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livello elementare.
ARGOMENTO: METEOROLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: TRADIZIONE
parole chiave: gennaio, i giorni della merla
Secondo la tradizione i giorni della merla sono i tre giorni più freddi dell’anno e coinciderebbero con gli ultimi tre giorni di gennaio. In varie regioni d’Italia sono nate nel tempo tradizioni e credenze diverse legate ai giorni della merla.
La leggenda più nota è quella di una merla, in origine di bianco piumaggio, divenuta poi capostipite di una razza di uccelli neri per essersi riparata dal gran freddo, per tre giorni, dentro un comignolo per poi emergere il 1º febbraio insieme ai suoi pulcini tutti neri a causa della fuliggine.
C’è invece una leggenda diversa circa l’origine dei “giorni della merla”. Questa non ha a che fare con una merla vera e propria ma parla di un gigantesco cannone di ghisa. La leggenda fu narrata nel 1740 da Sebastiano Pauli, in un compendio intitolato “Modi di dire toscani ricercati nella loro origine” .
«Si narra che un manipolo di soldati piemontesi dovesse trasportare un pesante cannone di ghisa da una parte all’altra del Po. Era gennaio e le acque del fiume scorrevano così impetuose che i soldati non riuscivano a costruire un ponte di barche per far passare il cannone. Poi, negli ultimi tre giorni di gennaio, giunse un vento talmente gelido che perfino le acque del fiume si gelarono: così i soldati riuscirono trasportare il cannone legandolo e trascinandolo fino all’altra sponda.“
E la Merla cosa c’entra?
Il cannone veniva chiamato “Merla” per via del suo colore nero e così gli ultimi giorni di gennaio vennero da allora soprannominati “i Giorni della Merla”, in onore di quel grande cannone.
Un’altra storia racconta che le tre giornate prendono il nome da una nobile signora di Caravaggio, chiamata De Merli: la signora dovendo prendere marito oltre il Po dovette aspettare quei giorni in cui il fiume fu ghiacciato.
CURIOSITÀ
Qualunque sia l’origine del nome è diffusa la credenza popolare che, se i giorni della merla sono freddi, la Primavera sarà bella; se sono caldi, la Primavera arriverà in ritardo.
Cieli sereni
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A” ) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia