livello elementare
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ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: VESPUCCI
parole chiave: Diario di bordo, Orionidi, Rio de janeiro
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Venerdì 20 ottobre 2023
Navigazione in Oceano Atlantico rotta SSW destinazione Rio de Janeiro
ACCADDE OGGI … ma 21 anni fa!
Il 20 ottobre 2002 il Vespucci giunge a Aukland (Nuova Zelanda) al termine della Campagna d’Istruzione a favore degli allievi del corso Scorpius dell’Accademia Navale. Quel giorno iniziò la seconda fase della campagna di circumnavigazione del globo che prevedeva la permanenza nell’area di Aukland fino alla primavera del 2003 in concomitanza con lo svolgimento della 31ª edizione dell’ America’s Cup. Nel Golfo di Hauraki il Vespucci incrociò la barca della sfida italiana Luna Rossa.
CURIOSITÀ
Il Vespucci e Luna Rossa si sono di nuovo incontrati, a Cagliari, il 27 maggio scorso, proprio dopo più di 20 anni !
Sabato 21 ottobre 2023
Ci siamo quasi. L’Amerigo Vespucci è all’ancora nella Baia di Guanabara, di fronte a Niteroi, e domani è previsto il suo ingresso a Rio de Janeiro.
Quanto pesano le ancore del Vespucci?
Nave Vespucci ha tre ancore principali che si trovano a prora (due a dritta ed una a sinistra). Ognuna di queste pesa 4,1 tonnellate (4100 kg!), equivalente al peso di tre auto di media grandezza! Ma esiste una quarta ancora a poppa, più piccola, detta ancora di salvezza: nome un pò in disuso di quella che oggi si definisce più comunemente “ancora di rispetto”. In passato veniva anche chiamata “ancora di speranza”, in quanto usata in caso di estrema necessità.
Domenica 22 ottobre 2023
Il Vespucci è arrivato in porto a Rio de Janeiro ma non è la prima volta. Era il 1952 e la nave era al comando del Capitano di Vascello Emilio Olivieri. In quella campagna (che partì da Livorno il 25 giugno e ritornò il 10 novembre) il Vespucci, dopo una sosta a Gibilterra e a Capo Verde, giunse a Rio de Janeiro DE il 13 agosto (foto) dopo aver effettuato la traversata atlantica che era durata ben 28 giorni. In Sudamerica, la comunità italiana, ma non solo, riservò all’equipaggio un’accoglienza straordinaria!
CURIOSITÀ
A bordo erano imbarcati gli allievi del Primo anno dell’Accademia Navale del corso che prese il nome di “AUSTRALI” (1951-1955) in quanto la crociera si svolse prevalentemente nell’America meridionale (emisfero australe). Il passaggio dell’Equatore fu celebrato, come da tradizione, con una festa a bordo con i membri dell’equipaggio mascherati chi da pirata, chi da hawaiano.
Lunedì 23 ottobre 2023
Nave Vespucci è a Rio de Janeiro, ormeggiato al molo Mauà Porto Maravilha. Lunghe file di curiosi e visitatori incominciano a radunarsi sotto questa regina del mare. Capitan Bitta è abituato a queste gioiose manifestazioni e, in queste notti sub equatoriali, consiglia all’equipaggio di scrutare il cielo per ammirare le “Orionidi”, uno sciame di meteore che appare periodicamente fra il 2 ottobre e il 7 novembre, con il massimo dell’attività intorno al 20-23 di ottobre.
Perché si chiamano Orionidi?
Le Orionidi devono il proprio nome alla zona del cielo dal quale sembrano provenire (chiamata ‘radiante’) e occupata dalla costellazione di Orione. Le migliori condizioni (nubi e inquinamento luminoso permettendo) si avranno dopo mezzanotte, quando Orione sorgerà sull’orizzonte di Levante (Est) e la Luna sarà oramai tramontata (vedi Figura).
L’ origine delle Orionidi
Si tratta dei detriti della famosa Cometa di Halley che entrano nell’atmosfera terrestre incendiandosi. La famosa cometa di Halley, è una delle più brillanti comete osservabili e ‘passa’ in prossimità del nostro pianeta ogni 75/76 anni. I meno giovani ricorderanno il suo ultimo passaggio nel 1986 mentre il prossimo “appuntamento” è previsto per il 2061.
Martedì 24 ottobre 2023
Nave Vespucci in porto a Rio de Janeiro
L’orbita di Venere si trova tra quella della Terra e il Sole e il bagliore di quest’ultimo oscura il pianeta per la maggior parte dell’anno. Tuttavia, Venere diventa visibile dalla Terra in determinati periodi e precisamente quando il pianeta raggiunge la sua massima elongazione o, in altre parole, la massima separazione dal Sole, quando visto dalla Terra. Le ‘elongazioni’ maggiori di Venere avvengono all’incirca ogni 9 mesi e possono essere orientali o occidentali. Durante la massima elongazione occidentale, Venere brilla nel cielo prima dell’alba, da qui il nome di stella del mattino o Lucifero, dal latino «portatore di luce». Viceversa, in elongazione orientale, Venere è chiamato stella della sera o Vespero, ed appare nel cielo dopo il tramonto.
Oggi, 24 ottobre 2023
Venere è alla massima elongazione occidentale: circa 46° dal Sole (Figura). Su Nave Vespucci è il momento perfetto per osservare Venere salire sopra l’orizzonte orientale a Rio de Janeiro nelle 3 ore precedenti l’alba, ovvero fino a quando la luce del Sole nascente non lo nasconderà alla vista.
CURIOSITÀ
A parte il Sole, la Luna e qualche volta Giove, Venere è l’unico corpo celeste visibile a occhio nudo anche di giorno, ma a condizione di una sufficiente elongazione dal Sole e di … cieli sereni !
Mercoledì 25 ottobre 2023
Nave Vespucci in porto a Rio de Janeiro. Sapete perché si chiama così? Nell’area in cui sorge Rio de Janeiro, il 1 gennaio 1502 giunsero i primi esploratori portoghesi nel corso di una spedizione, guidata da Gaspar de Lemos, alla quale partecipava anche Amerigo Vespucci. Gli europei pensarono, inizialmente, che la baia di Guanabara fosse la foce di un fiume, cosicché la chiamarono “Rio de Janeiro” (ossia “fiume di gennaio” in portoghese).
CURIOSITÀ
Gli abitanti di Rio de Janeiro, (e non tutti i brasiliani !) sono chiamati “Carioca”. Da cosa viene questo termine? I coloni costruirono un edificio in pietra in corrispondenza della foce di un fiume che scendeva dal Corcovado fino alla baia di Guanabara sulla spiaggia di Flamengo. Così gli Indios di etnia Tupi, che abitavano la baia, iniziarono a chiamare i nuovi arrivati carioca (da kara’ iwa = uomo bianco e oka = casa), da cui carioca, casa dei bianchi.
Giovedì 26 ottobre 2023
Il Vespucci ha lasciato oggi Rio de Janeiro alla volta di LA PLATA (Argentina). Da annotare, nel giornale di bordo, il primo incontro di venerdì scorso, con la nave scuola della marina brasiliana Cisno Branco
Il Cisno Branco
Lunga 76 metri, la nave è conosciuta come l'”Ambasciata brasiliana in mare” poiché svolge funzioni diplomatiche e di pubbliche relazioni. Rappresenta il Brasile negli eventi navali nazionali e internazionali, promuovendo l’arte marinaresca e tramandando le tradizioni navali. Il “Cigno Bianco” funge anche da piattaforma per la formazione velica del personale della Marina attraverso l’imbarco di Guardiamarina dell’Accademia Navale, studenti del Collegio Navale, delle Scuole di Apprendistato Marinaresco e delle Scuole di Addestramento Ufficiali della Marina Mercantile. Até nos encontrarmos novamente!
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A”) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena”, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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