.
livello elementare
.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: YANGTSE
parole chiave: HMS Amethyst, Simon, PDSA Dickin
Chi ha detto che i protagonisti del mare devono per forza avere due gambe?
Oggi raccontiamo una bella storia del mare che vide come protagonista un gatto. Per quanto possa sembrare bizzarro, non si trattò di una semplice mascotte di bordo ma, come vedrete, di un vero membro dell’equipaggio che fece il suo dovere in zona di guerra al punto da essere considerato a tutti gli effetti un membro dell’equipaggio.
Simon, questo era il nome del gatto, fu trovato a vagare nei cantieri navali di Hong Kong, nel marzo del 1948, da un giovane membro dell’equipaggio, di nome George Hickinbottoml, imbarcato sul HMS Amethyst.
L’HMS Amethyst era uno sloop, classe Black Swan modificato, della Royal Navy. La nave fu varata il 7 maggio 1943 e consegnata alla Royal Navy il 2 novembre 1943, con numero di fiancata FU6. Durante la seconda guerra mondiale, l’unità navale fu impiegata principalmente in missioni di pattugliamento antisommergibili ed in compiti di scorta. Ebbe anche un momento di gloria quando, il 20 febbraio 1945, attaccò e affondò l’U-Boot U-1276 con bombe di profondità. L’azione avvenne nel Nord Atlantico, a sud di Waterford, e provocò l’affondamento del sommergibile tedesco con tutto il suo equipaggio. Pochi mesi dopo, il 20 aprile 1949, l’HMS Amethyst era in viaggio da Shanghai a Nanchino. Durante il transito fu attaccata dall’Esercito comunista popolare di liberazione (PLA). La nave, colpita da numerose salve, restò intrappolata nel mezzo del fiume cinese fino al 30 luglio 1949 quando, grazie all’oscurità, riuscì a fuggire al blocco. Sembrerebbe una delle tante storie di guerra se non ci fosse stato un protagonista a quattro zampe che di fatto permise la sopravvivenza dell’equipaggio. Vale la pena di raccontare la storia di Simon, il vero protagonista di oggi.
Da gatto di avanporto a Able Seacat
Il destino di ognuno di noi è scritto sulle stelle ma nessuno le sa leggere. Il gattino, ritrovato in un angolo dei cantieri di Hong Kong, all’epoca colonia britannica, aveva circa un anno e sembrava molto sofferente e denutrito. Il marinaio lo portò a bordo della nave. Qualcuno lo chiamò Simon ed il gattino presto si ingraziò tutto l’equipaggio compresi gli ufficiali di bordo, non solo per la sua simpatia ma soprattutto perché risultò molto abile nel catturare e uccidere i topi nei ponti inferiori, all’epoca ancora un flagello su tutte le navi.
Come tanti gatti mostrò una certa riconoscenza verso coloro che lo avevano accolto ed incominciò a lasciare le sue prede come “regalo” nei letti dei marinai. Non si turbava molto, anzi era abbastanza sfacciato ed arrivò ad intrufolarsi nella cabina del comandante, Ian Griffiths, per dormire … nel suo berretto. L’equipaggio ormai considerava Simon come una mascotte fortunata, e quando il comandante della nave cambiò più tardi nel 1948, il gatto restò a bordo, e fu accettato anche dal suo successore, il capitano di corvetta Bernard Skinner. Di fatto Simon aveva l’innata capacità di rendersi simpatico a tutti, sempre pronto a scambiare coccole con tutto l’equipaggio.
Come avevamo accennato, l’HMS Amethyst partì per una missione lungo il fiume Yangtze fino a Nanchino, per sostituire la nave che vi prestava servizio, la HMS Consort. Durante il transito, la nave fu fatta oggetto di 50 colpi di cannone da parte di una batteria di cannoni dell’Esercito popolare cinese ed uno di questi squarciò la cabina del capitano, uccidendolo e ferendo gravemente anche Simon.
nel mezzo dello Yangtse
Il gatto, sebbene gravemente ferito, si trascinò sul ponte e fu raccolto e portato in infermeria dove il personale medico della nave ripulì le sue ustioni e rimosse quattro frammenti di schegge dal suo corpo. In realtà le sue condizioni apparvero immediatamente critiche e tutti si aspettavamo che non sarebbe arrivato al mattino. Ma i gatti, si sa, hanno nove vite (almeno quelli anglosassoni) e Simon riuscì a sopravvivere.
Dopo un periodo di recupero, tornò ai suoi precedenti compiti di cacciatore di topi, nonostante l’indifferenza del nuovo capitano, John Kerans. Mentre la nave restava ancorata nel mezzo del fiume, fu invasa dai topi e Simon si assunse il compito di rimuovere quei pericolosi clandestini (oltre a quello di sollevare il morale dei marinai). Un compito gravoso e senza di lui le scarse riserve di viveri sarebbero state divorate dai topi, senza parlare delle malattie che si sarebbero potute sviluppare. Finalmente, sfruttando l’oscurità, lo sloop britannico riuscì a fuggire dal blocco cinese e riprese il largo.
Simon nel periodo sullo Yangtse
Come un gatto randagio divenne una celebrità
In breve tempo la storia del gatto si sparse in tutta la flotta e non solo … Simon divenne subito una celebrità, lodato nelle news britanniche e mondiali, Gli fu anche assegnata la Blue Cross medal nonchè la medaglia per la campagna asiatica dell’HMS Amethyst (come tutti i membri dell’equipaggio). Per tutti Simon assunse il rango di “Able Seacat” (simile al titolo Able Seaman in uso nella marina mercantile inglese per definire un marinaio scelto, ovvero in grado di poter fare il suo lavoro in maniera indipendente). Si narra che lo ottenne dopo aver eliminato a bordo un topastro particolarmente feroce, soprannominato “Mao Tse-tung” .
Simon divenne quindi una celebrità e migliaia di lettere arrivarono a bordo indirizzate a questo eroico gatto. La sua popolarità fu tale che gli fu assegnato anche un giovane ufficiale per prendersi cura di lui, che ancora riportava ancora i postumi delle brutte ferite. Non ultimo, in ogni porto in cui la nave attraccava sulla rotta verso casa, Simon veniva presentato con tutti gli onori, al punto che al suo ritorno a Plymouth gli fu tributato un benvenuto ufficiale. Come tutti gli animali che entravano nel Regno Unito, dovette però essere sottoposto alle norme di quarantena in un centro per animali nel Surrey, dove contrasse un virus. Nonostante le attenzioni del personale medico, purtroppo Simon morì, a soli due anni di età, il 28 novembre 1949, per una complicazione dell’infezione virale, aggravata dalle sue ferite di guerra. Centinaia di persone, compreso l’intero equipaggio della HMS Amethyst, parteciparono al suo funerale.
la consegna all’equipaggio della nave della medaglia PDSA Dickin assegnata a Simon
Ma la storia non finisce qui
65 anni dopo la sua morte, Simon fu commemorato con tutti gli onori. Nel corso delle celebrazioni la UK Royal Navy depose una corona sulla sua tomba, ricordando che, per il suo ruolo fondamentale per la sopravvivenza dell’equipaggio dell’HMS Amethyst, dopo la sua morte, aveva ricevuto la medaglia PDSA Dickin, la più alta onorificenza per un animale per meriti militari, con la seguente motivazione:
“Served on HMS Amethyst during the Yangtse Incident, disposing of many rats though wounded by shell blast. Throughout the incident his behaviour was of the highest order, although the blast was capable of making a hole over a foot in diameter in a steel plate.”
La medaglia Dickin fu istituita nel 1943 in onore della fondatrice del PDSA (People’s Dispensary for Sick Animals, un’organizzazione di beneficenza) Maria E. Dickin, da cui PDSA Dickin medal come riconoscimento delle azioni di alcuni animali in tempo di guerra. L’ultimo animale ad averla ricevuta è stato il pastore tedesco Apollo, in rappresentanza di tutti i cani da ricerca che scavarono tra le macerie delle torri Gemelle di New York dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Ad oggi la medaglia è stata assegnata 73 volte ed i destinatari comprendono 36 cani, 32 piccioni, 4 cavalli ed un gatto (unico marinaio) |
Unico felino ad averla ricevuta nella storia, la medaglia fu conservata con onore a bordo della HMS Amethyst fino alla sua dismissione nel 1957.
Simon, able seacat, riposa al cimitero degli animali del PDSA ad Ilford, Inghilterra, insieme ad altri undici vincitori della medaglia.
Andrea Mucedola
.
.
Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited Scopri i vantaggi di Amazon Prime
Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
,
PAGINA PRINCIPALE- autore
- ultimi articoli
ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
Molto bello! Grazie!