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Nave Vespucci, dal diario di bordo di Capitan Bitta (11-16 agosto 2023)

tempo di lettura: 6 minuti

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livello elementare

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ARGOMENTO: MARINA MILITARE 
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Nave Vespucci

 

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itinerario 22 giorni di navigazione da Cabo Verde a Santo Domingo

Dal diario di bordo di Capitan Bitta

… omissis …

Venerdì 11 agosto 2023
6° giorno di navigazione in Oceano Atlantico

L’orario di bordo di Nave Vespucci, oramai di qualche ora ‘indietro’ rispetto all’Italia, scandisce le attività in navigazione. Tra queste anche la mensa dell’equipaggio.

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Cos’è la gamella?
La parola deriva dallo spagnolo gamella, che viene a sua volta dal latino camella. Si tratta di un vassoio di alluminio (una volta di latta) a comparti, nel quale, fino a tempi recenti, i marinai consumano il rancio, quello che per i soldati era la gavetta. Nel linguaggio di marina, la gamella indica anche l’insieme delle stoviglie e delle posaterie delle mense di bordo.

Sul Vespucci, come su tutte le Unità della Marina Militare, in navigazione, prima di servire il pasto all’equipaggio, veniva effettuata la “prova gamella”. Una porzione delle pietanze appena preparate per la mensa era portata in plancia all’interno della gamella, all’Ufficiale di Guardia per l’assaggio, approvazione (su delega del comandante) e per ricevere l’eventuale ordine per la distribuzione. Dallo stesso nome del recipiente metallico deriva la figura del “Capo Gamella” vale a dire il sottufficiale responsabile del buon funzionamento della cambusa e della cucina di bordo.

Sabato 12 agosto 2023
7° giorno di traversata in Atlantico

Il Vespucci continua la navigazione a vela manovrato dal suo equipaggio sotto la spinta degli Alisei. Gli allievi hanno imparato che a bordo ogni cima ha un nome ed una posizione ben precisa ed inequivocabile: è molto importante saperla individuare immediatamente una volta ricevuto l’ordine per le manovre.

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La “PAZIENZA
La pazienza è una specie di rastrelliera posta ai piedi di ciascun albero dove sono infilate le caviglie alle quali si dà volta alle varie manovre per fissarle nella posizione d’impiego. Per quello è detta anche cavigliera.

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A proposito, a bordo di una nave ci sono diversi tipi di cime: dalle sottili sagole alle corpose gomene. In pratica, a bordo ogni cima ha un nome ed una posizione ben precisa ed inequivocabile per cui è molto importante saperla individuare immediatamente una volta ricevuto l’ordine per le manovre. Tradizionalmente, l’unica cima chiamata corda è attaccata al batacchio della campana. 

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Un altra parola “terribile” da ricordare: lo “STRANGOLACANE“. È così chiamato il cavo per “imbrogliare” (chiudere) le vele quadre basse ed è usato come ausilio ai caricabolina per raccogliere e ‘sventare’ le vele (toglierle dall’azione del vento) il più rapidamente possibile.

Come tutte le manovre, gli STRANGOLACANE terminano ai piedi di ciascun albero, su entrambi i lati della PAZIENZA, dove sono facilmente individuabili!

Domenica 13 agosto 2023
8° giorno di navigazione in Atlantico per Nave Vespucci

Il “BUCO DEL GATTO” è il nome dato all’apertura nella coffa, la piattaforma situata sulla parte alta di ogni albero, usata dai marinai addetti alle vele e dalle vedette.

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Il termine coffa, dall’arabo quffa «cesta», e precedentemente dal greco κόϕινος (cofano), è derivato dalla cesta presente nei galeoni del XVII e XVIII secolo, nel tempo si ridusse quasi a scomparire nel XIX secolo. Inizialmente disposta prima all’estremità degli alberi a vela latina o quadra, con l’avvento degli alberi formati da più sezioni (sec. 16°), venne disposta e destinata a scopi diversi: dal sostenere gli alberi superiori, all’ancoraggio delle manovre fisse (sartie di gabbia), accogliendo secondo necessità gli uomini addetti alla manovra della velatura o al servizio di vedetta. Una postazione privilegiata occupata anche in combattimento da cecchini (ne fu vittima Horatio Nelson durante la battaglia di Trafalgar quando un tiratore scelto lo ferì a morte dall’albero maestro della nave Redoutable.

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Salendo si accede alla coffa dalle draglie o  attraverso un buco sul fondo che evita di doversi sporgere in fuori dal bordo. Questo “passaggio” era utilizzato prevalentemente da quei marinai (si chiamavano “terrazzani”) che erano reclutati a forza nei porti e non erano molto confidenti nell’arrampicarsi: un esperto marinaio o un ufficiale mai sarebbe passato dal “buco del gatto” e tuttora, tale passaggio non è consentito agli allievi dell’accademia navale.

Lunedì 14 agosto 2023
9° giorno di navigazione verso Santo Domingo

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COSA È IL PASSERINO?
In marina è un cavo, flessibile e maneggevole, disteso da un punto all’altro della nave con funzione di guardacorpo. Nell’armamento navale è detto anche passamano o tientibene e si fissa parallelamente ai pennoni, per sicurezza e per appoggio delle persone quando queste eseguono il tradizionale saluto alla voce in piedi sui pennoni!

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È anche fissato a festoni, sulle imbarcazioni di salvataggio, per il sostegno dei naufraghi, e inoltre si dispone ai lati delle scale di bordo e sulle aste di posta. Per estensione, nel diporto, con lo stesso termine si definisce qualsiasi asta o maniglia (mancorrente) la cui funzione sia quella di sorreggere chi vi si aggrappa.

Martedì 15 agosto 2023
10° giorno di navigazione in Atlantico

Per un marinaio è importante sapere come si avvolge una cima. Per prima cosa si osserva il verso di torsione della cima: se, tenuta in posizione verticale, essa presenta le spire orientate come il tratto mediano della lettera “S”, è un cavo sinistrorso.

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Se invece le spire sono orientate come il tratto della lettera “Z”, è destrorso. Per evitare la formazione delle “cocche” (attorcigliamento che ne impedisce il libero scorrere nelle carrucole), i cavi si raccolgono nello stesso senso della loro torsione : se destrorso (Z), va raccolto con volte destrorse, ossia in “senso orario”, mentre un cavo sinistrorso (S) va raccolto in “senso antiorario”.

Raccogliere un cavo in volte tonde regolari, si dice “addugliare”, dal genovese dugia, a sua volta dal latino dupla (doppia), femminile singolare di duplus.

Mercoledì 16 agosto 2023
11° giorno di navigazione in rotta verso Santo Domingo

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Gli “SCOPAMARE
Gli SCOPAMARE sono vele rettangolari o trapezoidali aggiuntive, che il Vespucci può issare lateralmente a entrambe le estremità del pennone di trinchetto (o di maestra). Sono dette vele di “bel tempo” e sono impiegate con vento largo per aumentare la velocità.

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Fanno parte delle vele “di bel tempo” anche le seguenti:
COLTELLACCI
Vele trapezoidali, che si aggiungono ai due lati delle vele di media altezza per accrescerne la superficie.
COLTELLACCINI
Analoghi al coltellaccio che si aggiungono ai lati delle vele ancora più alte.

–  continua

Paolo Giannetti

 

in anteprima allievi su nave Amerigo Vespucci in porto a Dakar – photo credit @Carlo Mari

 

 

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