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ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: Vespucci, diario di bordo
Venerdì 13 ottobre 2023
Navigazione in Atlantico verso Rio de Janeiro. Nave Vespucci sembra svuotata a seguito dello sbarco degli allievi dell’Accademia che sono rientrati in Italia. Ora solo l’equipaggio manovra la grande signora del mare per queste ultime tratte prima di raggiungere Buenos Aires, Argentina, dove la nave si fermerà per una lunga sosta lavori che terminerà il 1 aprile del prossimo anno quando il Vespucci affronterà la rotta sud – ovest per raggiungere l’Oceano Pacifico. Naturalmente Capitan Bitta continuerà a raccontarci tante curiosità come quella di oggi che ci riporta al XVI secolo.
Cosa accadde il 13 ottobre 1582?
Assolutamente niente! Questo giorno non è mai esistito nel Calendario Gregoriano che era allora, ed è tuttora, in uso. I dieci giorni compresi tra il 5 e il 14 ottobre previsti dal precedente Calendario Giuliano, vennero infatti cancellati. Da giovedì 4 ottobre di quell’anno si passò direttamente al venerdì 15 ottobre. Si rese necessario perché, dai tempi di Giulio Cesare, la data dell’equinozio di primavera si stava allontanando lentamente rispetto alla misura reale dell’anno tropico.
Se non ci fosse stata quella riforma, oggi sarebbe venerdì 30 settembre 2023: 13 giorni in meno!
Sorge spontanea la domanda: perché 13 giorni e non 10, quanti furono quelli “saltati” a quel tempo? La risposta sta nel fatto che in questi ultimi 441 anni (dal 1582 ad oggi), il divario tra i due calendari è ulteriormente cresciuto proprio per il difetto del precedente per il quale, pur prevedendo i giorni bisestili, la durata dell’anno era calcolata in 365 giorni e 6 ore (365,25), e non del più preciso valore di 365,2425 dell’anno ‘gregoriano’, quindi più corto di 10 minuti e 48 secondi (0,0075 giorni). Questo ‘recupero’ avviene, omettendo i bisestili, ogni 100 anni (cosa che non prevedeva il calendario giuliano). Il nostro calendario gregoriano quindi ‘guadagna’ su quello giuliano un giorno ogni anno centenario NON bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 nel 1800, di 12 nel 1900, di 13 nel 2000. Rimarrà di 13 giorni nel 2100 (perché il 2000 è stato un ‘quadricentenario’ bisestile), e sarà di 14 giorni nel 2200 e così via …
Sabato 14 ottobre 2023
Oggi, da bordo del Vespucci, sarà possibile assistere ad un’eclissi anulare di Sole. La particolarità di questa eclissi è che la Luna, pur allineandosi con il disco solare, non coprirà completamente la superficie del Sole, lasciando visibile sul bordo un “anello di fuoco” intorno all’ombra scura del nostro satellite (punto B in figura). Gli altri tipi di eclissi che si possono verificare sono:
‘totali’, quando la Luna copre completamente il disco solare (punto A)
‘parziali’ (punto C) se la Luna copre solo una porzione del disco solare.
Tornando ad oggi, l'”anello di fuoco” sarà visibile solamente in una ristretta fascia che attraverserà gli USA dall’Oregon al Texas, per poi passare sopra il Messico, Panama, la Colombia e il Brasile (disegno). purtroppo in Europa e in Asia non sarà visibile.
Domenica 15 ottobre 2023
Nave Vespucci in navigazione regolare verso Rio. Oggi è una giornata particolare per la nave più bella del mondo che ricorda la consegna della bandiera di combattimento avvenuta il 15 ottobre 1931 nelle mani del suo primo comandante, il Capitano di Vascello Augusto Radicati di Marmorito. In particolare, la nave, che il precedente 4 luglio era partita per la sua prima campagna addestrativa in Nord Europa, ricevette la bandiera al suo rientro a Genova, il 15 ottobre, da parte dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).
Nella foto di quel giorno (da mondovespucci) il comandante, dopo aver estratto la bandiera dal cofano, la fa alzare sul picco.
COSA È LA BANDIERA DI COMBATTIMENTO?
È una bandiera realizzata in seta o in altro materiale pregiato, di fattura particolarmente curata ed è in dotazione (donata) a tutte le navi militari. Non è issata normalmente, ma viene custodita gelosamente dal comandante della nave dentro un cofano o una teca di solito ubicata nel suo alloggio. Accompagna la nave per tutta la sua vita operativa, sia in tempo di pace sia di conflitto. È il simbolo dell’onore, delle sue tradizioni, della sua storia e del ricordo dei caduti. Quando la nave viene radiata la sua bandiera di combattimento viene conservata nel Sacrario delle Bandiere all’interno del Vittoriano a Roma.
Lunedì 16 ottobre 2023
Navigazione in Oceano Atlantico di Nave Vespucci verso Rio de Janeiro. Oggi voglio ricordare il 16 ottobre 1940 quando avvenne il salvataggio da parte del Comandante Todaro dei naufraghi del Kabalo, un’evento destinato ad entrare nella storia.
Lo racconto in breve. Il Sommergibile della Regia Marina Alfredo Cappellini, al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro incrocia, nella notte, il piroscafo Kabalo, un mercantile armato e requisito dalla Marina britannica diretto a Freetown in Africa occidentale. Il Kabalo apre il fuoco per primo, ma la reazione del sommergibile italiano è breve ma decisiva e il mercantile viene immobilizzato. Gli uomini del Cappellini, avvicinatisi per finire il bastimento, avvistano prima cinque uomini in acqua, che vengono prontamente recuperati e, successivamente, una lancia con altre ventuno persone a bordo, tra cui il comandante del mercantile.
La vera storia la conoscete ma la potete leggere in questo articolo. La cosa da ricordare è che regola di guerra vorrebbe che il sommergibile si allontanasse il più velocemente possibile per non essere intercettato dal nemico ma Salvatore Todaro ordinò di recuperare quegli uomini in balia del mare. Sono in mezzo all’Atlantico, a 700 miglia a ovest di Madera e a 1000 miglia di distanza dalla costa africana. Vista l’estrema difficoltà di una navigazione in pieno autunno con quell’esile imbarcazione, Todaro decide e comunica agli increduli interlocutori di volerli rimorchiare verso la costa più vicina. Successivamente, per poter procedere più velocemente, Todaro prende a bordo tutti e ventisei naufraghi stipandoli nella torre del sommergibile, e prosegue in direzione delle Azzorre, dove arriva all’alba del 19 ottobre.
Al rientro alla base il comandante Todaro fu ripreso dal Comando sommergibili tedesco per la propria condotta, ritenuta scorretta per le condizioni di guerra di un sommergibile e gli fu fatto notare che i comandanti di altri Paesi belligeranti non si sarebbero comportati così. Todaro rispose prontamente con una frase lapidaria, rimasta celebre da allora, nella storia della nostra Marina: “Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà sulle spalle”.
Martedì 17 ottobre 2023
Continua la navigazione in Atlantico al largo delle coste brasiliane
L’aglio a bordo
Per alleggerire con un pò di ironia i nostri racconti di mare parliamo di aglio. È noto che in antichità i marinai fossero molto superstiziosi in merito ad oggetti o situazioni che credevano portassero cattiva fortuna. Le prue delle navi riportavano vistosi occhi contro il malocchio e, nella prima fase della sua costruzione veniva inserita una moneta nell’incastellatura dell’albero o nello scafo; oppure i marinai ricorrevano ad amuleti per allontanare la cattiva sorte o il malocchio. In particolare, indossare qualcosa di verde, fischiare, cambiare il nome alla nave o … come nella marina francese nominare la parola lapin (coniglio) … insomma scaramanzie di origine sconosciuta ma spesso arcaica, quando la professione del marinaio era tra le più pericolose. Una curiosità è che a bordo di molte navi qualche volta viene fatto largo uso di …aglio per motivi non culinari!?
Prima ancora che per la cucina questo saporito tubero era considerato un ottimo antidoto contro streghe, diavoli, serpenti e come generico portafortuna. Si consigliava infatti di tenerlo addosso la notte che precede il 24 giugno (San Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’estate. Una particolare usanza era quella di riporlo dentro la campana di bordo. Qualche volta qualcuno inserisce una testa d’aglio (il tubero della pianta) all’interno della campana che, tra le tante cose, viene suonata in occasioni di eventi tristi, forse per impedirne l’uso. In realtà l’unico vero vantaggio sono le doti antiipertensive e antielmintiche (gli elminti sono una classe di vermi che possono parassitare l’intestino) dell’aglio che aiutavano i marinai a mantenersi sani nelle lunghe navigazioni in cui, a volte, anche un topo, era una variante apprezzata al menu quotidiano. Qualche volta qualcuno lo fa ancora … si spera più per gioco che per convinzione … ma non si sa mai … i vampiri, specialmente in prossimità di Halloween, potrebbero suonare alla nostra porta.
Mercoledì 18 ottobre 2023
Navigazione regolare verso Rio de Janeiro. Continuiamo a parlare di sistemi di navigazione. Il III millennio sta confermando i timori sollevati nel secolo scorso: da un lato nuovi sistemi di radionavigazioni con precisioni oltre le effettive necessità dei comuni naviganti, dall’altro l’ipotesi non lontana che questi sistemi possano essere spenti dai fornitori senza preavviso con l’interruzione dei servizi di navigazione elettronica impiegati in tutti i domini terrestre, navali e aerei. Questo comporterebbe un ritorno ai sistemi di navigazione tradizionali sia per le navi che per gli aerei. Da cui l’importanza di coltivare i sistemi tradizionali ottici e celesti come i sestante. Questo è il motivo per cui tutti gli allievi dell’Accademia sono educati al loro impiego.
Se l’uso nautico del sestante è più noto va ricordato che la navigazione astronomica o celeste fu utilizzata fino agli anni ’20 anche dai piloti degli aerei, impegnati nelle prime navigazioni a lungo raggio. I primi velivoli, che effettuavano lunghe tratte, erano dotati di un astrodome, una “cupola” che sporgeva dalla fusoliera, in cui un navigatore poteva usare un ottante per prendere le altezze delle stelleTorneremo a guardar le stelle? Elementi di navigazione astronomica • (ocean4future.org)
Giovedì 19 ottobre 2023
Il Vespucci sta navigando in Atlantico verso Rio de Janeiro spinto dalla Corrente del Brasile, una corrente dell’Oceano Atlantico meridionale, formata da una diramazione della corrente Sud-Equatoriale, che lambisce le coste del Brasile da capo San Rocco fino a circa 40° di latitudine Sud. Lì piega verso Est, attraversa l’Oceano come Corrente Atlantica meridionale e si dirige verso le coste africane.
È una corrente calda e molto salata in cui la temperatura varia fra 19° e 27°C, la salinità è di 35-37 parti per mille e fa sentire i suoi effetti fino a 100-200 metri di profondità. Inoltre, la sua velocità può arrivare a 1 m/sec (~ 2 nodi!).
buon vento e restate con noi.
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A”) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena”, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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