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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

I palombari della Regia Marina e le procedure d’immersione nella seconda metà dell’Ottocento e primi anni del Novecento – III Parte

Reading Time: 4 minutes

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livello elementare
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ARGOMENTO: STORIA DELLA SUBACQUEA
PERIODO: DALLE ORIGINI AL XIX SECOLO
AREA: PALOMBARI
parole chiave: scafandri, tecniche, metodologia

 

L’inizio del novecento

Nei primi anni del Novecento troviamo nel golfo di La Spezia la “R.N. Trinacria” che fa da nave scuola agli allievi palombari. Il corso durava circa otto mesi ed era molto impegnativo.

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elmo Zannoni, 1905 circa

Dal punto di vista tecnico compare un primo tipo di apparecchiatura da palombaro, progettato dall’Arsenale di La Spezia, con un elmo, denominato Modello 1905, prodotto dalla ditta Italo Zannoni di La Spezia, accoppiato a delle pompe Siebe & Gorman. Nel 1905, tra le altre cose, si era alle prese con una nuova ristrutturazione di tutta la scuola torpedinieri e diversi cambiamenti furono apportati anche alle norme che regolavano il servizio da palombaro. Questo fu legato probabilmente all’uso delle prime mine navali chiamate torpedini. Furono definite le mansioni che il minatore-palombaro doveva eseguire, oltre quelle specifiche subacquee:

  • coadiuvare i siluristi nel servizio e nella manutenzione dei siluri, dei lanciasiluri e del materiale per aria compressa;
  • coadiuvare i torpedinieri elettricisti nel servizio dei proiettori.

Nel reclutamento dei minatori-palombari furono rivisitate le caratteristiche fisiche che portavano alla esclusione dei candidati durante la visita medica preliminare. Il nuovo regolamento, in merito alla selezione, prevedeva che erano da escludersi i candidati con:

–  perimetro toracico inferiore a metri 0.90 e di statura superiore a m. 1.7;

– qualche difetto, anche minimo, negli apparati circolatorio e respiratorio;

– il cavo rino-faringeo e la faringe affetti da qualsiasi alterazione, con carattere di cronicità; 

– quelli che non siano immuni da malattie croniche della pelle e da difetti anche lievi degli organi dei sensi e soprattutto della vista e dell’udito;

– quelli che siano stati soggetti, anche in epoche lontane, a convulsioni istero-epilettiche, a contagio celtico o a reumatismo articolare anche leggero;

che abitualmente eccedono nell’uso del vino e delle bevande alcoliche.

varignano 1900

Una foto del 1900 della struttura del Varignano, ex lazzaretto. In basso a sinistra la banchina da dove i palombari partivano per le loro esercitazioni

Nel 1909 la scuola torpedinieri si insedia sulla “R. N. Italia” ma dal 1° novembre del 1910 fu trasferita presso la struttura del Varignano (La Spezia) dove, a parte una pausa intorno agli anni Trenta/Quaranta, è ancora oggi ubicata. Fu proprio in questo luogo, grazie a una disposizione logistica meno precaria, che la scuola palombari cominciò a vivere la metamorfosi più importante che la portò nell’era moderna. Alla scuola del Varignano fu assegnato un organico permanente per le attività di istruzione e, oltre ai corsi per il certificato da palombaro, vennero previste attività di studio e sperimentazione. Saranno anche aumentate le dotazioni di attrezzature tra cui sei lance da palombaro.

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foto 2

Foto 1-2-3  Sequenza di immagini che ritraggono un palombaro della Regia Marina che si appresta ad effettuare un’immersione. Siamo nel 1917, in un posto non ben identificato. Il palombaro deve essere molto giovane, con un fisico che probabilmente era ai limiti dell’ammissione, visti la magrezza e l’altezza.

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foto 3

Fa una certa impressione vedere questo viso di ragazzino in tenuta da palombaro inquadrato tra i due visi molto vissuti delle sue guide. Il palombaro indossa un elmo della ditta Zannoni, fornitrice all’epoca della Marina Italiana (Archivio Ufficio Storico Marina Militare).

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Ditta Italo Zannoni

E’ la più antica ditta italiana di cui si conosca l’esistenza. Fu fondata nel 1901 con sede a La Spezia in Piazza Vittorio Emanuele 6. Agli inizi, fu agente generale per l’Italia della inglese Siebe & Gorman per poi trasformarsi in azienda costruttrice di scafandri. La collaborazione con la Siebe & Gorman continuò fino agli inizi degli anni Trenta quando venivano ancora costruiti in Italia, su licenza della ditta inglese, i respiratori subacquei Davis per la fuoriuscita di emergenza dai sommergibili. L’attività della ditta Italo Zannoni terminò completamente (sia come produzione sia come commercializzazione) il primo ottobre del 1934. 

Requisiti per il corso  palombari
Per l’ammissione al corso non veniva solo richiesta una “generica intelligenza” e l’esenzione da difetti fisici così come previsto dalla norma ma si cominciarono a richiedere delle prove pratiche come:

  • saper leggere correntemente e scrivere sotto dettatura senza gravi errori d’ortografia; 
  • saper leggere e scrivere i numeri

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Ci fu un altro cambiamento relativo all’aspetto sanitario
Le istruzioni in materia sanitaria avvenivano anche verso la fine del secolo precedente ma ora si giunse ad una maggiore organizzazione, prevedendo un programma strutturato sul pronto soccorso al palombaro in caso di asfissia o annegamento oltre a nozioni di igiene. In più un ufficiale medico presenziava sempre alle immersioni dei palombari. 


fine terza parte 

Fabio Vitale
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PARTE I PARTE II PARTE III

 

 

 

 

 

 

 

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