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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Jacques-Yves Cousteau 1910-1997

Reading Time: 6 minutes

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livello elementare
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ARGOMENTO: PROTAGONISTI DEL MARE
PERIODO: XIX SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Jacques Cousteau

 

Jacques Yves Cousteau è forse il personaggio del mare più amato e conosciuto grazie ai suoi documentari che hanno portato nei salotti il mare e le sue creature, ispirando generazioni di amanti del mare e subacquei.

Un passato da militare
Da giovane venne ammesso alla Scuola navale di Brest e divenne un ufficiale della Marine Nationale francese, professione che in seguito gli diede l’opportunità di fare i suoi primi esperimenti subacquei. Era un epoca in cui ipotizzare di poter immergersi in maniera autonoma era ancora considerato un’utopia ma Cousteau era un visionario e, nel 1936, sperimentò un modello di occhiale subacqueo che potrebbe essere considerato uno dei progenitori delle moderne maschere. Cousteau prese parte alla seconda guerra mondiale e durante il conflitto sviluppò, nel 1943, con Emile Gagnan, il primo equipaggiamento per effettuare immersioni autonome, l’Aqua-lung

Il famoso erogatore monostadio Cousteau-Gagnan “Mistral” diverrà negli anni a seguire il prezioso strumento che aprirà le porte del mondo sommerso a migliaia di appassionati. Nel dopo guerra, ancora ufficiale di marina, sviluppò delle tecniche per lo sminamento dei porti francesi e l’esplorazione dei relitti. Queste esperienze sono descritte nel suo libro più famoso, Il mondo silenzioso,  pubblicato nel 1953,  che costituirà la base per il fortunato documentario del 1956,  Il mondo del silenzio che vinse il primo premio al Festival di Cannes.

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fotogramma da il mondo del silenzioFacts About Jacques Cousteau | DK Find Out

Nominato presidente delle Campagne Oceanografiche Francesi, nel 1950, il Comandante Cousteau ricevette da un milionario irlandese, Thomas “Loel” Guinness, un vecchio dragamine costruito dalla Royal Navy che ribattezzò “Calypso“, ristrutturandolo e trasformandolo in una nave da ricerca e base di supporto per le sue missioni oceanografiche.

Con la Calypso, Cousteau esplorò le acque più interessanti del pianeta, compresi alcuni fiumi. Durante questi viaggi vennero realizzati molti libri e documentari che furono di grande aiuto nel rendere popolare la biologia sottomarina. 

Nel 1959, per il grande prestigio acquisito in campo subacqueo e scientifico, fu coinvolto nella fondazione e nominato presidente della CMAS (Confederation Mondiale des Activitè Sous Marine), che in realtà aveva come scopo principale quello di organizzare gare di pesca subacquea a livello internazionale, contrariamente a quello che Cousteau stesso voleva che fosse, e cioè un organismo per la diffusione della subacquea e della ricerca in campo marino. Tale argomento assunse sempre i toni della polemica e venne sempre messo in discussione, tanto che Cousteau chiese che tale attività venisse eliminata dallo statuto e che non fosse più praticata a livello agonistico. 

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Naval Base, Guantanamo Bay Country: Cuba (CUB) Scene Camera Operator: PH2 Clarence F. Arnold da https://catalog.archives.gov/

Per i troppi interessi questo non venne mai accettato dalla maggioranza del Consiglio e, nel 1973, Cousteau rassegnò le dimissioni. Nell’ottobre 1960 venne a conoscenza che un grosso quantitativo di scorie radioattive stava per essere scaricato in mare. Le Commandant, come veniva giustamente chiamato per il suo grado militare, organizzò una campagna pubblica che ottenne ampio supporto popolare. Il treno che trasportava le scorie venne bloccato da donne e bambini seduti sulle rotaie e rispedito indietro. Il rischio di contaminazione radioattiva del mare, almeno quella volta, venne così evitato.

Nel settembre del 1962 diede vita al primo esperimento Précontinent, in cui i suoi collaboratori Albert Falco e Claude Wesny alloggiarono per una settimana alla profondità di dieci metri all’interno di una campana subacquea battezzata Diogene, dotata di elettricità, telefono, televisione ed acqua dolce. La campana veniva alimentata elettricamente dalla superficie e gli acquanauti vivevano all’interno in un ambiente ad aria compressa.  Durante il giorno effettuavano escursioni subacquee fino alla profondità di 25 metri. Nel 1963, assieme a Jean de Wouters, Cousteau sviluppò la “Calypso-Phot”, una macchina fotografica subacquea che venne poi brevettata dalla Nikon diventando la “Calypso-Nikkor” e quindi la “Nikonos”. Nello stesso anno Cousteau mise in opera l’ambizioso progetto Précontinent II, dove nella laguna di Shaab-Rumi, vicino a Port Sudan, vennero poste sul fondo due case subacquee: la prima a dieci metri di profondità in grado di ospitare fino a otto acquanauti e l’altra a venticinque metri destinata ad ospitarne due.

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il disegno mostra la Starfish House come parte del progetto Jacques Cousteau’s Conshelf II o Precontinent II, di una stazione sottomarina realizzata nel 1963 in Sudan – autore Martin Henke File:Conshelf II – Starfish (Wiki).jpg – Wikimedia Commons

La casa grande aveva la forma di una stella marina con una sala centrale dotata di apparecchiature, schermi televisivi, telefono, manometri per il controllo del gas di respirazione interno, e con grandi oblò a forma di finestre. Nella sala interna si effettuavano le riunioni ma si consumavano anche i pasti. Da questa sala centrale si dipartivano quattro corridoi cilindrici, di cui due riservati agli alloggi, il terzo adibito a cucina con un laboratorio di biologia ed il quarto era comunicante con il mare grazie a un passaggio aperto sul pavimento. La casa piccola era invece una campana subacquea con due ambienti: il piano inferiore permetteva l’uscita verso l’esterno mentre quello superiore fungeva da abitazione. La miscela respirabile era composta da aria e elio a circuito chiuso con un tasso di ossigeno controllato ed un sistema di eliminazione del biossido di carbonio tramite un dispositivo contenente calce sodata. I primi acquanauti compirono parecchie immersioni a 25 metri per costruire la casa minore, dove i due uomini rimasero per più di una settimana, compiendo immersioni fino alla profondità di 50 metri. L’esperimento durò in totale 28 giorni quando gli acquanauti furono riportati alla superficie.

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Soucoupe plongeante, foto del Office of the Oceanographer of the Navy estratto da http://busby.psubs.org/html/page-206.htmlFile:Soucoupe Plongeante.jpg – Wikimedia Commons

Assieme a Jean Mollard, Cousteau costruì la Soucoupe plongeante, un sottomarino biposto che poteva raggiungere una profondità di 350 metri. I test ebbero successo e vennero proseguiti nel 1965 con due nuovi veicoli che raggiunsero la profondità di 500 m. In seguito, il Comandante Cousteau divenne direttore del Museo Oceanografico di Monaco, creò un Gruppo di Ricerca Sottomarina a Tolone, fu il capo del Conshelf Saturation Dive Program (esperimenti di immersione a lunga durata nelle prime colonie sottomarine abitate) e fu ammesso (uno dei pochi stranieri) nella National Academy of Sciences.

Nel 1973 Cousteau fondò negli Stati Uniti la Cousteau Society per la protezione della vita oceanica, un’associazione che oggi conta più di 300.000 membri ed ha sede a Chesapeake.

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La nave di ricerca Calypso del Comandante Cousteau arriva a Montreal nel 30 agosto 1980 – autore René Beauchamp  http://www.shipspotting.com/gallery/photo.php?lid=2208990 File:”Calypso” – Montreal, 1980.jpg – Wikimedia Commons

Nel 1981, fondò la Fondation Cousteau (una fondazione francese non a scopo di lucro) sita a Parigi che dal 1992 ha cambiato il suo nome in Equipe Cousteau. Dalla sua morte, la Cousteau Society e la Fondation Cousteau, sono gestite dalla moglie Francine Cousteau.

Jacques Cousteau morì il 25 giugno 1997 ed è sepolto nella cappella di famiglia al cimitero di Sain-Andre de Cubzac in Francia.

Cousteau amava definirsi un “tecnico oceanografico” ma in realtà fu un un sofisticato amante della natura, specialmente di quella marina. Il suo lavoro permise a molte generazioni di visitare il continente blu attraverso i suoi filmati ed innamorarsene. Oggi la figura di Cousteau è ammirata e benvoluta in tutto il mondo (grazie a lui molti amano e si sono avvicinati al mare) e viene considerata con una sorta di devozione in quanto simbolica dell’avventura, della natura e dell’esplorazione. La sua “Carta dei diritti delle generazioni future” fu approvata dall’UNESCO  nel 1991 ed ha ricevuto ad oggi l’adesione di più di cento Paesi. Jacques Cousteau, un protagonista del mare.

 

in anteprima il Gruppo di ricerche sottomarine (GRS) della Marina francese. Da sinistra a destra, Jacques-Yves Cousteau, il mastro torpediniere Georges, Philippe Tailliez, il mastro torpediniere Pinard, Frédéric Dumas e  Morandière, a bordo del Élie Monnier, nell’ambito del supporto della marina francese al professor Auguste Piccard nella spedizione FNRS2 a Dakar, 1947 (© Marina Nazionale) – autore non noto da Philippe Tailliez ou le père de l’écologie marine – Philippe Tailliez

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Andrea Mucedola
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