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livello elementare
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ARGOMENTO: RECENSIONI
PERIODO: XX-XXI SECOLO
AREA: LETTERATURA
parole chiave: romanzo, subacquea, vita personale
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Ho ricevuto recentemente l’ultimo romanzo scritto da Monica Benassi, Dolce acqua dolce. Un libro molto ben scritto che narra la vita di una donna che, dopo anni di desiderio, realizza finalmente il sogno di immergersi, raggiungendo i più alti livelli di addestramento. Un cammino certamente faticoso e non privo di difficoltà e pericoli che da un lato regala emozioni e soddisfazioni uniche, dall’altro alcune amarezze.
Il romanzo si legge in un pomeriggio, grazie alla capacità dell’autrice di scrivere in un raro, di questi tempi, italiano corretto, piacevole e avvincente. E’ una storia dei nostri tempi che si dipana negli anni attraverso le varie fasi dell’addestramento alla subacquea della protagonista.
Dalle prime immersioni Mar Rosso, viene a contatto con il mondo della subacquea ricreativa, con tutti i suoi pregi e difetti. Incontra personaggi curiosi, a volte eticamente scorretti, che ruotano intorno ai villaggi turistici, salvatori ma a volte carnefici per coloro che si avvicinano a questo tipo di sport. Niente a che vedere con la subacquea con cui si era formato il padre, subacqueo di altri tempi, che in un certo modo per anni e per tante ragioni l’aveva frenata verso questa attività.
A Zanzibar incontra il primo istruttore che la indirizza sulla strada giusta. L’atmosfera meno frenetica le permette di concentrarsi e comportarsi come una sportiva, anzi, come richiesto per un militare, si dedica solo allo studio e alla pratica dell’immersione, senza gite né serate mondane, ligia ai dettami agonistici. Forse nelle sue immersioni tra coralli e pesci esotici cerca qualcosa di diverso, complice un rapporto conflittuale con il marito, che l’ambiente acquatico le dona. Prima del ritorno alla realtà quotidiana l’istruttore le consiglia di proseguire, coltivando anche a casa l’amore per l’immersione.
Al rientro incontra un istruttore che la accompagna in questo cammino facendole apprezzare anche il freddo ed inospitale lago presso cui vive. Da allora la pigrizia lascia spazio all’entusiasmo; sente una fretta pressante di crescere ed una profonda tristezza quando, per fiere o altri motivi, non trova nessuno con cui potersi immergere la domenica. Quella che molti subacquei definiscono una malattia, quella carenza di azoto che spinge molti praticanti a dedicarsi a questa attività non con poche rinunce. Nella sua affannosa ricerca, che la porta ad iscriversi a tanti circoli, scopre internet e i forum, e le si apre un nuovo mondo.
Conosce molta gente, subacquei più esperti, niente affatto gelosi di condividere il loro sapere. Tra di loro c’è una coppia di sportivi detentori di record che la prendono sotto le proprie ali, inserendola in squadra ed introducendola all’agognata subacquea tecnica, per poter fare assistenza come profondista alle loro imprese. Accantona quindi il progetto di riparare dighe, e si dedica all’apprendimento di tutti gli aspetti: dalla patente nautica alla miscelazione dei gas. Ma il suo carattere forte e orgoglioso la porta ad una brusca rottura, scontrandosi con un mondo in cui pregiudizi maschilisti, invidie e piccolezze umane la portano a chiudere i contatti con i gruppi locali.
Entra in altri team, dove continua a crescere e seguire progetti, fino a quando la morte di alcuni amici non la convincono che forse l’eccesso di sicurezza dimostrato in alcuni incidenti, potrebbe colpire anche lei. A questo si somma la nascita del primo nipote. Ma non ha tempo di pensare al futuro, un problema fisico indipendente dalle immersioni la ferma ad un passo dalla realizzazione del suo record personale. In realtà si ha la consapevolezza che lo abbia già raggiunto e che la vita, mia cara dolce acqua dolce, continui. Perché “la solitudine e la pace. Qualche anfratto, qualche figlio di Nettuno che saluta dolcemente e se va. L’assordante silenzio che pochi sanno ascoltare”. Questo è il mondo che la protagonista ha cercato … e forse non solo lei.
Una bella strenna per Natale che raccomando per tutti i subacquei e non, sui valori importanti della vita.
se non diversamente attribuite le foto sono di proprietà di Monica Benassi
Classe 1965, dopo aver frequentato prima l’università di lingue e in seguito quella di lettere, presa dalla passione per l’equitazione collabora e scrive per una rivista di settore. Quando la subacquea la travolge, inizia a scrivere sulle sue immersioni, raccolte nei suoi logbook dai quali ha preso spunto per questo romanzo. Ha partecipata a contest letterari con brevi racconti poi pubblicati in raccolte di autori vari. Nel frattempo, nell’ambito subacqueo, ha collaborato con le didattiche per la stesura dei manuali e predisposto articoli per portali di settore, avviando una collaborazione pluriennale con la rivista Deep.
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dopo aver frequentato l’università di lingue e quella di lettere, presa dalla passione per l’equitazione collabora e scrive per una rivista di settore. Quando la subacquea la travolge, inizia a scrivere sulle sue immersioni, raccolte nei suoi logbook dai quali ha preso spunto per un suo romanzo. Ha partecipata a contest letterari con brevi racconti poi pubblicati in raccolte di autori vari. Nel frattempo, nell’ambito subacqueo, ha collaborato con le didattiche per la stesura dei manuali e predisposto articoli per portali di settore, avviando una collaborazione pluriennale con la rivista Deep.
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