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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga piรน di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di lร  delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

L’impegno della Marina Militare Italiana per l’ambiente marino

Reading Time: 5 minutes

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livello elementare
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ARGOMENTO: AMBIENTE
PERIODO: XX-XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Marina Militare italiana, ambiente marino, ecologia
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La Marina Militare Italiana da sempre dedica parte delle sue risorse alla protezione  dell’ambiente marino. Voglio ricordare le campagne di propaganda e oceanografiche condotte dall’Amerigo Vespucci e dall’Istituto Idrografico di Genova e le innovazioni tecniche per rendere le sue navi eco compatibili. Non tutti sanno che la Marina Militare italiana fu la prima marina militare al mondo ad applicare la convenzione “International Convention for the Prevention of Pollution from Ships” o MARPOL per ridurre per quanto possibile (era il 1995) l’inquinamento in mare delle navi adeguando i sistemi di smaltimento delle sentine e scarico a mare.  Inoltre vanno ricordati gli studi per la riduzione degli impatti acustici dei sonar acustici sui cetacei elaborati alla fine degli anni ’90 dell’ammiraglio Nascetti che portarono a linee guida per mitigare gli effetti.

Non ultima la campagna per valutare lo stato di salute delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste italiane, coordinando universitร  e sigle subacquee, e pubblicando un libro La Posidonia oceanica, di Cinelli, Fresi โ€ , Lorenzi e Mucedola, in versione bilingue, che fu presentato dalla Marina Militare al Parlamento europeo in occasione dell’anno per la conservazione della natura del 1995. Il libro prodotto in oltre 11000 copie รจ stato per molto tempo un riferimento per gli studiosi di questo ecosistema marina fondamentale per la sopravvivenza dle Mediterraneo.

Nel tempo la Marina Militare ha continuato a fornire un rilevante contributo nel monitoraggio dei parametri ambientali marini utili a accertare lo stato di salute dei mari nazionali e internazionali. La sua opera si esplica soprattutto nell’alto mare dove risulta evidente la difficoltร  ad operare per altri Enti, Istituti Scientifici ed Organizzazioni coinvolti nella salvaguardia dellโ€™ambiente marino.

Oltre alle Unitร  Navali specialistiche della Squadra Navale – ben 6 Unitร  Navali a livello Pattugliatori specializzati per le operazioni di antinquinamento (Unitร  della classe Costellazioni 1^ e 2^ Serie del Comando delle Forze da Pattugliamento di base ad Augusta โ€“ COMFORPAT) โ€“ tutte le unitร  navali delle Marina Militare Italiana hanno tra i propri compiti secondari quello della salvaguardia dellโ€™ambiente marino. Esso si esplica sia nei controlli ed accertamenti degli sversamenti di idrocarburi in mare (D.L. 6 nov 2007 n.202, art. 12) sia nel monitoraggio relativo alla presenza dei cetacei nonchรฉ la segnalazione di addensamenti da macro plastiche. Inoltre partecipa a esercitazioni congiunte con numerose marine (ad esempio l’esercitazione RAMOGEPOL, che viene svolta con mezzi aerei e navali francesi, monegaschi e italiani, nella simulazione di uno sversamento in mare di agenti inquinanti) per ottimizzare l’impiego dei pochi mezzi disponibili in aree marine di grande importanza economica ed ecologica. Non ultimo il  tangibile contributo dalla Marina Militare, per il monitoraggio ambientale marino, e la sua partecipazione attiva al programma europeo Marine Strategy, come testimonianza della specifica attenzione che viene dedicata agli aspetti ambientali da parte della nostra Forza Armata.

Cos’รจ’ la MARINE STRATEGY?
La Comunitร  Europea, con la direttiva 2008/56/CE, ha dato mandato ai Paesi membri di realizzare delle strategie nazionali volte a salvaguardare lโ€™ambiente marino che coinvolgano tutte le principali istituzioni attive sul mare. Lโ€™Italia ha recepito questa direttiva con il D.Lgs. 13 ottobre 2010, nยฐ 190 che ha conferito al Ministero dellโ€™Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) il compito di coordinatore della strategia attraverso un organo denominato Comitato Tecnico per la Strategia Ambientale Marina (c.d. Marine Strategy). A tale Comitato nazionale partecipano rappresentanti dei principali Dicasteri italiani, attivi nel campo della tutela ambientale marina tra cui un rappresentante della Marina Militare in veste di delegato permanente del Ministero della Difesa.

In particolare, sul piano tecnico โ€“ operativo la Marine Strategy nazionale si realizza attraverso una serie di fasi:

  • la valutazione dello stato attuale delle acque marine nazionali (fase giร  completata);
  • la determinazione dellโ€™obiettivo da raggiungere: il โ€œbuono stato ambientale marinoโ€ o Good Environmental Status โ€“ GES  (giร  effettuata);
  • la definizione dei โ€œtraguardi ambientali mariniโ€ (TARGET) attraverso i quali sarร  possibile raggiungere il GES (giร  effettuata);
  • lโ€™elaborazione dei programmi di monitoraggio dei parametri che attestano la salute dellโ€™ambiente marino (in corso);
  • lโ€™elaborazione delle azioni da compiere per raggiungere il GES e mantenerlo, una volta raggiunto. (da definire).

La valutazione iniziale dello stato delle acque marine e lโ€™individuazione dei parametri che danno luogo ad un GES ovvero lโ€™indicatore generale atto a definire il โ€œbuono stato ambientaleโ€ dei mari nazionali, sono state effettuate sulla base di 11 parametri specifici, individuati dalla stessa Commissione Europea e denominati โ€œDESCRITTORIโ€. Il controllo sistematico di tali DESCRITTORI costituirร , pertanto, il Piano Nazionale di Monitoraggio Ambientale  e permetterร  di individuare dei traguardi ambientali il cui raggiungimento porterร  all’ottenimento del GES. Lโ€™Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), su incarico del Ministero dellโ€™Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, al riguardo ha redatto un documento denominato โ€œArchitettura per il Piano Nazionale di Monitoraggioโ€ che individua i suddetti DESCRITTORI e definisce le modalitร  operative del monitoraggio.

Il contributo della marina Militare Italiana alla Marine Strategy 
La Marina Militare italiana ha collaborato alla redazione del GES, dei traguardi ambientali marini e dei Piani di Monitoraggio in diversi campi della tutela ambientale marina. Tra questi lโ€™habitat del fondale marino e delle biodiversitร , le Condizioni idrografiche e ambientali marine e il rumore sottomarinoNell’ambito del monitoraggio ambientale marino il contributo della Marina Militare avviene sia in termini di supporto logistico (con navi e mezzi minori operanti in acque costiere e offshore) sia tramite competenze specifiche degli Enti Tecnici specialistici quali lโ€™Istituto Idrografico della Marina di Genova ed il Centro Supporto Sperimentazione Navale (CSSN) di La Spezia. Tutto ciรฒ in una piena logica ed attinenza con la connotazione duale della Forza Armata e con l’attivitร  che la M.M. svolge in termini di Difesa e Sicurezza Marittima nel Mediterraneo.

In particolare la Marina Militare puรฒ contribuire nella fase di monitoraggio con:

  • lโ€™impiego di unitร  navali per il monitoraggio dei Descrittori, in sinergia con le attivitร  istituzionali;
     
  • lโ€™impiego dei dati acquisiti nel corso dello svolgimento delle Campagne Idro-oceanografiche e dei dati provenienti dalle collaborazioni con Enti di ricerca; 
  • la fornitura dei dati idro-oceanografici in possesso dellโ€™I.I.M.;
     
  • il monitoraggio di โ€œhabitat biogenici – coralli bianchi profondiโ€;

  • lโ€™impiego delle Unitร  Idrografiche e delle unitร  Cacciamine per il controllo di specifici parametri con impiego di ecoscandagli multibeam, side scan sonar, benne, e veicoli subacquei guidati o  autonomi (ROV e AUV); 
  • lo svolgimento di apposite spedizioni idrografiche per indagini specifiche. 

Per maggiori informazioni e dettagli link  

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Alcune delle foto presenti in questo blog sono prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o chiedere di rimuoverle, puรฒ scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

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Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

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