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livello elementare
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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Vespucci, Marina Militare
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10 settembre 2024
Navigazione regolare verso le Filippine. Ieri il comandante Giuseppe Lai. Sembra ieri che, nel porto di Cartagena de Indias, il 9 settembre 2023, si era svolta la cerimonia di cambio di comando sostituendo il Comandante cedente, capitano di vascello Luigi Romagnoli. con il capitano di vascello Giuseppe Lai, sardo originario di Ozieri. In quell’occasione il comandante Lai, cronologicamente 125° comandante dell’Amerigo Vespucci, sottolineò come questo fosse un viaggio quasi epico “… abbiamo varcato le colonne d’Ercole, ripercorso i viaggi di Cristoforo Colombo e di Amerigo Vespucci, attraversato l’Atlantico fino al Mar dei Caraibi. Le tappe fatte finora da Marsiglia, Le Canarie, Dakar, Capo Verde, Santo Domingo, Cartagena de Indias, Trinidad and Tobago, Brasile ed infine La Plata, ci hanno regalato forti emozioni; a marzo sfideremo i mari più estremi, per poi risalire il Pacifico, Giappone, Australia, India, Golfo Persico e Medio Oriente, e infine, riavvicinarci a casa, dove torneremo a febbraio 2025“.
In questo viaggio il Comandante Lai ha doppiato Capo Horn, risalito il Pacifico attraversando zone di turbolenza e di calma di vento con la nave più bella del mondo ed ora, dopo la storica sosta in Giappone, ha attraversato il mare delle Filippine portando la sua nave al largo di Luzon. Il Comandante Giuseppe Lai manterrà il Comando per un secondo anno di comando riportando il Vespucci al porto di partenza, Genova, il 6 giugno 2025. Buon vento e Bravo Zulu comandante.
11 settembre 2024
Nave Amerigo Vespucci sta costeggiando la costa orientale di Luzon, un gruppo di isole del nord delle Filippine che è anche una delle tre grandi regioni con le quali si usa suddividere l’arcipelago filippino. In pratica abbiamo al Nord il gruppo insulare di Luzon, quello di Visayas al centro e Mindanao, quello più meridionale.
Una curiosità: il nome Luzon o Luson deriverebbe da lusong, una parola tagalog (una delle lingue maggiori parlate nelle Filippine) che indica un particolare tipo di mortaio di legno utilizzato per sgusciare il riso. |
In attesa di arrivare alla baia di Manila un pò di informazioni sulle Filippine e sulla sua storia. Luzon era originariamente abitata da popolazioni Negritos prima che gli Austronesiani arrivassero da Taiwan. Alcuni di questi popoli austronesiani crearono degli insediamenti sulle montagne, mentre altri svilupparono città nelle pianure. Un insieme di diversi popoli con diverse religioni che avevano collegamenti commerciali con India, Borneo, Giava, Sumatra, Malesia, Indocina, Bengala, Corea, Okinawa, Giappone e Cina. Prima del 1000 d.C., i popoli Tagalog, Kapampangan e Pangasinan del sud e del centro di Luzon fondarono diverse importanti comunità politiche costiere, in particolare Maynila, Tondo e Namayan. Questi regni costieri filippini erano di fatto delle talassocrazie, basate sul commercio con le vicine entità politiche asiatiche e strutturate da contratti di locazione tra i governanti del villaggio e i proprietari terrieri o Rajah, dai quali riscuotevano tributi e imposte. Fino all’arrivo dei Portoghesi (Edmund Roberts, che visitò Luzon all’inizio del XIX secolo, scrisse che fu “scoperta” nel 1521), le isole subirono numerose invasioni dagli Stati vicini interessati agli aspetti economici. Con l’arrivo degli spagnoli, nel XVI secolo, i vari regni furono frammentati e fu fondato lo stato delle Las Islas Filipinas con la sua capitale Cebu, in seguito spostata a Manila dopo la sconfitta del Rajah locale nel 1570. Sotto la Spagna, Luzon divenne anche nota come Nueva Castilla e Luzon divenne il punto focale per il commercio tra le Americhe e l’Asia. In particolare i galeoni di Manila costruiti nella regione di Bicol portarono l’argento estratto dal Perù e dal Messico a Manila poi utilizzato per acquistare beni commerciali asiatici di lusso come la seta cinese, le gemme indiane e le spezie indonesiane, che venivano poi esportate di nuovo nelle Americhe.
dettaglio dell’illustrazione del 1846 di una “coppia di tagalog che pestano il riso” dal libro di Jean Mallat “Filippine: storia, geografia, costumi, agricoltura, industria e commercio delle colonie spagnole in Oceania”. Opera originale di pubblico dominio dopo la morte di Mallat nel 1800; la didascalia è qui rilasciata per uso pubblico senza diritti riservati.
Dopo molte traversie, tra cui la Rivoluzione filippina contro la Spagna che si diffuse in tutta Luzon e nelle Filippine, fu creata la Prima Repubblica filippina fondata a Malolos, Bulacan. Fu un periodo complicato in molte colonie spagnole, partendo da Cuba, nella quale, dal 1895, scoppiò una rivolta indipendentista che alla fin fine trovò un appoggio da parte degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, alla fine del XIX secolo, dovettero affrontare molti problemi interni, eredità della sanguinosa guerra civile che aveva indebolito in particolar modo gli Stati del Sud ma che si ripercuotevano economicamente anche su quelli dell’Unione. Al fine di affermarsi internazionalmente, gli Stati Uniti incominciarono a cercare una maggiore influenza politica nella regione, conquistando posizioni strategiche e, soprattutto, il dominio sul mare delle Antille e nell’Oceano Pacifico, obiettivi basati sulle teorie dell’ammiraglio Mahan. In particolare, la politica estera di Washington si basava sul controllo dello sbocco atlantico del Canale di Panama e delle rotte oceaniche, da attuarsi dislocando Squadre Navali in differenti bacini marittimi per contrastare l’avversario del tempo, la Spagna. Tornando alle Filippine, la situazione degenerò e, con l’occupazione americana di Manila la marina statunitense stabilì basi ad Olongapo, Angeles e Subic.
12 settembre 2024
Navigazione regolare verso Manila dove il Vespucci entrerà domani 13 settembre, in anticipo rispetto al programma. Gli allievi hanno terminato le vespucciadi (da prove “olimpiche” sul Vespucci”), un insieme di giochi di vario tipo che includono l’immancabile tiro alla fune, trazioni, plank ed altre prove … un modo per passare il poco tempo libero ma anche per aumentare lo spirito di corpo degli allievi del Corso Okeanos. Ma torniamo alla storia recente di questo grande Paese asiatico che conosceremo meglio nei prossimi giorni. Durante la guerra del Pacifico, le Filippine divennero di grande importanza strategica perché la loro cattura da parte del Giappone avrebbe rappresentato una minaccia significativa per il controllo dei mari da parte degli Stati Uniti. Di conseguenza, 135.000 soldati e 227 aerei statunitensi furono inizialmente dislocati nelle Filippine entro l’ottobre 1941. Uno sforzo inutile perché Luzon fu conquistata dalle forze imperiali giapponesi nel 1942 ed il generale Douglas MacArthur, che all’epoca era responsabile della difesa delle Filippine, ricevette l’ordine di recarsi in Australia mentre le restanti forze statunitensi si ritirarono nella penisola di Bataan. Nel 1944 venne lanciata una campagna per riconquistare le Filippine iniziando dall’isola di Leyte che fu catturata con grande spargimento di sangue nel dicembre 1944. Seguì poi l’attacco a Mindoro e, in seguito, a Luzon. Alla fine della seconda guerra mondiale, le Filippine erano sprofondate in una grande indigenza con un’economia da far ripartire e alla fin fine ottennero l’indipendenza dagli Stati Uniti. La grandezza del territorio e la grande povertà portò a forti migrazioni verso i centri più importanti e Luzon divenne l’area più sviluppata delle Filippine.
Il generale americano Douglas MacArthur cammina verso la riva durante lo sbarco a Leyte, Filippine, 20 ottobre 1944Douglas MacArthur lands Leyte1.jpg – Wikimedia Commons
13 settembre 2024
Il Vespucci è entrato nella grande baia di Manila. Come annunciato ieri la nave è in anticipo sulla tabella di marcia grazie ai forti venti che la hanno aiutata nel suo ultimo trasferimento dal Giappone. La nave ha passato Corregidor, la più grande delle isole che formavano le difese del porto della baia di Manila, insieme a El Fraile Island (Fort Drum), Caballo Island (Fort Hughes) e Carabao Island (Fort Frank), durante il periodo coloniale americano. L’isola era anche il sito di un piccolo aeroporto militare, come parte della difesa. Durante la seconda guerra mondiale, Corregidor svolse un ruolo importante durante l’invasione e la liberazione delle Filippine dall’esercito imperiale giapponese e vi furono scritte pagine di storia.
Pesantemente bombardata durante l’ultima parte della guerra, si possono scorgere le rovine di Fort Mills, che conserva un memoriale militare (Pacific War Memorial) per i tanti soldati statunitensi e filippini che persero la loro vita sul campo di battaglia. Corregidor è oggi un importante sito storico ed una delle attrazioni turistiche più frequentate delle Filippine.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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