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livello elementare
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ARGOMENTO: BIOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: manta, pesce, oceani
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Nell’immaginario collettivo, la manta viene visualizzata come un elegante pesce che appare dal blu sorvolando i fondali marini sostenuto dalle sue imponenti “ali”. Il nome manta deriva dal portoghese, o dallo spagnolo, e significa semplicemente mantello. Queste splendide creature marine sono anche note come “diavoli del mare” a causa delle loro pinne cefaliche che hanno la forma di due corni. Eppure … di diabolico … non hanno proprio nulla, anzi come al solito chi si deve preoccupare del contatto รจ sempre lei, la signora del mare.
Biologia
La manta รจ un pesce cartilagineo che appartiene alla famiglia dei Myliobatidae ed alla sottoclasse degli Elasmobranchii, la stessa degli squali e delle razze. Il suo corpo รจ costituito da un disco piatto, di forma romboidale, ampio circa il doppio della sua lunghezza e con apici laterali appuntite verso le estremitร . Posteriormente, si allunga una sottile appendice caudale che supera, in lunghezza, il corpo ed รจ sormontata alla sua base da una minuscola pinna dorsale. Le mante non posseggono aculei veleniferi.
Gli occhi sono posti ai lati del capo che รจ largo quasi un terzo dell’ampiezza del disco e presenta all’estremitร anteriore una bocca molto ampia, un particolare importante che le differenzia dal genere Mobula (diavoli di mare) che hanno invece la bocca posta nella parte inferiore rispetto al capo, denti su entrambe le mascelle e, in alcuni casi, sono provviste di aculeo velenifero caudale.
Sul ventre delle mante si aprono, bilateralmente, cinque ampie fessure branchiali munite di un filtro per trattenere il plancton. Le mante sono animali filtratori che mangiano grandi quantitร di zooplancton, ingerendolo con la grande bocca mentre nuotano.
Ecologia
Le Mante sono animali pelagici cioรจ che vivono prevalentemente in mare aperto. Cosmopolite si ritrovano in quasi tutti i mari del mondo ma soprattutto in acque temperate (come nel Mar Mediterraneo), subtropicali e tropicali.
Se ne conoscono due specie molto simili:
la Manta birostris, caratterizzata da un comportamento nomade che la porta a migrare negli oceani aperti, sia singolarmente che in gruppi anche numerosi, e la Manta Alfredi che, pur essendo anch’essa pelagica, sembra avere un comportamento invece piรน stanziale.
Sono ottime nuotatrici, capaci di compiere anche spettacolari salti fuori dall’acqua.
Una curiositร : sebbene non sia stato provato, si pensa che questi salti possano essere dovuti al tentativo di liberarsi dei parassiti o delle talvolta fastidiose remore.
La durata della loro vita non รจ conosciuta ma, da comparazioni con altre specie affini, si desume possa superare i venticinque anni. Entrambe le specie sono elencate come vulnerabili dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ed ha portato ad una serie di restrizioni locali, ponendole sotto il controllo della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).
Le minacce sono principalmente di origine antropica, dovute all’inquinamento, all’entanglement nelle reti da pesca, ed alla raccolta diretta di esemplari per l’uso nella medicina cinese (per utilizzare le loro cartilagini). Essendo il loro tasso di riproduzione basso, la specie รจ quindi a rischio di scomparsa.
Evoluzione
Si pensa che i primi pesci cartilaginei apparvero circa 395 milioni di anni fa, a metร del periodo Devoniano. Il primo tipo di squali primitivi comprendeva esemplari con branchie e denti regolari.
Erano privi di appendici o degli organi copulatori, ora in possesso degli Elasmobranchi. Fu durante il periodo Siluriano, circa 421 milioni di anni fa, che le classi Holocephala e Elasmobranchii si differenziarono in chimere e squali. Morfologicamente oggi รจ relativamente facile distinguere gli squali, dal corpo fusiforme, dalle razze e dalle mante che hanno un corpo appiattito. Molti scienziati ritengono che le razze furono originate dagli squali circa 170 milioni di anni fa, durante il Giurassico, e vagavano anche loro per i mari. Con l’evoluzione si adattarono alla vita di fondo.
Una delle prime specie di razze fossili ritrovate fu quella dei Cyclobatis, che possedevano un corpo circolare ed una coda corta munita di un lungo pungiglione. Si ritiene che le mante provengano da quelle razze arcaiche ed incominciarono ad evolversi nella forma attuale circa 20 milioni di anni fa. Le mante attuali apparvero circa cinque milioni di anni fa quando il loro pungiglione scomparve e la coda diventรฒ una lunga frusta. Esistono pochissime testimonianze fossili degli antenati di questo genere, spiegabile per la caratteristica di possedere uno scheletro cartilagineo e quindi poco adatto alla conservazione. Sono stati trovati fossili in tre zone degli Stati Uniti databili tra i periodi dell’Oligocene e Pliocene.
Dove incontrarle?
La ricerca di questi splendidi animali attrae molti subacquei; esistono diciannove siti turistici che conducono molti subacquei alla loro scoperta: nelle Bahamas, Isole Cayman, Spagna, Isole Fiji, Thailandia, Indonesia, alle isole Hawaii, in Australia Occidentale e alle belle Maldive.
Purtroppo le interazioni costanti con turisti subacquei o snorkelisti possono infastidirle interrompendo le loro presenze stanziali. Ad esempio, a Bora Bora, un numero eccessivo di bagnanti e diportisti ha causato l’abbandono degli esemplari locali. Nel 2014, l’Indonesia ha emanato un divieto di pesca e di esportazione, comprendendo che il turismo per le manta sia di fatto economicamente piรน vantaggioso rispetto alla loro pesca. Infatti una manta morta vale circa dai 40 ai 500 dollari USA mentre gli introiti derivanti dal turismo (solo per osservarle) puรฒ raggiungere un milione di dollari durante la vita di un singolo esemplare. Una ragione di piรน per proteggerle.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), รจ laureato in Scienze Marittime della Difesa presso lโUniversitร di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude allโUniversitร di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. ร docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare.
Me gusta como explican y todo lo que nos brindan para comprender mas a la vida marina,para que siempre aprendamos mas ,..no lo sabia y me impacto que en bora bora los peces se asustaron por la gran cantidad de baรฑistas y barcos y desaparecieron ,..
Gracias y estad atentas … nuestra misiรณn es para difundir la cultura del mar con todos los amigos de internet