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livello elementare.
ARGOMENTO: MARINA MILITARE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: NAVI SCUOLA
parole chiave: Vespucci, Colombo, Regia Marina italiana, navi scuola
L’ Amerigo Vespucci e il Cristoforo Colombo, due storiche navi scuola della nostra Marina Militare, sono spesso definite “gemelle” ma in realtà non lo erano. Le due navi a vela furono progettate dal tenente colonnello del Genio navale Francesco Rotundi che, essendo anche direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia, ebbe anche il compito di realizzarle.
Il loro disegno riprese i progetti del veliero Monarca, nave ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, poi ribattezzata Re Galantuomo quando requisita dalla Marina piemontese dopo l’invasione delle Due Sicilie. I due velieri vennero entrambi costruiti nei Cantieri Navali di Castellammare di Stabia ed il disegno del loro scafo ricorda i vascelli di fine Settecento/Ottocento, con le caratteristiche fasce bianche e nere ed i portelli dietro i quali erano posizionati i cannoni.
Effettuarono assieme ben nove campagne di istruzione, solcando il Mediterraneo, i Mari del Nord, e l’Oceano Atlantico fino allo scoppio della II Guerra Mondiale. Le due navi andarono a costituire, nel 1931, la Divisione Navi Scuola, effettuando diverse Campagne di Istruzione. In particolare, nella campagna del 1931 il comando della Divisione Navi Scuola era affidato all’ammiraglio di divisione Domenico Cavagnari che divenne poi Capo di stato maggiore della Regia Marina italiana allo scoppio del conflitto. Il Vespucci era comandato dal capitano di vascello Radicati ed il Colombo dal capitano di fregata Bruto Brivonesi, che poi diventerà ammiraglio. Già dall’inizio furono infatti impiegate come navi scuola per far acquisire ai futuri ufficiali dell’Accademia Navale esperienza marinaresca e conoscenza dei metodi di navigazione tradizionale.

le due navi scuola a Brindisi
All’atto dell’armistizio le due unità che si trovavano a Venezia, raggiunsero Brindisi, ma il loro destino fu ben diverso. In ottemperanza al trattato di pace firmato a Parigi, il Cristoforo Colombo fu consegnato come risarcimento di guerra all’Unione Sovietica mentre l’Amerigo Vespucci continuò a svolgere le sue funzioni di Nave Scuola nella Marina Militare italiana. Racconto brevemente le loro storie.
In breve la loro storia
Il Cristoforo Colombo fu varato il 4 aprile 1928 (quasi tre anni prima del Vespucci). Battezzato inizialmente con il nome “Patria”, venne poi cambiato durante gli allestimenti. Entrò in servizio il 1° luglio 1928 e svolse la sua attività fino al 1943. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, in base alle clausole navali del Trattato di pace firmato a Parigi, il Colombo fu ceduto all’Unione Sovietica. Ribattezzato con il nome Dunaj venne messo ai lavori nel cantiere di Odessa e i Sovietici ridipinsero lo scafo con un triste colore grigiastro, assegnandolo poi alla 78ª Brigata di addestramento.

il Dunaj a Odessa, nel 1950
La nave venne utilizzata saltuariamente come nave scuola ad Odessa. nelle acque del Mar Nero. fino al 1959, quando passò alle dipendenze della Scuola Superiore del Ministero della Marina di Leningrado che, nel 1960, la destinò alla Scuola superiore di ingegneria navale di Odessa. Nel 1961, la nave venne disalberata ed adibita a nave di trasporto per il legno ma, nel 1963, scoppiò un incendio, rendendola definitivamente inutilizzabile. Restò così semidistrutta per altri otto anni, fino al 1971, anno nel quale fu definitivamente demolita.
L’Amerigo Vespucci fu varato il 22 febbraio 1931 ed entrò in servizio nel luglio dello stesso anno come Nave scuola , compito per cui viene utilizzata, ancora adesso, per la campagna navale degli Allievi Ufficiali al termine del primo anno dell’Accademia Navale italiana. A fianco di questo ruolo primario ha anche quello di nave di rappresentanza della nostra Nazione soprattutto all’estero.
Come il Colombo, il Vespucci ha quattro alberi, di cui tre con vele quadre (trinchetto, maestra e mezzana) ed il bompresso, di cui parleremo nella seconda parte dell’articolo. L’equipaggio è di circa 280 uomini, (16 ufficiali), a cui si aggiungono circa 140 allievi durante la campagna estiva.
La sua polena raffigura il grande navigatore Amerigo Vespucci. Come negli antichi velieri molte parti degli allestimenti sono in legno; ne troviamo di pregiati come teak, mogano, legno santo, frassino, rovere e noce che ne fanno un gioiello di carpenteria.
Gemelle ma non troppo
Le più evidenti differenze tra le due navi scuola sono (erano) la diversa inclinazione del bompresso (più inclinato nel Vespucci), il diverso attacco delle sartie (a filo della murata per il Vespucci ed esterno per il Colombo) e la presenza a centro nave del Vespucci delle imbarcazioni maggiori e del relativo albero di carico che, a prima vista, è scambiato per un fumaiolo. Un’altra differenza tra i due velieri è nell’altezza; gli alberi del Vespucci sono più alti di quelli che aveva il Colombo. Il Colombo aveva al mascone due occhi di cubia per filare le ancore, il Vespucci, invece, ne ha uno solo. L’ultima differenza riguarda la forza motrice. Il Colombo fu costruito con due motori elettrici e due eliche coassiali controrotanti per migliorare la manovrabilità. Nel successivo progetto per il Vespucci la configurazione venne modificata e fu lasciata una sola elica.
Una curiosità ![]() |
A prora della nave scuola si proietta l’albero di Bompresso. Si tratta a tutti gli effetti di un ulteriore albero ma posizionato all’estrema prora dei comuni velieri: è inclinato per portare il più avanti possibile la base dei fiocchi. Sembra che il suo nome derivi dallo spagnolo bauprés, e dal francese beaupré, entrambi riconducibili all’olandese boegspriet (albero di prora).
Come ricorderete una delle bandiere navali prende nome da questo albero particolare: la bandiera di bompresso, a volte chiamata in lingua inglese Jack di prora (o più semplicemente Jack). Si tratta di un particolare tipo di bandiera che viene issata sull’albero di bompresso o su un’asta posta all’estrema prua delle navi. Viene tipicamente esposto dalle unità delle marine militari ed è alzata solo in determinate circostanze, ovvero quando la nave è ormeggiata o all’ancora, cioè non è in movimento, oppure quando viene esposto il gran pavese.
Sebbene alcune nazioni (ad esempio Francia e India) impiegano come bandiera di bompresso la bandiera nazionale, solitamente il jack è un’insegna diversa: è di forma quadrata e di dimensioni più piccole rispetto alle altre bandiere. Essa può riprendere l’insegna navale (in Germania), o lo stemma di Stato (in Portogallo o Perù), oppure avere un disegno del tutto peculiare come nella Marina Militare Italiana costituito dagli stemmi delle quattro Repubbliche Marinare.
Cieli sereni
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977, ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A” ) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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