.
livello elementare
.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: I SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: pax augusta, Ottaviano Augusto, geopolitica mondo romano
.
Fra i regni contigui alla fascia costiera, rivestivano una particolare importanza geostrategica la Mauretania, per la grande estensione delle sue coste dal Mare Ibericum all’Oceano Atlantico, l’Arabia Nabatea e la Giudea, per la loro posizione di collegamento fra la sponda siriaca ed il Mar Rosso, nonché la Tracia, per la sua posizione di controllo dell’accesso al Mar Nero.
stele in alfabeto nabateo, un sistema di scrittura consonantico utilizzato dai Nabatei a partire dal II secolo a.C., per la scrittura della loro lingua, basato sull’alfabeto aramaico attraverso una versione siriaca che, a sua volta, influenzò lo sviluppo dell’alfabeto arabo a partire dal IV secolo; ecco perché i suoi caratteri costituiscono una scrittura intermedia tra il semitico più settentrionale (come l’ebraico) e l’arabo. Nabataean alphabet tablet – 2018430.jpg – Wikimedia Commons
Ai re dell’Arabia Nabatea e della Giudea l’imperatore volle accordare la sua fiducia, tenuto conto della zelante sollecitudine ch’essi vollero dimostrargli prima della definitiva sconfitta di Cleopatra: i Nabatei avevano infatti dato fuoco alle navi che la regina aveva predisposto nel Mar Rosso per la sua fuga, mentre Erode aveva navigato fino a Rodi per incontrare Ottaviano prima che questi dirigesse con la propria flotta verso l’Egitto. Al regno di Mauretania, Augusto prepose il ventisettenne Giuba II, avendone visto curare l’appropriata educazione nell’Urbe e avendogli poi dato in moglie Cleopatra Selene, la figlia di Marco Antonio cresciuta a Roma nella casa di Ottavia. Peraltro anche il loro figlio e successore, Tolomeo, così come il nipote di Erode il Grande, vennero educati presso la famiglia imperiale.
un denario in argento del re di Mauritania Giuba II, con Tolomeo. 25 a.C.-24 d.C. AR Denario (17 mm, 3,34 g). Zecca di Cesarea. REX • IVBA, testa diademata di Giuba a destra / REX • PTOLEMAEVS • REGIS • IVBÆ F •, busto diademato e drappeggiato di Tolomeo a sinistra. MAA111; Mazard 379; Müller, Africa –; SNG Copenaghen denario Giuba II e Tolomeo.jpg – Wikimedia Commons
Questo articolo ti interessa? Su OCEAN4FUTURE, il portale del Mare e della Marittimità, troverai numerosi articoli di storia navale romana per conoscere eventi del passato che difficilmente potrai trovare sui libri di scuola. Se hai suggerimenti puoi lasciare un commento in calce all’articolo oppure scriverci alla nostra mail: infoocean4future@gmail.com |
Dei criteri analoghi furono adottati in una fase successiva anche per la famiglia dei re di Tracia, quando alla morte di Remetalce I, Augusto assegnò la regione costiera a Coti II, la cui moglie fu Antonia Trifena – figlia del re del Ponto e pronipote di Marco Antonio – ed i cui tre figli furono anch’essi educati a Roma, essendo destinati ad altrettanti regni. Dei criteri analoghi furono adottati in una fase successiva anche per la famiglia dei re di Tracia, quando alla morte di Remetalce I, Augusto assegnò la regione costiera a Coti II, la cui moglie fu Antonia Trifena – figlia del re del Ponto e pronipote di Marco Antonio – ed i cui tre figli furono anch’essi educati a Roma, essendo destinati ad altrettanti regni.
una mappa che mostra la posizione e le città della Mauretania, nel contesto dell’Impero Romano, alla fine del I secolo a.C. – Fonte https://www.ancient.eu/image/10796/map-of-the-kingdom-of-mauretania/ Autore Arienne King map of the Kingdom of Mauretania.jpg – Wikimedia Commons
In realtà l’Impero non era soltanto suddiviso in province e regni clienti, ma vi erano anche città e territori le cui relazioni con Roma erano regolate in modo diverso. Nella fascia marittima, vi erano in particolare Rodi e la Licia, le cui città avevano a suo tempo resistito contro Cassio e Bruto e permanevano autonome, ed il territorio di Sparta, governato da Euricle, che si era schierato contro Antonio nella guerra aziaca. Augusto non toccò Rodi né la Licia e diede la cittadinanza romana al tiranno di Sparta (divenne Gaio Giulio Euricle), cui donò l’isola di Cerigo in occasione di un suo viaggio in Grecia. Nella stessa occasione, ma per l’opposto motivo, tolse ad Atene l’isola di Egina, che domina il golfo Saronico di fronte al Pireo, privandola altresì della città tributaria di Eretria, in posizione di controllo dell’accesso meridionale allo stretto dell’Euripo. Un’ulteriore discontinuità lungo la fascia costiera del Mediterraneo era rappresentata dalle Alpi Marittime che, al pari delle regioni alpine più settentrionali, non erano mai state assoggettate al dominio di Ro-ma, determinando pertanto una netta frattura fra l’Italia e la Gallia. Per sanare quella problematica anomalia, Augusto fece condurre dai suoi legati una serie di guerre che, iniziate per domare una rivolta scoppiata nel 26 a.C. nel territorio dei Salassi, ove dopo la vittoria venne fondata in onore del principe la città di Augusta Praetoria Salassorum (Aosta), doveva concludersi nel 14 a.C. con la sottomissione dei cosiddetti Liguri Comati – fino allora indipendenti – nelle Alpi Marittime. Questo successo venne ampiamente celebrato dallo stesso imperatore ed immortalato con l’erezione dell’imponente Trofeo delle Alpi, a Turbia, sulla Costa Azzurra.
Veduta dell’Arco fabbricato in onore d’Augusto vicino alla Città di Aosta in Piemonte, anticamente Augusta Praetoria Salassorum, 1775 – Autore Giovanni Battista Piranesi – Fonte Rijksmuseum http://hdl.handle.net/10934/RM0001.collect.164769
Boog van Augustus te Aosta Veduta dell’Arco fabbricato in onore d’Augusto vicino alla Città di Aosta in Piemonte, anticamente Augusta Praetoria Salassorum (titel op object) Enige gezichten op door Romeinen gebouwde tri, RP-P-1952-317.jpg – Wikimedia Commons
Sul versante oceanico Augusto si preoccupò di risolvere in modo definitivo l’interruzione del controllo romano nelle due vaste regioni contigue affacciate sul golfo di Biscaglia: l’Aquitania, agitata da una rivolta, e la Cantabria, fino allora mai conquistata. In Gallia l’imperatore inviò il proconsole Marco Valerio Messalla Corvino, già comandante di una delle squadre navali di Agrippa vittoriose ad Azio. Messalla non operò solo nell’Aquitania vera e propria (fra la costa oceanica, i Pirenei e la Garonna), ma anche nel più ampio territorio fino alla Loira, a nord, e fino alla valle del Rodano, ad est. Pacificata la regione (27 a.C.), la provincia Aquitania fu formalmente estesa ai pre-detti confini.
Augusto, giunto a Narbona, indisse il censimento di tutta la Gallia, mentre Valerio Messalla rientrò a Roma per celebrarvi il trionfo. Dalla Gallia l’imperatore passò in Spagna, ove lo scoppio di alcune ostilità suscitate dai Cantabri e dagli Asturi giustificò l’intervento che doveva condurre all’annessione dell’intera regione marittima a nord della Spagna, fino ai Pirenei. Quella guerra si articolò in due successive campagne: la prima (26-25 a.C.), comandata personalmente da Augusto, conseguì il successo anche grazie all’intervento determinante della flotta romana; la seconda (20-19 a.C.), con Agrippa, si rese necessaria ai fini della definitiva pacificazione.
Fine II parte – continua
Domenico Carro
.
Ti è piaciuto questo articolo? Pensa se puoi fare una piccola donazione per sostenere il nostro progetto. Sostieni OCEAN4FUTURE, il portale del Mare e della Marittimità. La donazione può essere singola o puoi decidere di renderla automatica ogni mese. Per donare in sicurezza, Clicca sul link DONAZIONE oppure scrivici alla mail:
infoocean4future@gmail.com
.
PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE
.
PARTE I PARTE II PARTE III
PARTE IV PARTE V PARTE VI
.
Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
.
- autore
- ultimi articoli
ammiraglio di divisione della Riserva della Marina Militare Italiana, dal momento del suo ritiro dal servizio attivo, assecondando la propria natura di appassionato cultore della Civiltà Romana, ha potuto dedicarsi interamente all’approfondimento dei suoi studi storiografici, nell’ambito dei quali ha pubblicato numerosi libri e saggi, creato l’interessantissimo sito ROMA AETERNA ed il foro di discussione FORVM ROMAETERNA (2001-2013), poi sostituito dall’istituzione di pagine estratte da “Roma Aeterna” nelle maggiori reti sociali, quali Linkedin, Facebook, Twitter, Youtube, Flickr, etc. Non ultimo, l’ammiraglio Carro è relatore in importanti convegni, nazionali ed internazionali sui temi della storiografia romana e della salvaguardia della cultura marittima.