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livello elementare
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ARGOMENTO: ECOLOGIA
PERIODO: XX-XXI SECOLO
AREA: MAR LIGURE – MAR MEDITERRANEO
parole chiave: Cetacei
Esiste un triangolo di mare, nel mar Ligure, tra la costa italiana, corsa e provenzale che può vantare la più alta concentrazione di cetacei fra tutti i mari italiani e che rappresenta un’area faunisticamente più ricca dell’intero Mar Mediterraneo. In questa area capodogli, balenottere comuni, delfini di diverso tipo, grampi e globicefali costituiscono un ecosistema pelagico di grande ricchezza eccezionalmente produttivo e ricco di forme viventi.
Un ecosistema prezioso per gli equilibri di tutto il bacino mediterraneo che va conservato dall’influenza antropica che, in quell’area, è molto invasiva.
Breve storia di un lungo cammino di successo
Il primo progetto di monitoraggio a livello nazionale, denominato “Progetto Cetacei“, viene coordinato, tra il 1978 e 1985, dal Dr. Antonio Di Natale, con la partecipazione dell’Istituto di Zoologia dell’Università di Messina, dei Musei Civici di Storia Naturale di Milano e di Venezia, dello Stato Maggiore della Marina Militare ed il WWF Italia.

Antonio di Natale
In realtà la costituzione dell’area protetta si avviò nel 1990 con l’istituzione di un regime di protezione per i cetacei presenti nel bacino corso-liguro-provenzale che, tra le altre cose, prevedeva l’istituzione di una Riserva della Biosfera. L’Istituto Tethys propose il “Progetto Pelagos“, per la creazione di una Riserva nel bacino Corso-Liguro-Provenzale, che mostra la più alta concentrazione di cetacei tra tutti i mari italiani e probabilmente rappresenta l’area faunisticamente più ricca dell’intero Mediterraneo, principale sito di alimentazione per la balenottera comune.
Il progetto nel 1992, tra le diverse attività, effettuò un primo censimento che consentì una prima stima numerica delle stenelle (32.800 esemplari) e delle balenottere comuni (830 esemplari) presenti nel Mar Ligure nel periodo estivo.
tipi di cetacei da – public domain-free to share Quando si avvistano i cetacei – Rights Of The Sea
Nel frattempo venne prodotto il testo della Dichiarazione congiunta relativa all’istituzione di un Santuario mediterraneo per i mammiferi marini che, tra le altre cose prevedeva:
- intensificazione dell’attività contro l’inquinamento di qualsiasi origine che possa avere impatto sui mammiferi marini e sui loro habitat;
- soppressione progressiva degli scarichi tossici derivanti da fonti a terra;
- divieto di catture o turbative intenzionali dei mammiferi marini;
- regolamentazione o divieto di competizioni a motore;
- adeguamento alla normativa comunitaria in materia di pesca;
- regolamentazione delle attività turistiche di osservazione dei cetacei (whale – watching).
al fine di garantire ai mammiferi marini e ai loro habitat uno stato di conservazione favorevole.
Il giorno 22 marzo 1993 i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente di Francia e Italia e il Ministro di Stato del Principato di Monaco firmarono a Bruxelles una Dichiarazione relativa all’istituzione di un Santuario Internazionale dei Cetacei del Mar Ligure. Finalmente il 25 Marzo 1998 venne approvato, in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, un emendamento al disegno di legge governativo “Nuovi interventi in campo ambientale” con il quale si individuò la nuova riserva marina Alto Mar Tirreno/Mar Ligure con l’obiettivo della massima tutela dei cetacei. L’emendamento prevedeva, da parte del Ministero dell’Ambiente italiano, la promozione di opportune iniziative a livello comunitario ed internazionale per estendere l’area protetta marina alle acque territoriali dei Paesi esteri confinanti ed alle acque internazionali.L’ufficializzazione avvenne nell’ottobre del 1999, quando i ministri italiano, francese e monegasco firmarono a Roma la nascita ufficiale del Santuario internazionale dei cetacei del Mar Ligure, un’area protetta in gran parte si trova in acque internazionali, che ha l’obiettivo di tutelare i 100.000 chilometri quadrati tra Tolone (Francia), Capo Falcone (Sardegna occidentale) e Fosso Chiarone (Toscana).
Non da meno vanno riportate le attività didattiche e di ricerca come il Progetto Solmar, una delle più importanti ricerche sui mammiferi marini effettuata dall’allora Nato Undersea Research Centre di La Spezia in collaborazione con numerosi Istituti internazionali. Il progetto effettuò uno studio dettagliato dei cetacei e delle condizioni oceanografiche e biologiche dell’ecosistema pelagico nell’area del Santuario Pelagos utilizzando tutte le più avanzate tecnologie del tempo. Uno degli output più significativi fu il rapporto Human Diver and Marine Mammal Risk Mitigation Rules and Procedures inteso a stabilire comportamenti virtuosi in presenza di questi mammiferi. In sintesi, questa istituzione ha aperto una nuova frontiera per a protezione dell’ambiente marino, moltiplicando le iniziative di sea watching in questa particolarissima area del Mediterraneo. D’altronde solo conoscendo il mare e i suoi abitanti possiamo imparare a difenderlo.
foto in anteprima balenottera comune autore Marco Greco di Thetys
Whale Watch Liguria Escursioni nel Santuario dei Cetacei in Liguria | Whalewatching nel Mediterraneo
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