barca va concepita come una “macchina”, un grande collettore, accumulatore di energie varie dove i flussi e il movimento stesso avvengono attraverso processi naturali di portanze, pressioni e depressioni, di irraggiamento, conduzione, convezione e idrodinamica.
Bisogna sfruttare al massimo le potenzialità “passive” del sistema nella forma e nelle funzioni, integrando ove necessario strategie “attive” da fonti energetiche comunque rinnovabili e non esauribili (come il sole, vento e onde), con l’obbiettivo di ridurre e minimizzare l’uso di combustibili di origine fossile inquinanti e limitati e garantire un elevato comfort interno ed autonomia di vita.
Ri-pensare, quindi, ad una sorta di “ritorno al futuro”, quando l’Architettura, rispettosa dei propri limiti, per proteggersi e aprirsi al tempo e al luogo scelto, utilizzava la Forma ed alcuni intelligenti accorgimenti costruttivi per realizzare le sue opere di ingegno. Credo che l’Architettura e il design contemporaneo stiano dimostrando lentamente la possibilità di realizzare interventi “sostenibili” dove gli aspetti del costruire non sono più incompatibili con i principi “sani” della costruzione. E non si tratterebbe quindi di ricondursi solo al legno, alla paglia e al giunco!
Non saranno più principalmente la massa, il peso con l’inerzia e le proprietà fisiche dei materiali massivi a regolarne la vita e il comfort abitativo; non più solo lo “spessore” ed il “dislocamento” a garantire vivibilità in termini energetici, o meglio a gestire (anche formalmente) il controllo dei flussi, bensì la leggerezza, la trasparenza, l’immaterialità dei nuovi materiali innovativi. Questo attraverso anche un attento trasferimento tecnologico anche da altri settori industriali, in un combinarsi di forme che minimizzino sempre più l’impiego di materie costruttive … in un linguaggio formale, dunque, che esprima la contemporaneità e l’attualità dello stato dell’arte. Che piaccia o no!
Sacha Giannini
in anteprima e nell’articolo, volare sull’acqua si può … Luna Rossa ci ha fatto sognare – foto di Vittorio Nieri –File:Luna-rossa-prada-pirelli-vela.jpg – Wikimedia Commons
Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited Scopri i vantaggi di Amazon Prime
Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
PAGINA PRINCIPALE
- autore
- ultimi articoli
architetto, yacht designer, perito navale ed ex ispettore di sicurezza del diporto per il rilascio delle certificazioni di sicurezza, è un appassionato e profondo conoscitore delle imbarcazioni a vela che effettua valutazioni tecniche e stime commerciali. Dal 2000 esercita la professione di architetto, tra terra e mare, impegnato nell’architettura come nel refitting di barche.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.