Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Si scende in acqua, siamo pronti al varo? parte IV

tempo di lettura: 3 minuti

.

livello elementare

.

ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: XXI SECOLO 
AREA: DIDATTICA
parole chiave: nautica, varo, controlli

 

Gli scafi delle nostre barche si affidano invece all’acqua come “terra”. E’ quindi necessario avere la messa a terra in un impianto a 12 Volt a bordo di un’imbarcazione?

Le tensioni in gioco qui sono abbastanza basse e non mortali, non come negli impianti domestici a 220 dove invece è indispensabile.  Il sistema (o parte di esso) è già messo “a terra” dal polo negativo delle batterie attaccato al motore che, tramite invertitore, asse ed elica, scarica a mare. Decisamente migliore e più appropriato, sarebbe  collegarlo ad una piastra metallica in bronzo (piastra di massa) fissata all’esterno dello scafo, a contatto con l’acqua marina e la propria “terra”. Indispensabile accorgimento per ottenere una adeguata installazione di GPS, Satellitari, radio-telefoni SSB e per abbattere le radio interferenze.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 20230506_133444-768x1024.jpg

photo credit @andrea mucedola

La messa a terra in barca serve dunque a fare in modo che tra diverse apparecchiature e parti metalliche non si formino coppie galvaniche che darebbero il via anche a corrosioni e funzionare anche come protezione anti fulmine. Nelle barche a vela, il fulmine colpisce quasi sempre l’albero utilizzando gli stralli e il sartiame come via di scarico. Se l’albero è in alluminio, è buona norma un collegamento conduttivo fra base dell’albero e chiglia (o piastra di massa se la chiglia è isolata), con una treccia o un cavo di rame. In genere all’ interno dello scafo il cavo di messa a terra è dunque imbullonato ad una piastra , oppure spesso ad un prigioniero della chiglia, il che significa che tutta la pinna di deriva, se metallica, fa da messa a terra. Resta il fatto che alcuni preferiscono anche mettere a terra (equipotenziali) tutte le masse metalliche potenzialmente a contatto con l’acqua (bonding) collegate a loro volta ad un anodo.

Quindi controllare, nel caso ci fosse, la piastra porosa di massa in bronzo esterna a scafo e vedere se presenta anomalie e danni, verificando che sia collegata a tutto ciò che è stato pensato dal costruttore adatto a convergere in quel preciso punto.

CONCLUSIONI
Infine ricordarsi, appena varata la barca, di spurgare l’aria della cuffia in gomma del sistema asse prima di accendere il motore per garantirne la lubrificazione. Con le dita prendere il labbro della cuffia, premere per ovalizzarla e scostarla leggermente dall’asse per fare uscire l’aria ed entrare un pò di acqua di mare. Una pernacchia avverte del risultato ottenuto. Ricordarsi del detto (di oltreoceano) “no cash no splash“, quindi non irritiamoci se il cantiere non vara senza saldo!

Ultimo consiglio, sempre valido a prescindere dal varo, alaggio, ormeggio, ma soprattutto in navigazione, è quello di non dimenticare mai la sicurezza e l’atteggiamento da tenere o nel caso da migliorare.

La zattera non è un contenitore scomodo o un disturbo volumetrico da stivare sotto passerelle e taniche o legare annodandolo selvaggiamente sulla tuga a gradino per chiudere la cerniera del lazy bag, ma indispensabile salvavita in caso reale (sempre più frequente) di emergenza. Decidere, modificando anche la distribuzione e gli assetti di stivaggio o di coperta, una posizione realmente efficace e veloce in caso di lancio. Cordini manuali di attivazione o attuatori di sganci idrostatici devono essere verificati insieme al sistema di vincolo del contenitore alla barca. Proviamo a sollevare 60 kg in posizione scomoda e pericolosa e ci renderemo conto di quanto possa essere vano il tutto! Consiglio almeno una volta, alla prossima revisione biennale, di portare personalmente la propria zattera al collaudo di rinnovo e chiedere di assistere o provare almeno a tirare il cordino per aprirla. Una memoria visiva e pratica, una simulazione, pur se domestica, per allenare la mente e gli occhi a un evento dal quale preferiamo nasconderci. Utile e ben speso è un corso di simulazione di sicurezza e sopravvivenza per capire e testare dal vivo cosa vuol dire essere impreparati, condizione affidata al fato o più spesso per distrarci e salvarci l’anima preferiamo concentrarci nella perfetta regolazione del mèolo (quel cavetto morbido che, nelle imbarcazioni a vela viene inserito per rinforzo nell’interno della guaina tutt’intorno alla vela) in regata.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è prima-varo-19.jpg

Ultimissimo, teniamo sempre a portata di mano o in tasca un coltello o il nostro prezioso leatherman per ogni uso ed evenienza (photo credit @Sacha Giannini) 

Sacha Giannini

 

photo in anteprima @andrea mucedola 

.

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE
(Visited 371 times, 1 visits today)
Share

Lascia un commento

Translate:

Come scegliere e usare gli articoli

Ogni articolo ha un’etichetta colorata che indica il livello di difficoltà di lettura. Con il VERDE (livello elementare) si identificano articoli di facile comprensione, l’ARANCIONE (livello medio) per letture che necessitano conoscenze pregresse nell’argomento specifico, e ROSSO (livello difficile) sono articoli specialistici dedicati a ricercatori e scienziati. Se non esplicitamente menzionato, gli articoli ed i materiali pubblicati su OCEAN4FUTURE possono essere riprodotti ad uso esclusivamente didattico a condizione che sia sempre citata l’origine e il nome dell’Autore che rimane sempre proprietario degli stessi (copyright) e a cui deve essere sempre espressamente richiesto l’utilizzo prima della sua riproduzione. Violazioni del copyright possono essere perseguite ai sensi della legge vigente

Chi c'é online

13 visitatori online

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
13 visitatori online
13 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 92 alle 04:32 am
Mese in corso: 92 alle 04-12--2024 04:32 am
Anno in corso: 711 alle 06-08--2024 02:13 pm
Share
Traduci l'articolo nella tua lingua