Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Una vita attaccato alla coda: usi e abitudini dei granchietti delle tartarughe

tempo di lettura: 7 minuti

.

livello elementare

.

ARGOMENTO: BIOLOGIA E ECOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: CROSTACEI
parole chiave: Granchi di Colombo, tartarughe

.

Cristoforo Colombo – dal Diario di bordo
Lunedí, 17 settembre 1492 …
Quel lunedí, all’alba, videro molte piú erbe e simili a erbe di fiume, fra le quali si rinvenne un granchio vivo, che l’Ammiraglio conservò. E dice furono quelli segnali certi di terra, perché non se ne trovano mai a ottanta leghe da riva …

Capita spesso, quando si recuperano esemplari di tartaruga in difficoltà, di trovare dei granchietti nella zona caudale. Si tratta per lo più di esemplari del genere Planes Bowdich,1825 che gli americani chiamano granchio di Colombo. La storia narra infatti che l’esemplare raccolto dall’ammiraglio il 17 settembre 1492 fosse proprio un granchietto del genere Planes.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è planes-granchio.png

Fig. 1 Esemplare trovato sulla tartaruga “Eleonora” ritrovata a Salerno il 7/01/2021 –  si ringrazia l’AMP di Punta Campanella per il materiale messo a disposizione

Questi crostacei, appartenenti alla famiglia dei Grapsidae, sono stati oggetto di diversi studi volti a capire il perché della loro presenza sulle tartarughe. In questo breve articolo vengono riassunte le recenti scoperte in merito e le principali differenze con le altre specie segnalate associate alle tartarughe.

Generalità sul genere Planes
Questi crostacei, appartenenti alla famiglia dei Grapsidae vivono associati a oggetti galleggianti e su tartarughe marine, localizzati prevalentemente nella zona sopra la coda e nella zona inguinale (Dellinger et al., 1997, Pfaller et al., 2014).

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Fig-2-posizione-in-cui-si-trovano-usualmente-i-crostacei-del-genere-Planes-1.png

Fig 2: posizione in cui si trovano usualmente i crostacei del genere Planes

Un tempo si riteneva che ne esistessero più specie, ma in tempi recenti si è dimostrato che ne esistono solamente due, illustrate in figura.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è rappresentazione-schematica-di-Planes-minutus.png

rappresentazione schematica di Planes marinus, Rathbun, 1914

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è planes_marinus_.jpg

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Planes-marinus-Rathbun-1914.png

rappresentazione schematica di Planes minutus (Linnaeus, 1758) o granchio di Colombo

 

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è planes_minutus-granchio-di-colombo.jpg

Le principali differenze tra le due specie sono legate alle caratteristiche del carapace ed all’area di avvistamento. Come si può osservare dalle immagini precedenti, gli esemplari appartenenti alla specie P. marinus presentano i bordi laterali del carapace dritti e con evidenti striature, mentre la specie P. minutus più arcuata e più liscia (Rathbun, 1914).

Inoltre, tutte le segnalazioni per P. marinus sono relative al Pacifico, al sud dell’Oceano Indiano, al sud della Cina, in Nuova Zelanda e nella fascia tropicale dell’Atlantico,  (Kepel et al, 2001)  mentre la specie P. minutus ha distribuzione generale anche nel mar Mediterraneo (Pfaller et al 2019).

Ecologia della specie
Si stima che circa il 50% delle tartarughe che frequentano il bacino occidentale dell’atlantico  abbiano come ospite almeno un esemplare del genere Planes (Casale et al 2004; Laurent et al., 1998; Dellinger et al.,1997). Ci sono molti studi sulle abitudini di questi crostacei, tra questi Davenport nel 1994 dimostra il ruolo di “spazzini” del carapace delle tartarughe, analizzando il contenuto dello stomaco e trovando resti degli epibionti tipici di Caretta caretta, per esempio Lepas, amphipodi e altri esemplari di P. minutus. È stato osservato (Davenport, 1992) che gli individui di Planes sp. divengono progressivamente meno abili a nuotare al progredire dello sviluppo. Dellinger nel 1997 notò misurando gli esemplari ritrovati sulle tartarughe, che in prevalenza si trattava di individui di grandi dimensioni il che lo portò ad ipotizzare che quando le tartarughe si trovano vicino o a contatto con il materiale galleggiante, i granchi di maggiori dimensioni si trasferiscano su di essa. Nel 2014 Pfaller et al., catturando a intervalli regolari le tartarughe che ospitavano esemplari di Planes sp. (misurando le loro posizioni con dati GPS), hanno osservato che spesso i granchi tendevano a instaurare delle coppie stabili al contrario di quanto accade per gli esemplari che vivono su oggetti galleggianti.

Gaglioti M., Mazzella V.,, nel 2021, riportano alcune testimonianze di pescatori di un altro comportamento di queste specie, tutto da dimostrare in modo rigoroso, che si riporta per completezza di trattazione. È stato osservato che quando la tartaruga si immerge, il granchio disturba “pizzicando” la stessa che tende pertanto a risalire per togliersi il granchietto di dosso.

Altre specie associate alle tartarughe
Nei loro studi sugli epibionti delle tartarughe, Caine nel 1986 e Frick, nel 2004, riportano associate alle tartarughe anche le seguenti specie:

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è rappresentazione-schematica-di-Dyspanopeus-sayi.png

rappresentazione schematica di Dyspanopeus sayi (S. I. Smith, 1869) 

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Dyspanopeus-sayi.jpg

Dyspanopeus sayi
Il suo areale va dal Canada al Nord America. La prima segnalazione in letteratura per il Mediterraneo risale invece al 1993 per la Laguna di Venezia, anche se sporadici esemplari sono stati osservati sin dagli anni 70 ma non pubblicati. Oggi questo granchio è regolarmente presente dalle aree più vicine e il suo areale è ancora in espansione, nel 2020 è stato rinvenuto anche in Sardegna (Cabiddu et al, 2020). Carapace di forma sub-esagonale, dalla superficie dotata di fini granulazioni. Chele disuguali: la destra più grande e robusta, la sinistra più affusolata e tagliente. Colorazione da verde olivastro a bruno; le estremità delle chele sono nere. Dimensioni del carapace: lunghezza fino a 2,5 cm nel maschio, fino a 1,5 cm nella femmina.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è rappresentazione-schematica-di-Panopeus-herbstii.png

rappresentazione schematica di Panopeus herbstii

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Panopeus-herbstii.jpeg

Panopeus herbstii
Si differenzia dalle altre specie per le maggiori dimensioni e per il suo areale limitato alle coste atlantiche del Nord America, Brasile e Bermuda dove è localmente comune in fondi fangosi e si nutre principalmente di ostriche.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è rappresentazione-schematica-di-Pachygrapsus-sp.png

rappresentazione schematica di Pachygrapsus sp.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Pachygrapsus-sp..jpg

Pachygrapsus sp.
è un crostaceo anch’esso appartenente alla famiglia Grapsidae. Nelle acque costiere del Mar Mediterraneo la specie più rappresentativa è il Pachygrapsus marmoratus che descriviamo brevemente. Ha un carapace quadrangolare e leggermente convesso, di colore bianco giallastro sul ventre, bruno-violaceo sul dorso, con macchie giallo-senape, che gli conferiscono l’aspetto marmorizzato a cui deve il nome. Si nutre di piccoli invertebrati, piccoli granchi di altre specie e di detriti organici. Popola i fondali rocciosi, dal piano mesolitorale sino a pochi metri di profondità.  

Daniele Pagli

 

Bibliografia

Angulo-Lozano, L., Nava-Duran P.E., Frick, M.G., (2007) Epibionts of Olive Ridley Turtles Nesting at Playa Ceuta, Sinaloa, México Marine Turtle Newsletter No. 118, 2007 – Page 13-14

Cabiddu, S., Palmas, F., (2020). First record of Dyspanopeus sayi (Smith, 1869) (Decapoda: Brachyura: Panopeidae) in a Sardinian coastal lagoon (western Mediterranean, Italy). BioInvasions Records. 9. 74-82.

Casale, P., Freggi, D., Basso, R., Argano, R., (2004). Epibiotic barnacles and crabs as indicators of Caretta caretta distribution and movements in the Mediterranean Sea. Journal of the Marine Biological Association of the UK. 84.

Chace,A., (1951). The oceanic crabs of the genera Planes and Pachygrapsus. Proceedings of the United States National Museum, 101, No. 3272: 65-103.

Davenport, J., (1994). A cleaning association between the oceanic crab Planes minutus and the loggerhead sea turtle Caretta caretta. Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom, 74(3), 735-737.

Davenport, J., (1992). Observations on the ecology, behaviour, swimming mechanism and energetics of the neustonic grapsid crab, Planes minutus. Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom 72: 611-620.

Dellinger, T., Davenport , J., P., (1997). Comparisons of social structure of Columbus crabs living on loggerhead sea turtles and inanimate flotsam. Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom 77: 185-194.

Froglia, C., Speranza, S., (1993). First record of Dyspanopeus sayi (Smith, 1869) in the Mediterranean Sea (Crustacea: Decapoda: Xanthidae). Quaderni Istituto Ricerca Pesca Marittima. 163-166

Gaglioti, M., Mazzella, V., (2021). The itchy issue of Columbus crab Planes minutus (Crustacea: Decapoda: Brachyura: Grapsidae) Linnaeus, 1758 on some C. caretta specimens off the Pontine Archipelago (Central Tyrrhenian Sea).

Lattuada, A.,  Montinaro, B., (1990) Cristoforo Colombo – Diario di bordo, da Rai Libri,

Linnaeus, C. (1758). Systema Naturae per regna tria naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis. Editio decima, reformata [10th revised edition], vol. 1: 824 pp.(pag 625 e 626) Laurentius Salvius: Holmiae.

Pfaller, J.B., Alfaro-Shigueto, J., Giffoni, B.T., Ishihara, F., Mangel J.C., Peckham S. H., Bjorndal, K.A., Baeza, J.A., (2014), Social monogamy in the crab Planes major, a facultative symbiont of loggerhead sea turtles Journal of Experimental Marine Biology and Ecology Volume 461, December 2014, Pages 124-132

Rathbun, M.J., (1914). New genera and species of American Brachyrhynchous crabs. Proceedings of the United States National Museum.57(2047): 117-129, Pls. 1-10

Yaghmour, F., Al Naqbi, H., (2020) First record of Columbus crab Planes minutus (Crustacea: Decapoda: Brachyura: Grapsidae) Linnaeus, 1758 for the northwestern Indian Ocean. Mar Biodivers Rec 13.

.

Siti utili
http://www.seaturtle.org/mtn/archives/mtn90/mtn90p11.shtml?nocount

https://alchetron.com/Panopeus-herbstii

https://www.alamy.com/pachygrapsus-marmoratus-marbled-rock-crab-image66714969.html

https://msn.visitmuve.it/it/ricerca/schede-tematiche/specie/dyspanopeus-sayi/

http://www.seafriends.org.nz/enviro/crust/grapsida.htm

 

 

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE

 

 

 

 

Loading

(Visited 534 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli di facile lettura

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli di interesse specialistico

 

Attenzione: È importante ricordare che gli articoli da noi pubblicati riflettono le opinioni e le prospettive degli autori o delle fonti citate, ma non necessariamente quelle di questo portale. E’ convinzione che la diversità di opinioni è ciò che rende il dibattito e la discussione più interessanti, aiutandoci a comprendere tutti gli aspetti della Marittimità

Chi c'é online

16 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
Miti e leggende del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia contemporanea
Storia Contemporanea
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

I più letti in assoluto

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
16 visitatori online
16 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 40 alle 05:32 am
Mese in corso: 65 alle 12-05--2024 04:06 pm
Anno in corso: 118 alle 06-04--2024 04:33 am
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x