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ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: VESPUCCI
parole chiave: vele, Vespucci
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Lunedì 30 ottobre 2023
L’Amerigo Vespucci sta navigando in Oceano Atlantico alla latitudine di Porto Alegre (Brasile).
I “NUMERI” DEL VESPUCCI
Il trinchetto è l’albero che si trova a proravia della maestra ed è armato con cinque vele quadre. La più grande, in basso, è chiamata Trevo di Trinchetto ed ha una grandezza di 230 m², approssimativamente quella di un campo da tennis
Martedì 31 ottobre 2023
Continua la navigazione del Vespucci verso il porto argentino de La Plata. A bordo vige l’ora del Fuso “P” (Papa) ovvero 4 ore in meno rispetto all’Italia.
ACCADDE OGGI
31 ottobre 1893. In Italia entra in vigore il sistema di mantenere l’ora collegata ai fusi orari. Il tempo convenzionale che conosciamo oggi è diverso da quello in essere fino al 31 ottobre 1893; a quella data infatti l’Italia aderì al trattato internazionale dei fusi orari e vennero portati in avanti di 10 minuti le lancette di tutti gli orologi per adeguare l’ora di Roma a quella dell’Europa Centrale. È il caso di dire che, anziché dell’ora legale, fu il giorno dei …”10 minuti legali“!
Prima di quel 31 ottobre il tempo veniva scandito dagli orologi solari, che determinavano il ritmo del lavoro e della vita quotidiana. Ogni località aveva un proprio tempo, basato sul moto apparente del Sole. Essendo misurato con le meridiane, era ‘mezzogiorno’ quando il Sole passava per il meridiano locale. Purtroppo il Sole, nel suo moto apparente, non è regolare e la durata del giorno, definita come l’intervallo tra due passaggi successivi del Sole al meridiano, è variabile durante l’anno. Inoltre, il mezzodì avviene in tempi diversi, ‘ritardando’ in quei luoghi che si trovano man mano più a Ponente. Nella notte di quel 31 ottobre gli orologi ufficiali (soprattutto quelli governativi e delle ferrovie) furono mandati avanti di 10 minuti, essendo questa la differenza fra il tempo di Roma e quello adottato per l’Europa Centrale (Fuso “A” Alfa): quest’ultimo basato su un sole ‘fittizio’ che viene immaginato muoversi con moto regolare uniforme durante tutto l’anno e che viene chiamato Sole medio. Il Tempo Medio di questo sole è il tempo ufficiale scandito dai nostri sofisticati congegni come orologi, computer e cellulari in qualsiasi parte ci troviamo nel territorio nazionale ma rimane, tra le varie località, la differenza degli orari del mezzodì. A ROMA oggi è avvenuto alle 11:53, a VENEZIA alle 11:54, a FIRENZE alle 11:58 e a GENOVA alle 12:07.
Mercoledì 1 novembre 2023
Ultimo giorno di navigazione prima dell’arrivo dell’Amerigo Vespucci in Argentina.
ACCADDE OGGI
1 novembre 1918
“LE ANCORE”
Le due ancore posizionate ai lati dell’ingresso del Palazzo della Marina a Roma appartenevano alle corazzate austro-ungariche Tegetthoff (a sinistra) e Viribus Unitis (a destra). Si tratta di ancore tipo “Tyzack” del peso di 8,2 tonnellate (8200 kg) e sono alte circa 5 metri.
La Viribus Unitis fu affondata il 1 novembre 1918 nel porto di Pola in seguito all’incursione di una piccola unità italiana (Impresa di Pola). Gli ufficiali Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci, eludendo le difese portuali, riuscirono a entrare nel golfo con una torpedine inventata dallo stesso Rossetti e ad affondare la corazzata. La Tegetthoff, alla fine del conflitto, fu assegnata nel 1919 al Regno d’Italia come indennità di guerra e fu smantellata tra il 1924 e il 1925.
CURIOSITÀ
Le rispettive seconde ancore di queste corazzate sono collocate ai lati dell’ingresso del Museo Storico Navale di Venezia.
Giovedì 2 novembre 2023
Nave Vespucci sta ora entrando nel Rio della Plata.
Il Rio della Plata (tradotto dallo spagnolo Fiume dell’Argento) è l’estuario dei fiumi Uruguay e Paranà; si tratta di una rientranza a forma di imbuto della costa meridionale del Sud America, lunga ben 290 chilometri! Data questa estensione in passato si è dibattuto se questo estuario dovesse essere considerato un golfo dell’Oceano Atlantico. In forza della portata d’acqua dolce proveniente dai due fiumi e dai loro affluenti, che impedisce il flusso di marea dell’acqua salata, il Rio de la Plata è unanimemente considerato un fiume. Il fiume venne avvistato per la prima volta nel 1516 dal navigatore spagnolo Juan Díaz de Solís, Piloto Mayor di Castilla, successore di Amerigo Vespucci, che lo risalì nella ricerca di un passaggio verso occidente.
Venerdì 3 novembre 2023
Il Vespucci è arrivato a La Plata, città affacciata sul Rio de la Plata, 32 Km a Sud-Est di Buenos Aires. La nave, come previsto, vi sosterà per oltre quattro mesi (fino a metà marzo 2024) per effettuare gli annuali lavori di manutenzione. Una sosta prevista in quanto ogni anno, al termine della campagna di istruzione estiva a favore degli allievi dell’Accademia Navale e per tutto l’inverno, il Vespucci effettua una serie di manutenzioni e revisioni periodiche che sono programmate al fine di mantenere l’unità navale nella sua massima efficienza, ambasciatrice dell’Italia nel mondo.
Quest’anno questi lavori, che di solito si svolgono presso l’Arsenale della Marina Militare di La Spezia, verranno effettuati in Argentina presso i cantieri Astillero Rio Santiago (ARS) di La Plata.
Sabato 4 novembre 2023
Nave Vespucci è in Argentina, ormeggiata nei pressi della città de La Plata ed il suo equipaggio festeggia la festa delle Forze Armate a similitudine dei colleghi in uniforme che prestano servizio in Italia e nel Mondo. Auguri anche a voi.
ACCADDE OGGI
Dov’era il Vespucci il 4 novembre 1954? 69 anni fa il Vespucci entrò a Trieste in occasione della riunificazione della città all’Italia. Questo in virtù degli accordi post-bellici fra i governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti d’America e della Repubblica Jugoslavia sottoscritti (il 26 ottobre) con il Memorandum di Londra concernente lo status del Territorio Libero di Trieste.
Con quest’ultima curiosità vi saluto per quest’anno e riprenderemo il prossimo anno, continuando a seguire il giro del mondo dell’Amerigo Vespucci nel suo viaggio di ritorno in Italia. Vi ricordo che il diario è sempre leggibile su ocean4future (come tutti i miei articoli precedenti).
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A”) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena”, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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