ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Luna, Luna cinerea
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In questo weekend la Luna si trova in fase crescente e risulta visibile un “falcetto” corrispondente al 10 % circa della sua forma piena. In queste condizioni è possibile osservare il fenomeno della luna cinerea cioè quella luce del Sole che viene riflessa dalla Terra verso la Luna, illuminando la porzione di superficie lunare in ombra e facendola apparire non completamente scura ma di un colore, appunto, “cinereo”.
Tale fenomeno fu spiegato per la prima volta nel XVI secolo da Leonardo da Vinci nel suo codice Leicester. Esso avviene quando la Luna si trova tra la Terra ed il Sole e riceve dal nostro pianeta la massima illuminazione. Sarebbe come dire che un ipotetico abitante della Luna si stia godendo delle belle serate di … “Terra Piena“. Questo fenomeno è usato per aiutare a determinare l’albedo attuale della Terra (la frazione di luce o, più in generale, di radiazione solare incidente che è riflessa in tutte le direzioni.
In pratica in fisica, l’albedo indica il potere riflettente di una superficie illuminata. In una giornata nuvolosa la radiazione è pressoché totalmente diffusa; in una giornata serena con clima secco predomina invece la componente diretta, che può arrivare fino al 90% della radiazione totale.
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L’energia irradiata dal Sole deriva dai processi di fusione termonucleare dell’idrogeno al suo interno e si propaga simmetricamente nello spazio fino ad investire il nostro pianeta, ovvero la fascia esterna della atmosfera terrestre. L’energia emessa varia in funzione dei processi per cui ci son fasi solari in cu viene emessa maggior energia che altri. In particolare, da questi processi di trasformazione deriva la produzione di calore che viene dispersa nello spazio per irraggiamento. La quantità di calore decresce geometricamente con la distanza. Questo significa che più si è lontani dal Sole e meno energia arriva. La variazione media è di circa +/- 3% per effetto della distanza variabile tra il Sole e la Terra nel corso dell’anno.
Come sappiamo i principali fattori in grado di modificare il clima sulla Terra sono:
– la quantità di energia emessa nello spazio che perviene sulla Terra;
– le variazioni che si verificano nella radiazione solare (ad esempio dovute ad una variazione dell’orbita della Terra attorno al Sole);
– l’immissione di gas che modificano la composizione chimica dell’atmosfera e incrementano l’effetto serra naturale;
– le variazioni dell’albedo, cioè della frazione di radiazione solare che viene riflessa in varie parti della Terra.
Quindi l’albedo è un indice importante se si considera che gli oceani riflettono la minor quantità di luce, ovvero circa il 10%, le terre emerse il 35% della luce solare mentre circa il 55% viene riflesso nello spazio. Del 45 % che arriva sulla Terra gran parte viene quindi riflesso, a causa dell’albedo, e solo una minima parte viene assorbito. Parte dell’energia riflessa determina quanto luminosa appare la Luna in un dato momento.
Misurando da alcuni osservatori astronomici la luce cinerea si è notata una variazione nel tempo del valore del potere riflettente della Terra. Da poco più di un decennio tale valore è in calo … anche se, negli ultimi tre anni, si è osservata una contro tendenza in risalita di tale indice.
Probabilmente ciò è legato ai cambiamenti climatici terrestri e l’imputato maggiore potrebbe essere l’aumento della nuvolosità in quanto una maggiore copertura va ad aumentare le riflessioni e quindi la luce cinerea. Pertanto la misura della sua intensità può darci anche informazioni sul mutamento del clima della Terra.
Ma non è finita qui. La sera di domani, Lunedì 11 marzo, la Luna sarà ancora protagonista di una bella congiunzione. Questa volta il suo compagno (in fase al 23%) sarà Marte, il pianeta rosso osservabile a ovest (“a destra”) della Luna. Li potremo osservare vicini a circa 20° di altezza (due pugni con braccio disteso) sull’orizzonte di Ovest-Sud-Ovest e andranno a tramontare verso le ore 23 (ora di Roma, Europa).
Inoltre, il nostro bel satellite, ha appena sorpassato il pianeta Venere e si avvicina ad Adelbaran, una grande stella appartenente alla costellazione del Toro. Con una magnitudine 0,98, Aldebaran è la stella più luminosa della sua costellazione, nonché la quattordicesima più luminosa nel cielo notturno e per questo ben conosciuta dai naviganti.
Distante circa 65 anni luce dalla Terra, Aldebaran è una gigante arancione ben 500 volte più luminosa del Sole (tra l’altro è anche 40 volte più grande con un diametro di 61,12 milioni di km). Si tratta in realtà di una stella doppia, giacché la principale possiede una piccola e debole compagna. Aldebaran era considerata dagli antichi una stella fortunata, apportatrice di ricchezze e onori. Ma ci arriveremo … intanto buona:
Buone stelle
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A”) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena”, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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