Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Gerarchie della Marina veneziana – parte I

tempo di lettura: 4 minuti

.
livello elementare
.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XV-XVII  SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: Venezia

 

Le cariche gerarchiche navali veneziane erano differenziate nei tempi di pace da quelli di guerra
Nel primo caso, al vertice c’era un Provveditore Generale “da mar”, subito dopo veniva il Provveditore della Dalmazia e Albania, con sede a Zara, e il Capitano in Golfo, responsabile della sicurezza nell’Adriatico. In tempo di guerra, veniva eletto un Capitano Generale “da mar“, comandante in capo con poteri più vasti, coadiuvato dal Provveditore Generale, dal Provveditore d’armata e dagli altri alti ufficiali, i “capi da mar“, che formavano, con lui, la “consulta” decisionale.

Lo stemma che campeggia in alto a sinistra, la corazza militare e il manto rosso foderato di ermellino unitamente al gesto di indicare il mare hanno portato all’identificazione di Gaulo Dotto de’ Gauli, governatore delle Galee, attivo in difesa della Serenissima a partire dal 1615. Scuola veneziana, XVII secolo

Per la flotta delle navi lunghe, dopo il Provveditore generale veniva il Provveditore d’armata. Le galeazze e le galere Bastarde erano comandate da un governatore, mentre le galere da un sopracomito, tutti patrizi eletti dal Maggior Consiglio, come anche tutti i comandanti in seconda, un paio di “nobili di poppa” per unità. Sotto di loro vi era il comito, un marinaio spesso di rango cittadinesco o promosso tra i marinai che raggiungeva quel titolo secondo procedure meritocratiche o di raccomandazione-clientela a cui erano subordinati gli ufficiali di manovra, i marinai e la ciurma. Le galere e le galeazze erano intimamente legate al patriziato almeno dal 1262, quando per la prima volta ogni galera venne coperta da un sovrachomito zentilomo affiancato da altri due nobili e da un comito che costituivano il quadro degli ufficiali di una unità a remi. Questo legame, attraverso un processo durato 350 anni, aveva determinato la nascita di un sistema di armamento, peculiare della Repubblica di Venezia, che venne chiamato galeottismo.

Giovanni Bembo ricoprì l’incarico di sopracomito di galera, catturando nella battaglia di Lepanto tre galere ottomane

Esso prevedeva che il sopracomito, eletto dal Maggior Consiglio fra i patrizi veneti, avesse responsabilità non solo militare, ma anche economica nella gestione della galera e nel mantenimento della ciurma dei vogatori, comprendente 120 rematori condannati di proprietà dello Stato e 92 galeotti “di libertà”, di fatto di proprietà privata. Questi ultimi e i pochi marinai necessari per la conduzione di una galera dovevano essere teoricamente ingaggiati dal sopracomito per mezzo di una sovvenzione concessa dalla Repubblica nel momento in cui armava. Lo Stato altresì forniva il complemento di soldati e artiglieri e arsenalotti. Questa co-gestione permanente di pubblico e privato comportava che per l’armata sottile lo Stato avesse dovuto organizzato un’embrionale organizzazione per gestire la mobilitazione del personale.

Diversa era la situazione per l’armata grossa
Per quanto concerne l’ufficialità in essa – come ha ben spiegato Guido Candiani – essa poteva essere suddivisa in tre tipologie, partendo dall’ufficialità definibile di “stato maggiore” agli ufficiali-marinai (pilota, nocchiere, capo dei bombardieri), una figura a metà strada tra gli ufficiali ed i sottufficiali di vario livello.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è VENEZIA-LEONE-ARSENALE-1024x664.jpgLa prima era di carattere aristocratico. Vi erano infatti un Governator della nave, aristocratico veneziano, eletto dal senato in genere per 3 o 5 anni (e sovente abituato ad alternare periodi d’imbarco con incarichi politici o amministrativi, oppure con le libere professioni), coadiuvato da almeno (in teoria) 4 nobili di nave, con funzione di ufficiale. I nobili di nave potevano essere imbarcati a 15 anni, occorrevano almeno 4 anni pieni di imbarco per essere nominati Governatori, ed un’età minima di 20 anni. Dopo quattro anni di governatorato si poteva essere promossi a comandi superiori (equivalenti ad ammiragli di divisione navale) detti, in ordine crescente: Patron delle navi, Almirante, Capitano delle navi, cui veniva aggiunto, in tempo di guerra un Capitano Estrardinario delle Navi.

Questi incarichi, come quelli dell’armata sottile, erano sempre elettivi da parte del Senato, ed avevano durata di 36 mesi circa (prorogabili). Il rischio che diventassero insicuri per le principali famiglie aristocratiche esisteva. Ogni nomina era di diretta derivazione politica e rispondeva non solo alle logiche di carattere navale e militare, ma anche politiche con dinamiche interne legate al patriziato veneziano. In un prossimo articolo vedremo nei dettagli la seconda categoria che era di carattere più marinaresco.

Fine I parte – continua

Gianluca Bertozzi

.

FONTI
– Le artiglierie della Marina veneta nel XVI secolo di Marco Santarini
– Storia della Marina veneziana. Da Lepanto alla caduta della Repubblica 1571-1797 di Mario Nani Mocenigo
– La progettazione navale a Venezia tra tradizione e rinnovamento intorno alla metà del Settecento di Alberto Secco
– L’organizzazione economica dell’Arsenale di Venezia nella prima metà del Seicento». Di Marcello Forsellini
Vascelli e fregate della Serenissima – Navi di linea della marina veneziana 1652 – 1797 di Guido Ercole
– Lo sviluppo dell’Armata grossa nell’emergenza della guerra marittima. di Guido Candiani
L’evoluzione della flotta veneziana durante la prima guerra di Morea di Guido Candiani
– I vascelli della Serenissima. Guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720 di Guido Candiani
– Stato, guerra e finanza nella Repubblica di Venezia fra medioevo e prima età moderna di Luciano Pezzolo
– L’Arsenale di Venezia Dall’Officina delle Meraviglie all’industria navale in ferro di Federica Colussi
– Wikipedia voce armata grossa
– Bella Italia Militari, Eserciti e Marine nell’Italia pre-napoleonica (1748-1792) di Ilari V. – Paoletti C. Crociani P.

 

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
,

PAGINA PRINCIPALE
,

PARTE I PARTE II

(Visited 718 times, 1 visits today)
Share

Lascia un commento

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli di facile lettura

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli di interesse specialistico

 

Attenzione: È importante ricordare che gli articoli da noi pubblicati riflettono le opinioni e le prospettive degli autori o delle fonti citate, ma non necessariamente quelle di questo portale. E’ convinzione che la diversità di opinioni è ciò che rende il dibattito e la discussione più interessanti, aiutandoci a comprendere tutti gli aspetti della Marittimità

Chi c'é online

16 visitatori online

I più letti di oggi

I più letti di oggi

I più letti in assoluto

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
16 visitatori online
16 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 30 alle 05:40 pm
Mese in corso: 164 alle 01-10--2024 10:01 pm
Anno in corso: 711 alle 06-08--2024 02:13 pm
Share
Translate »