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Spiaggiamento di uno squalo capopiatto (Hexanchus griseus) nei pressi di Marina di Grosseto

tempo di lettura: 3 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: BIOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: SQUALI
parole chiave: ecologia
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Riportiamo un comunicato del Centro Studi Squali (CSS) in merito ad un ritrovamento di uno squalo capopiatto (Hexanchus griseus) nei pressi di Marina di Grosseto (Toscana, Italia).

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Lo squalo spiaggiato nel primo pomeriggio mercoledì 9 marzo a Marina di Grosseto (Toscana) non è, come riportato dalla stampa uno squalo volpe, bensì uno squalo capopiatto (Hexanchus griseus) di 294 cm di lunghezza, di sesso maschile, anch’esso comunque innocuo come il volpe.

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L’identificazione è stata effettuata dal Coordinatore del Centro Studi Squali di Massa Marittima Dr. Primo Micarelli che, su indicazione del Dr. Fabrizio Serena della A.R.P.A.T., si è recato sul posto e, in collaborazione con il Sottocapo II° CL N.P. Capraro Fabrizio della Delegazione di Spiaggia della Capitaneria di Marina di Grosseto, ha proceduto alla raccolta dei dati biometrici dell’animale, effettuando numerose fotografie e video.

Quando lo squalo si è arenato sulla spiaggia era già senza vita e non si conoscono le cause della sua morte. Si tratta di uno squalo
capopiatto, un pesce mediterraneo di profondità che vive a circa 500-1000 metri di profondità e raramente viene in superficie. L’esemplare spiaggiato, delle dimensioni di quasi 3 metri (294 centimetri), era prossimo alla maturità sessuale, stato che in genera si verifica in animali di oltre tre metri di lunghezza (Compagno 2005). Il corpo era in discrete condizioni, non presentava ferite o abrasioni particolari a parte un taglio sull’orbita superiore dell’occhio (evidentemente danneggiato forse per un impatto con un corpo rigido). Le branchie rosse indicavano che l’animale era morto da poco ma non è stato possibile procedere alla raccolta di materiale biologico.

Lo squalo capopiatto non è una specie protetta. Sulla base delle osservazioni sulla sua dentatura è stata confermata la specie. I ricercatori hanno provveduto a compilare il database MedLEM (Mediterranean Large Elasmobranch Monitoring) che sarà poi analizzato da Fabrizio Serena, responsabile nazionale del progetto internazionale al quale afferisce anche il C.S.S. Per chi volesse approfondire, sarà disponibile anche sul canale YouTube Centro Studi Squali un breve video con le immagini dello squalo capopiatto e sulle attività svolte nell’ambito del progetto.

Si ricorda a chiunque assistesse a spiaggiamenti di squali in Toscana, di contattare il Dr. Fabrizio Serena, ARPAT di Livorno,  o il Dr. Primo Micarelli del C.S.S. al 3896732796 per raccogliere nuove preziose informazioni su questi splendidi animali.

Il C.S.S. ringrazia la Guardia Costiera italiana per la disponibilità e supporto, con la quale ha sviluppato un ottimo rapporto di collaborazione sia a Marina di Grosseto che a Follonica e Piombino.

Nel video a seguire, un avvistamento notturno di questo splendido animale nello stretto di Messina da parte di sub dell’Oloturia Sub Diving Center. 
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in anteprima squalo capopiatto da Gallipoli, pescato uno squalo enorme e raro – LifeGate

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