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livello elementare
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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XIX SECOLO
AREA: STATI UNITI
parole chiave: US Navy, vita di bordo
Dopo la guerra del 1812, gli Statunitensi si resero conto che le dimensioni schiaccianti della marina britannica avevano resero possibile il blocco dei principali porti statunitensi, permettendo agli Inglesi sia di catturare e bruciare Washington, DC, sia di attaccare le maggiori città dal Maryland alla Louisiana, conducendo dal mare attacchi contro le colonie ribelli dal mare.
Le vittorie navali americane erano però state utili per mantenere lo spirito nazionale ed accrescere il prestigio della nascente marina degli Stati Uniti. Tra gli scontri navali più importanti vi fu la vittoria della USS Constitution sulla fregata britannica HMS Guerriere il 19 agosto 1812.
Quadro commemorativo della prima vittoria del USS Constitution contro il HMS Guerriere. L’USS Constitution, detto “Old Ironsides” era una fregata a tre alberi, in legno, della United States Navy, una delle sei fregate originali autorizzate alla costruzione dal Naval Act del 1794 – autore
La vittoria decisiva di Oliver Hazard Perry nella battaglia del Lago Erie (10 settembre 1813) assicurò il controllo americano del nord-ovest e costrinse gli Inglesi ad abbandonare Detroit. Tra il 1815 e il 1861, la Marina degli Stati Uniti apparve nei porti marittimi di tutto il mondo, fornendo supporto commerciale e stipulando importanti trattati nel Vicino Oriente e nell’Estremo Oriente. Iniziò ad esplorare aree sconosciute, conducendo molte spedizioni scientifiche e giocò un ruolo importante nel porre fine alla pirateria.
Nel 1845 l’Accademia Navale statunitense fu fondata ad Annapolis, nel Maryland da George Bancroft, allora Segretario della Marina. Durante la guerra messicano-americana (1846-1848), la US Navy conquistò la California ed amministrò il governo del nuovo Stato sul Pacifico. Un’attività marittima intensa che portò la bandiera a stelle e strisce in tutti i mari del mondo.
Ma come era la vita a bordo delle navi statunitensi del XIX secolo?
Probabilmente non era molto diversa di quella a bordo delle unità navali delle altre marine per cui leggendo la loro vita possiamo immaginarsi quella a bordo delle navi europee. Con questo primo articolo, basato su il copioso materiale offerto dal sito del Naval History and Heritage Command, descriveremo la vita a bordo di quelle navi fornendo molte informazioni curiose basate soprattutto sul Regolamento del 1818, uno dei primi redatti per amministrare la nascente marina degli Stati Uniti.
Istruzione e formazione
Prima dell’istituzione dell’Accademia Navale di Annapolis, le navi maggiori erano dotate di insegnanti per l’istruzione dei guardiamarina, che entravano in marina molto giovani. Si trattava di un addestramento on the job che spesso veniva elargito a bordo della nave direttamente dai loro ufficiali superiori. Sulle navi minori venivano istruiti dai cappellani o da un designato del capitano. In seguito furono istituite delle Scuole per l’istruzione dei giovani ufficiali a Norfolk, New York, e al Naval Asylum di Philadelphia, ma anche al Washington Navy Yard ed al Sacketts Harbour [New York].
Di fatto la loro formazione avveniva comunque prevalentemente a bordo. I regolamenti emanati nel 1865 ordinavano al cappellano di “istruire i principi della religione cristiana i ragazzi e altre persone che il comandante della nave potesse affidare alle sue cure“. Inoltre, se a bordo non era previsto un insegnante di scuola, era responsabilità del Comandante di desiganre un membro dell’equipaggio per istruire, sotto la sua direzione, i ragazzi della nave, in lettura, scrittura e aritmetica.
Il sistema di apprendistato navale, che fu originariamente stabilito per legge nel 1837 per arruolare ragazzi non minori di tredici né maggiori di diciotto anni di età, fu ripreso intorno al 1875. Con questo sistema l’istruzione e la formazione dei ragazzi fu notevolmente incrementata con l’obbligo di servire nella marina fino ai ventun anni di età. Sotto di esso gli apprendisti venivano imbarcati per addestrarsi in crociere in mare simili a quelle previste per i guardiamarina. Gli ufficiali in comando, secondo i regolamenti del 1870, dovevano istruire i marinai e gli uomini di terra nel governo, nel sollevare l’ancora, nell’arte dei nodi, nel giuntare i cavi, nel canottaggio, nell’uso dell’ago, ecc., affinché potessero qualificarsi prima marinai e poi sottufficiali.
La vita di bordo
La U.S. Navy cercò di regolamentare tutte le attività di bordo per assicurare un certo confort ai membri dell’equipaggio. Le razioni erano distribuite settimanalmente e, dove non era possibile, i marinai ricevevano un controvalore in denaro.
Ai ragazzi molto giovani, sia per i marinai arruolati che per gli aspiranti guardiamarina, era vietato l’uso di alcolici, ma ricevevano un controvalore in denaro. L’età per poter ricevere distillati fu portata a 21 anni nel 1842 da un atto del Congresso. Lo stesso anno alla razione furono aggiunti anche uvetta, mele essiccate, altra frutta, caffè, cacao, sottaceti, mirtilli rossi ed un “crostino acido”, da utilizzare in sostituzione, per non superare il valore fissato dalla legge.
La razione di alcolici per gli arruolati fu abolita per legge nel 1862. In seguito nella US Navy fu vietata la distribuzione e conservazione di alcolici a bordo da cui il nome dry ship (tranne una riserva sotto chiave da parte del Comandante da usare in particolari situazioni), norma ancor oggi in vigore.
Una curiosità
Ogni membro dell’equipaggio poteva acquistare ogni anno dal commissario di bordo 25 libbre di sapone, 3 barattoli di latta, 3 cucchiai, 2 bottiglie di senape, ½ libbra di pepe, 4 coltelli, 4 pettini, 3 spazzole, 3 metri di nastro, aghi e filo in quantità ragionevoli.
Nel XIX secolo, fino a quando la refrigerazione non divenne disponibile a bordo delle navi, il manzo e il maiale salati, ma anche burro e pesce, venivano conservati in salamoia ma spesso si deterioravano e dovevano essere gettati in mare. Carne fresca e verdura venivano utilizzati in porto sia dagli ufficiali che dall’equipaggio. Nelle soste in porto i capitani provvedevano a fare incetta di animali vivi e verdure. Nei registri e nei diari di bordo si descrivono uova di tartaruga, noci di cocco, frutta e verdura che venivano ammassate sul ponte che appariva come una vera e propria aia con maiali, anatre, oche e galline che fornivano in navigazione carni fresche e uova. Prima della partenza veniva imbarcato pane e gallette in quantità sufficiente per diverse settimane, insieme a farina di mais, agrumi, cipolle e patate, tutti alimenti ottimi contro lo scorbuto. La cucina non doveva essere quindi molto varia e varianti sul tema potevano venire solo dalle occasionali pescate da bordo.
fine I parte – continua
Foto da Vintage Photos of America from 1870 to 1920 – Izismile.com
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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