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Navigando verso Singapore su Nave Vespucci: diario di bordo dal 15 al 21 ottobre 2024

tempo di lettura: 8 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Vespucci, Marina Militare
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martedì 15 ottobre 2024
Nave Amerigo Vespucci procede la sua navigazione nel mare di Giava con mare assicurato verso Singapore dove dovrebbe arrivare il 24 ottobre. Abbiamo imparato, durante i nostri resoconti, che la pianificazione può essere influenzata da nuove esigenze ma anche dalle condizioni meteo che possono accelerare o ritardare l’arrivo in porto. 

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Ma torniamo alla navigazione. L’Amerigo Vespucci procede con un vento debole risalendo verso occidente il mare di Giava, un bacino compreso tra la grande isola di Giava a sud; le isole di Sumatra, Belitung, e Bangka ad ovest; il Borneo a nord e Sulawesi (Celebes) ad est. Questo mare, essendo  “racchiuso” tra diverse terre fa parte del Mediterraneo Australasiatico, il più vasto mare dell’Oceano Pacifico. Un mare poco profondo che ha una profondità media di 151 piedi (46 metri), con fondali marini uniformemente  piatti in cui si insinuano canali di drenaggio (riconducibili alle foci dei fiumi insulari). Durante le ere glaciali erano probabilmente delle grandi pianure sulle quali spiccavano delle colline di granito che in virtù della loro resistenza all’erosione formano oggi le attuali isole. Nave Vespucci sta godendo delle correnti superficiali che, da settembre a maggio, scorrono verso ovest. L’ampio flusso di acque dai fiumi delle grandi isole circostanti provoca un abbassamento dei livelli di salinità marina.

mercoledì 16 ottobre 2024 

Nave Amerigo Vespucci è in navigazione verso Singapore e procede con mare calmo e vento debole. Un mare calmo che ha però molta storia da raccontare. Durante la seconda guerra mondiale, l‘invasione delel forze armate nipponiche nelle Indie orientali olandesi progredì rapidamente con l’occupazione di basi nel Sarawak, nelle Filippine meridionali, nel Borneo orientale fino al nord di Celebes. La marina giapponese instradò importanti convogli di truppe, protetti da cacciatorpediniere e incrociatori, verso sud attraverso lo stretto di Makassar e il mare delle Molucche. Gli Alleati, per contrastare queste forze d’invasione, mise insieme una flotta di navi da guerra olandesi, americane, britanniche e australiane, molte delle quali risalenti alla prima guerra mondiale.

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le battaglie nel mare di Giava – Pacific War – Dutch East Indies 1941-42 – Map.jpg – Wikimedia Commons

Un gruppo navale alleato, al comando del Contrammiraglio olandese Karel Doorman, affrontò i Giapponesi nel Mar di Giava e, il 27 febbraio 1942, ma venne da subito respinto da una potenza di fuoco superiore, nonostante potesse contare su una superiorità aerea durante le ore diurne, facilitata dal fatto che gli aerei giapponesi, partendo da basi più lontane, non erano in grado di volare a causa del maltempo. Il meteo ostacolò anche le comunicazioni, rendendo il coordinamento delle navi alleate peggiore di quanto non fosse già. In breve, le navi alleate furono impegnate in una terribile battaglia da diverse unità giapponesi che si concluse dopo la mezzanotte del 1° marzo. Di fatto, nonostante la superiorità aerea degli Alleati, la capacità di fuoco giapponese fu maggiore e superiore. La stessa nave comando di Doorman, HNLMS De Ruyter, fu colpita e affondò. Gli incrociatori HMS Perth e USS Houston, a corto di carburante e munizioni, seguendo l’ultimo ordine di Doorman di ignorare il salvataggio dei naufraghi e procedere verso Batavia (Giacarta), si disimpegnarono ma furono affondati dalle unità sopraggiunte della 1ª divisione incrociatori giapponese, che includeva due incrociatori pesanti classe Mogami.

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l’incrociatore pesante HMS Exeter al largo di Sumatra (Indie orientali olandesi) nel 1942HMS Exeter off Sumatra in 1942.jpg – Wikimedia Commons

Analogamente l’HMS Exeter, scortata dai cacciatorpediniere HNLMS Witte de With e HMS Encounter, puntò verso lo stretto della Sonda alla sua massima velocità (23 nodi. Circondata da 4 incrociatori pesanti ed almeno 5 cacciatorpediniere di scorta, l’HMS Exeter, ormai immobilizzata e senza energia elettrica, venne affondata insieme con i suoi due caccia di scorta. Il cacciatorpediniere olandese HNLMS Evertsen, che avrebbe dovuto essere in battaglia con le altre unità alleate, partì circa due ore dopo. Resosi conto della lotta impari, cercò di disimpegnarsi ma fu impegnata da due cacciatorpediniere giapponesi nello Stretto e, in fiamme e in condizioni di affondamento, si arenò su una barriera corallina vicino all’isola di Sebuku e affondò. Fu una debacle per gli alleati e, di conseguenza, per le forze terrestri che si ritrovarono prive di supporto navale e rifornimenti e dovettero ritirarsi verso l’Australia. Quel mare ospita ancora molte delle navi di quella sanguinosa battaglia, sacrari del mare che vengono però sistematicamente saccheggiati per recuperare il prezioso acciaio con cui erano stati costruiti.

giovedì 17 ottobre 2024

Buongiorno, Nave Vespucci prosegue in rotta verso Singapore con mare calmo e vento in poppa. Vi domanderete perché si usa dire, in senso augurale, “vento in poppa”. L’espressione si riferisce ovviamente al mondo delle imbarcazioni a vela che, quando sostenute da un vento poppiero si presupponeva che potessero navigare alla velocità massima. Nacque durante l’era velica, intorno al XVIII secolo, quando le navi non erano in grado di viaggiare in direzione opposta a quella del vento, e dovevano mantenersi in rotta sfruttando i venti poppieri.

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In realtà, come abbiamo accennato nei nostri articoli precedenti, è necessaria una corretta regolazione delle vele che non consiste solo nel posizionarle correttamente, ma anche nell’ottimizzarle per ottenere le migliori prestazioni al fine di ottenere la massima velocità e stabilità. Immaginatevi la complessità di una nave a vela come Nave Vespucci ce necessità di grandi specialisti per sfruttare al massimo la sua capacità velica. Forse ricorderete Johnny Depp nel film Blow, che augura: “Che tu possa avere, sempre, il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle“. Un bell’augurio per tutti. 

venerdì 18 ottobre 2024

Buongiorno, Nave Vespucci si trova nel mare di Giava. Ci è stato nuovamente richiesto perché le navi militari nella marina militare sono maschili mentre nella marina mercantile utilizzano l’articolo femminile, per cui è corretto dire “l’Amerigo Vespucci” o “Il Vespucci” (essendo una nave militare) e, per una nave passeggeri, LA Concordia, LA Andrea Doria (essendo navi non militari). Al di là dell’ovvia giustificazione (evitare confusioni per omonimie) per le navi militari si usava durante il periodo velico usare il prefisso di “regio legno”, al plurale “regi legni”, che, con la monarchia divenne Regia Nave. Cambiò la designazione ma non il genere … per cui ancora oggi una nave militare italiana è al maschile. 

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sabato 19 ottobre 2024

Buongiorno, Nave Vespucci prosegue in rotta verso Singapore, sempre con mare calmo e vento intorno ai 10 nodi dai settori poppieri. Come potete vedere dall’immagine, sta mantenendo una rotta costante verso la sua destinazione. Diamo una anticipazione su Singapore, una delle città più densamente popolate del mondo. Si tratta di uno stato che si sviluppa su un arcipelago formato da 58 isole, la cui maggiore è Singapore, una grande metropoli cosmopolita che ebbi il piacere di visitare durante la campagna Eastern Seas 1997 con Nave Zeffiro. Una Svizzera asiatica, che colpisce per il suo ordine e pulizia; all’arrivo si possono leggere dei grandi cartelli che avvisano che ogni infrazione viene severamente punita, cosa che puntualmente avviene grazie alla fitta rete di telecamere che sorvegliano le strade. In passato l’area urbana era concentrata nella parte meridionale dell’isola in corrispondenza della foce del fiume omonimo, dove attualmente si trova il centro della città mentre la parte rimanente del territorio era coperta da una fitta  foresta tropicale. A partire dagli anni ’60, il governo ha iniziato un’opera di espansione che ha coinvolto tutte le isole, recuperando anche terreno dalle aree marine al fine di creare nuovi spazi asciutti. Modernissima ma con un tocco di classe vecchio stile, Singapore, dal sanscrito Singapura, città del leone,  è il quarto principale centro finanziario del mondo con un importante ruolo nel commercio internazionale e nella finanza. Il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale. Tante le cose da vedere e visitare che renderanno sicuramente piacevole la visita del Vespucci.

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Una Svizzera asiatica, che colpisce per il suo ordine e pulizia; all’arrivo si possono leggere dei grandi cartelli che avvisano che ogni infrazione viene severamente punita, cosa che puntualmente avviene grazie alla fitta rete di telecamere che sorvegliano le strade. In passato l’area urbana era concentrata nella parte meridionale dell’isola in corrispondenza della foce del fiume omonimo, dove attualmente si trova il centro della città mentre la parte rimanente del territorio era coperta da una fitta  foresta tropicale. A partire dagli anni ’60, il governo ha iniziato un’opera di espansione che ha coinvolto tutte le isole, recuperando anche terreno dalle aree marine al fine di creare nuovi spazi asciutti. Modernissima ma con un tocco di classe vecchio stile, Singapore, dal sanscrito Singapura, città del leone,  è il quarto principale centro finanziario del mondo con un importante ruolo nel commercio internazionale e nella finanza. Il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale. Tante le cose da vedere e visitare che renderanno sicuramente piacevole la visita dell’Amerigo Vespucci.

domenica 20 ottobre 2024

Navigazione regolare. La prossima sosta si presenta ricca di attività e opportunità per il nostro Paese. Come già avvenuto a Los Angeles, Tokio e Darwin, anche a Singapore, una delle principali capitali del business e della finanza mondiali, hub globale del sud-est asiatico, sarà aperto il Villaggio Italia che proporrà un ricco programma di eventi per raccontare il Made in Italy e le eccellenze del nostro Paese, al fine di promuovere l’export italiano, la sostenibilità, gli investimenti, la ricerca e l’imprenditoria. Saranno presenti a Singapore il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il Sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago su delega del Ministro della Difesa, l’Ambasciatore d’Italia a Singapore S.E. Dante Brandi, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino e l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi Luca Andreoli. In particolare Confindustria presenterà il XII Rapporto “Esportare la Dolce Vita” che analizza il potenziale export dei prodotti “belli e ben fatti” italiani nel panorama internazionale, con un focus sui settori di moda, alimentare, nautica e legno-arredo nella cornice straordinaria di Nave Vespucci. Questo e tanto altro di cui parleremo più approfonditamente nei giorni della sosta operativa a Singapore.

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lunedì 21 ottobre 2024

Nave Vespucci è in prossimità delle isole indonesiane di Riau, una zona di libero scambio, soprattutto marittimo, del triangolo di crescita Indonesia-Malesia-Singapore che ha conosciuto una rapida industrializzazione a partire dagli anni ’70. Ci sono diverse possibili origini sulla toponomastica della parola Riau; ad esempio che possa derivare dalla parola portoghese rio che significa fiume. Riau è stata per secoli la casa dei popoli malesi e degli Orang Laut (nomadi del mare), etnie legate intimamente all’oceano dell’indo-pacifico che si spostavano dal mare della Sonda fino a quello delle Andamane, ad ovest della Thailandia. In seguito avvenne un importante flusso migratorio dalla Cina meridionale e dall’Indocina, che interessò anche Singapore, favorendo la crescita della rotta commerciale marittima Cina-India sin dall’inizio del XIV secolo. 

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I Cinesi, grandi navigatori del Sud Est asiatico, indicavano che una delle isole dell’arcipelago di Riau era frequentata da ben trecento navi di pirati malesi. Un esploratore arabo, Ibnu Battuta, scrisse di Riau nel XIII secolo: “Qui ci sono piccole isole, da cui emersero pirati neri armati con frecce in aria, in possesso di navi da guerra armate; depredano le persone ma non le schiavizzano“. Di fatto ancora oggi, dopo diversi secoli, l’arcipelago di Riau, in particolare l’isola di Bintan, è ancora chiamato “isola dei pirati”.

Andrea Mucedola

 

foto della sosta di nave Vespucci per gentile concessione UPICOM – si ringraziano l’STV Alessandro Cazzato e STV Aurora Esposito, PAO (Public Affairs Office) di nave Amerigo Vespucci per le cortesi e puntuali informazioni da bordo

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