ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: LOMBARDIA
parole chiave: Gabriele D’Annunzio, la beffa di Buccari, Regia Nave Puglia
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Siete mai stati al Vittoriale degli Italiani?
Sulla sponda bresciana del lago di Garda si erge immerso nella natura un complesso di strutture, giardini e corsi d’acqua che fu eretto per il “sommo poeta”, il Vate, come fu soprannominato Gabriele d’Annunzio. Sul vicino colle รจ collocata la Regia Nave militare Puglia, forse il piรน suggestivo cimelio del Vittoriale. Molti si domandano il perchรฉ questa nave sia collocata in quel luogo e per spiegarlo รจ necessario raccontare in breve la storia e le imprese di Gabriele Dโannunzio.
Con gli occhi di oggi, di questo controverso poeta italiano potremmo dire di tutto tranne che non fu โinimitabileโ, proprio come la sua vita. Dโannunzio, pescarese di nascita, poeta e scrittore, viene considerato lโesponente piรน emblematico del Decadentismo italiano. Leggendo i suoi romanzi e poesie, le scelte di vita e l’opera letteraria si intersecano e si confondono, creando una figura variegata e ricca di sfumature,talvolta contradditorie, quasi un gioco di trasformazione continua tra arte e realtร . Gabriele D’annunzio nasce da famiglia borghese e benestante, in unโepoca di trasformazione forzata in cui la tradizione contadina viene “aggredita”, quasi svilita da una societร industriale sempre piรน aggressiva e spregiudicata.
Il giovane DโAnnunzio รจ uno studente intellettualmente vivace, dotato di carattere ambizioso e privo di complessi e inibizioni, istintivamente competitivo. Raggiunge presto la notorietร pubblicando poesie e racconti di successo. Nel suo primo soggiorno romano comincia a forgiarsi il suo stile raffinato e comunicativo, la sua visione del mondo ed il nucleo centrale della sua poetica. Ne avverte, come scrisse in una delle sue opere maggiore, Il piacere, “l’immobilitร intellettuale. Roma, d’innanzi, si profondava in un silenzio quasi di morte, immobile, vacua, simile a una cittร addormentata da un potere fatale“.
D’annunzio avverte la crisi della cultura umanistica precedente e sposa la nuova realtร tecnologica rifugiandosi nel culto del bello a sfregio di una societร sempre piรน decadente. Il poeta di fatto propose unโideologia fondata sulla trasgressione delle regole, senza freni morali, centrata sullโIo del superuomo. Disprezza la realtร borghese del nuovo stato unitario che vede troppo statico, il trionfo ipocrita dei princรฌpi democratici ed egualitari. Vede lโaffermazione di uno spirito borghese e speculativo, basato solo sul guadagno materiale, che contamina la bellezza pura ed il gusto eroico dellโazione.
Al rifiuto di valori come etica, pietร ed altruismo contrappone lo spirito indomito della lotta e lโaffermazione dell’Io al di sopra degli altri. Coerente con il suo pensiero nasce il Dโannunzio nazionalista e, quindi, anche interventista (a favore della I guerra mondiale). Il poeta manifesta il suo stile di vita, che diviene di tendenza, influenzando larghe parti della neo societร italiana. Dopo aver fortemente sostenuto lโentrata in guerra contro lโimpero austro-ungarico, Gabriele D’annunzio, nonostante la non piรน giovane etร (aveva giร 52 anni), si arruola come volontario di guerra nei Lancieri di Novara, dove viene per lo piรน impiegato con compiti di ufficiale di collegamento e di osservatore. Nel 1916, a causa di un incidente aereo, perde lโocchio destro e viene costretto a trascorre tre mesi nella immobilitร e al buio. Ma uno spirito libero non poteva restare in gabbia e, desideroso di gesti eroici, D’annunzio riesce a partecipare ad una azione navale che divenne poi celebre come la Beffa di Buccari.
La beffa di Buccari, risposta italiana contro la disfatta di Caporetto
Il 9 gennaio 1918 l’ammiraglio della Regia Marina Luigi Cito emana le direttive per l’esecuzione di un’operazione offensiva contro la baia di Buccari, in Dalmazia, dove si trovavano alcune unitร della flotta austroungarica.

Gabriele D’annunzio tra Ciano (a destra) e Rizzo (sinistra)
Per l’azione vennero assegnati tre mezzi navali leggeri, i MOTOSCAFI ARMATI SILURANTI (MAS) con distintivo ottico 94, 95 e 96. Sul MAS 96, comandato dal capitano di corvetta Luigi Rizzo, si trova anche il Capitano di fregata Costanzo Ciano, comandante della audace missione, e Gabriele D’Annunzio. Gli ordini della Regia Marina prevedono la costituzione di tre gruppi di unitร navali, composte da cacciatorpediniere ed mezzi esploratori, a traino e sostegno dei tre MAS che dovranno poi condurre l’azione finale. Inoltre, il regio sommergibile F5 viene posizionato in agguato in un’area di 15 miglia a ponente di Pola mentre il regio sommergibile F3 viene dislocato a quindici miglia a sud di Capo Promontore. Dopo quattordici ore di navigazione, il 10 febbraio, i tre MAS iniziarono il loro pericoloso trasferimento dalla zona compresa tra l’isola di Cherso e la costa istriana sino alla baia di Buccari. Giunti in vicinanza della rada, i MAS lasciarono i rimorchi ed iniziarono l’attraversamento occulto del canale di Faresina.
Ad un miglio dalla costa, i MAS spensero i motori a scoppio per azionare quelli elettrici. Con il favore della notte, alle 0:35 giunsero all’imboccatura della baia di Buccari e individuarono gli obiettivi, tre piroscafi da carico e una nave passeggeri. Alle 01:20 i MAS lanciarono i loro siluri. Solo allo scoppio del primo siluro gli Austriaci diedero l’allarme ed i MAS presero subito la via del rientro rientrando ad Ancona. Lโazione fu tanto audace che gli Austriaci, non credendo possibile che unitร italiane fossero entrate fino alla rada, non reagirono con le armi. L’appellativo di “beffa di Buccari” derivรฒ dal fatto che tre bottiglie con il tricolore furono lasciate su galleggianti nella parte piรน interna della baia, contenenti all’interno un messaggio scritto di suo pugno proprio da D’Annunzio.

il messaggio della beffa di Buccari
Lโimpresa ebbe una grande risonanza in Italia e di certo D’Annunzio ebbe un ruolo importantissimo nella reclamizzazione dell’impresa grazie a quel messaggio che contribuรฌ a risollevare il morale dell’esercito sul Piave dopo la disfatta di Caporetto. Il messaggio annunciava che: ยซIn onta alla cautissima Flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo piรน comodo rifugio i marinai d’Italia, che si ridono d’ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre a osare l’inosabile. E un buon compagno, ben noto – il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro – รจ venuto con loro a beffarsi della tagliaยป
L’entusiasmo dellโazione, che aveva dimostrato di che stoffa erano gli Italiani, raggiunse il suo apice pochi mesi dopo con il famoso โVolo su Viennaโ con il lancio sulla capitale austriaca di manifestini tricolori. Azioni propagandistiche che sollevarono il morale del popolo italiano in una fase delicatissima della guerra. Dโannunzio per queste sue azioni venne insignito al valor militare ma la sua sete di azione non si placรฒ e lo portรฒ a guidare un gruppo paramilitare di โlegionariโ, nella marcia su Fiume, che venne occupata nel 1919. Ma non durรฒ molto. Con il trattato di Rapallo del novembre del 1920, Fiume divenne cittร libera e Zara passรฒ allโItalia. Ma non solo. Il governo italiano di Giovanni Giolitti, il 26 dicembre 1920, fece sgomberare i legionari con la forza. Deluso dallโepilogo dellโesperienza di Fiume, nel febbraio del 1921 DโAnnunzio si ritirรฒ nella villa di Cargnacco che fu poi ribattezzata con il nome del Vittoriale degli italiani.
La Nave Puglia
Nel complesso del Vittoriale degli italiani domina la prua della Regia Nave Puglia. Ed รจ proprio di lei che vogliamo parlare oggi; non solo della sua storia navale ma cosa ha voluto e vuole rappresentare nel contesto del Vittoriale. Il Regio ariete torpediniere Puglia fu uno dei tanti progetti creati dal Generale del Genio Navale della Regia Marina Edoardo Masdea, come gli incrociatori corazzati della classe Vettor Pisani e della classe Giuseppe Garibaldi nonchรฉ la prima corazzata monocalibro (o dreadnought) della Regia Marina, la Dante Alighieri.
La Regia Nave Puglia apparteneva alla classe Regioni ed era stata progettata per il servizio coloniale oltremare, con uno scafo rivestito in legno, ricoperto di lastre di zinco per sopportare le lunghe campagne nei mari tropicali. Dopo lโallestimento nel 1901 fu inviata in Australia, con il compito di negoziare l’emigrazione italiana in quell’area. La regia nave Puglia, partita da Genova il 3 giugno, giunse il 14 luglio nel porto di Fremantle poco distante da Perth; dopo aver visitato i maggiori porti, in ottobre lasciรฒ Brisbane, e navigando nelle acque della Nuova Guinea e delle Isole Filippine, giunse in Cina per unirsi alla Forza Navale italiana oceanica dellโEstremo Oriente. Prese poi parte alla guerra italo turca operando principalmente nel Mar Rosso.

il Comandante Tommaso Gulli
Nel 1914 venne sostituito l’armamento e l’unitร navale fu riclassificata come incrociatore protetto di 3ยช classe. Nel corso della prima guerra mondiale svolse il suo servizio principalmente nell’Adriatico, fino al quando, al termine del conflitto, fu coinvolta negli incidenti di Spalato, che causarono la morte del comandante Tommaso Gulli. Nel 1921 venne nuovamente sostituito l’armamento e la nave venne riclassificata come posamine. Nel 1923, dopo essere stata posta in disarmo e radiata a La Spezia, venne donata dalla Regia Marina a Gabriele d’Annunzio in ricordo delle sue azioni belliche. I lavori per portarla al Vittoriale si rilevarono particolarmente impegnativi; della nave fu sezionata la prua e gran parte delle sovrastrutture (castello, ponte, artiglierie) che vennero poi assemblate sul colle del Vittoriale. Per il trasferimento da La Spezia furono necessari venti vagoni ferroviari e numerosi camion militari. A coordinare lโinvio dei materiali e dirigere i lavori di ricostruzione venne designato lโingegner Silla Giuseppe Fortunato, allora tenente del Genio Navale. La prua, simbolicamente rivolta verso lโAdriatico e la Dalmazia, fu adornata da una polena raffigurante una Vittoria scolpita da Renato Brozzi. Nel castello della nave, dal 2002, รจ stato allestito il Museo di Bordo che raccoglie alcuni preziosi modelli dโepoca di navi da guerra della collezione di Amedeo di Savoia, duca dโAosta. Ai lati della nave scorrono due fiumi verso un laghetto in cui confluiscono due vie dโacqua, il rivo dellโAcqua Pazza e il rivo dellโAcqua Savia, ideato in ricordo di Gasparo Salรฒ, lโinventore del violino.
Il progetto della sontuosa villa fu realizzato dall’architetto Giancarlo Maroni, a memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle sue imprese. Per chi non lo avesse mai visto รจ unโoccasione per scoprire questo angolo di paradiso dove domina il suggestivo cimelio della regia Nave Puglia. Nel simbolismo dannunziano ogni elemento del complesso del Vittoriale degli Italiani richiama la filosofia di vita “del sommo poeta” ovvero di quella โreligione del rischioโ che lo attanagliava, il tentativo dellโUomo di superare i vincoli impostigli dalla natura, il coraggio del Memento Audere Semper della beffa di Buccari, un evento poco conosciuto che rappresenta un pezzo della nostra storia forse scomodo per alcuni, che ricorda i sacrifici compiuti per salvare lโitalianitร della Dalmazia contro lโarroganza austriaca.
La Regia Nave Puglia domina ora il colle mastio, protesa verso il mare adriatico, ricordando il martirio in mare di tanti uomini che diedero la vita per lโItalia in quella guerra sanguinosa.
Una vittoria della quale quest’anno ricordiamo il centenario, di un anniversario patriottico che di fatto concluse il Risorgimento con lโunione di Trento e Trieste alla Madre Patria.
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contrammiraglio in congedo della Marina Militare Italiana (riserva). Ha frequentato l’Accademia di Livorno dal 1977 al 1981. Nei suoi 40 anni di servizio ha servito 15 anni a bordo delle unitร di superficie, in numerosi Comandi nazionali e all’estero e in zone di guerra. E’ laureato in scienze marittime delle difesa presso lโUniversitร di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude allโUniversitร di Trieste. E’ un analista indipendente di sicurezza marittima per diversi Think Tank geopolitici e collabora con riviste on line del settore italiane ed internazionali. Istruttore subacqueo, con immersioni effettuate in quasi tutti gli oceani, si รจ brevettato Scientific Diver nel 1993 presso lโInternational School Scientific Diving di cui, l’anno successivo, รจ diventato docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare. Nel 2015 ha ideato OCEAN4FUTURE con lo scopo di divulgare la cultura del mare. Nel 2019 ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee.
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