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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XVI SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO, IRLANDA
parole chiave: Grace O’Malley, Clan irlandesi, Inghilterra, Elizabeth I
Abbiamo incontrato su queste pagine molte donne guerriere, dalla bellissima Teuta, regina dell’Illiria, alla misteriosa Chin pirata dei mari della Cina, fino alle spregiudicate e libere donne dei Caraibi. Oggi raccontiamo la storia di Grace O’Malley, patriota della verde Irlanda che combatté la corona inglese per terra, ma soprattutto per mare, per l’indipendenza della sua Patria. Leggendo le fonti scopriamo che Grace ebbe molte cose in comune con le altre donne che abbiamo raccontato nelle nostre pagine: uno spirito libero e la ricerca di indipendenza dai poteri forti.
Grace O’Malley apparteneva al clan Ó Máille dell’Irlanda occidentale ed era nata da stirpe nobile. Avrebbe potuto avere una vita regale, una famiglia o comunque una vita comoda ma la passione per l’oceano tempestoso, per i venti sferzanti dell’Atlantico la portarono a solcare i mari.

non avendo trovato ritratti affidabili, vogliamo immaginarcela così, bella e indomita nei mari del Nord, intrepido capitano al servizio della causa irlandese
Donna intelligente e volitiva, non accettò mai compromessi e seppe creare importanti legami politici tra i clan e con le nazioni vicine. A comando delle sue navi si dedicò alla guerra in mare in prima persona accumulando grandi ricchezze. Come spesso accade questi personaggi, tra verità e fantasie, si trasformano in leggende. Così accadde per Grace che divenne una delle figure più importanti della storia e del folclore irlandese. Oggi raccontiamo la sua storia, la vita della “regina del mare di Connacht“.
Grace O’Malley nacque sotto il nome di Gráinne Ní Mháille, Irlanda, intorno al 1530, figlia di un ricco nobile e commerciante marittimo Owen O’Malley (Eoghan Dubhdara Ó Máille). Durante la sua gioventù l’Irlanda era sotto il controllo inglese, governato dal re d’Inghilterra Enrico VIII, che la costrinse con la forza a rinunciare alla sua indipendenza.
Ma non tutti i clan si assoggettarono, certamente non quello degli O’Malley. Grace fu allevata nelle residenze di famiglia di Belclare e Clare Island come figlia del capo clan, la cui eredità risaliva al Maille Mac Conall, nipote del re Ui Maill che aveva regnato nel Medioevo irlandese. Non dobbiamo pensare ad un ambiente di corte tribale. Grace, nonostante la sua indole ribelle, ricevette un’istruzione formale ed apprese a parlare molte lingue compreso il latino, una conoscenza che come vedremo le fu in seguito molto utile.
Il clan degli O’Malleys si impose come uno dei rari clan marinareschi del popolo irlandese, riuscendo non solo a trovare fortuna nel commercio ma anche nella guerra navale. A quell’epoca la differenza tra guerra e pirateria era molto sottile e spesso diversificata solo dalla firma di lettere di marca (di corsa). Gli uomini del clan solcavano quei mari con perizia e all’occasione depredavano i mercantili tornando poi al porto con ricchi bottini. Un’atmosfera “eroica” che affascinava i giovani che ambivano a seguire le gesta dei loro antenati. Non c’è quindi da meravigliarsi se Grace, cresciuta tra marinai e pescatori, fu affascinata dall’oceano. La leggenda racconta che in giovane età si tagliò i capelli e si vestì da ragazzo nel tentativo di imbarcarsi come marinaio su una delle navi di suo padre. Dopo essere stata scoperta, la famiglia le diede il soprannome di “Grainne Mhaol“, epiteto con il quale è conosciuta ancora oggi. Spesso imbarcava con il padre e si racconta che durante una traversata subirono l’attacco di pirati. Grace non si diede per vinta e non solo salvò la vita del padre ma riuscì, spada alla mano, a cambiare l’andamento della battaglia ricacciando gli avversari in mare.
All’età di 17 anni, nel 1546, O’Malley, forse suo malgrado o forse per amore, si sposò con il Dónal a Chogaidh Ó Flaithbheartaigh, noto anche come “Donal of the Battle“, erede del clan O’Flaherty e possessore di grandi appezzamenti terrieri nello Iar Connacht. Da Donal ebbe tre figli: due maschi Owen e Murrough ed una femmina Margaret. Nel 1566 O’Malley si risposò con Risdeárd an Iarainn Bourke, noto come “Iron Richard”. Non fu un matrimonio d’amore: oltre alla sue terre questi possedeva una discreta flotta navale e controllava molti porti necessari al clan O’Malley per i suoi traffici. La natura politica di questo matrimonio si rivelò in breve tempo e, un anno dopo il matrimonio, Grace divorziò da Burke tenendosi il castello ed il porto di Rockfleet, località strategicamente molto importante per la flotta del suo clan. Ben presto i comuni interessi marittimi portarono il clan a scontrarsi contro la corona inglese di Elisabetta I.
Non fu una scelta sofferta. Grace non amava molto gli Inglesi che, nell’anno precedente, avevano acquisito ancora molte terre irlandesi ponendole sotto il loro duro dominio.

Elisabetta I
Una via senza uscita per il suo clan che, negli anni seguenti, iniziò a combattere Elisabetta, schierandosi con il Lord Deputy of Ireland che cercava di proteggere gli interessi irlandesi e scozzesi contro l’Inghilterra. La sua fama di donna risoluta che non scendeva a compromessi crebbe e nacquero le prime leggende alimentate anche dalle sue reazioni, per il tempo decisamente maschili e poco politiche.
Ad esempio nel 1576 O’Malley salpò con la sua nave per recarsi al castello di Howth per visitare il Lord locale. Arrivata alle porte del maniero, non essendoci il padrone di casa, non le fu permesso di entrare. Sentendosi insultata, Grace non ci pensò due volte, entrò con la forza e rapì il nipote del Lord Howth, Christopher St Lawrence. Il suo “brutto carattere” divenne leggendario e, nel 1593, Grace O’Malley entrò in conflitto non solo con l’usurpatore inglese, ma anche con il Regno d’Irlanda, che aveva cercato di limitare l’influenza del clan sui suoi possedimenti. Dovette combattere più volte contro gli altri clan irlandesi sotto le mura dei suoi castelli ma, quello stesso anno, il governatore inglese del Connacht, Sir Richard Bingham, riuscì a catturare i suoi figli Tibbot Burke e Murrough O’Flaherty e il suo fratellastro Dónal na Píopa. Grace infuriata decise allora di recarsi a Londra per parlare personalmente con Elisabetta I, regina d’Inghilterra, per chiederle di garantire la loro liberazione.
Quando arrivò al suo cospetto, non le si inchinò di fronte, non considerandola legittima governante dell’Irlanda, e le parlò in latino. Al termine del colloquio la Regina e Grace O’Malley giunsero ad un accordo: Bingham sarebbe stato rimosso ma Grace O’Malley avrebbe smesso di sostenere i signori irlandesi che combattevano per l’indipendenza delle loro terre. In realtà al suo ritorno in Irlanda, Grace vide che non tutte le promesse erano state soddisfatte ed i castelli e le terre dalla famiglia O’Malley erano rimaste in mani inglesi. All’eroina irlandese non restò che continuare a sostenere l’indipendenza irlandese nella sanguinosa guerra dei nove anni (1594-1603), il maggiore conflitto contro il dominio inglese in Irlanda durante l’era elisabettiana.
Le fonti storiche
Durante tutti i 70 anni della sua vita, Grace O’Malley mantenne la reputazione di leader politico spietato con i nemici ed intelligente, proteggendo con successo per terra e per mare l’indipendenza delle sue terre, in un periodo non facile nel quale gran parte dell’Irlanda cadde sotto il dominio inglese. La sua biografia è stata scritta dallo storico Anne Chambers, basata su fonti documentali inglesi. Non è menzionata negli annali irlandesi in quanto il “libro” della famiglia O’Malley, una raccolta di poesie bardiche sulle famiglie aristocratiche gaeliche del periodo, non è sopravvissuto. Un’importante fonte storica sulla sua vita sono i diciotto “Articoli di interrogatorio“, quesiti che le furono poste per iscritto a nome di Elisabetta I. Tra i tanti documenti di stato inglesi vi è anche una lettera inviata dal Lord Deputy, Sir Henry Sidney a suo figlio Phillip nel 1577 che riporta: “There came to mee a most famous femynyne sea captain called Grace Imallye, and offred her service unto me, wheresoever I woulde command her, with three gallyes and two hundred fightinge men...“.
La regina del mare di Irlanda O’Malley morì nel castello di Rockfleet nel 1603, per ironia lo stesso anno di Elizabeth I, regina d’Inghilterra che Grace non volle mai riconoscere come tale.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. E’ docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione scientifica.
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