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Trovate tracce di vita su Marte

tempo di lettura: 4 minuti

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livello elementare

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ARGOMENTO: ASTRONOMIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: MARTE
parole chiave: Metano, materiali organici
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fonti di metano

Recentemente, la ricerca di tracce di vita passata sul pianeta rosso ha fatto un passo avanti. Dalle perforazioni effettuate dal rover Curiosity della NASA stanno emergendo dati interessanti sulla presenza di metano su Marte. Curiosity ha infatti misurato un picco dieci volte superiore di metano nell’atmosfera circostante e ha rilevato altre molecole organiche in un campione di polvere di roccia raccolto dal trapano del laboratorio robotico. 

Cosa significa?

Le molecole organiche, che contengono carbonio e solitamente idrogeno, sono i mattoni chimici della vita, sebbene possano esistere senza la presenza della vita. Vorrei essere chiaro … le analisi di campioni di atmosfera e polvere di roccia non hanno rivelato se Marte abbia mai ospitato microbi viventi, ma fanno comprendere che in passato il pianeta rosso ospitò condizioni favorevoli per la vita. Ma non solo … L’aumento temporaneo del metano, bruscamente in aumento e poi di nuovo in calo, ci dice che deve esserci una fonte relativamente localizzata“, ha affermato Sushil Atreya dell’Università del Michigan. 

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Curiosity è un elemento fondamentale della ricerca della NASA su Marte e della preparazione per una missione umana su Marte negli anni ’30. Caltech gestisce il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California, e JPL gestisce le indagini scientifiche del rover Curiosity per la Science Mission Directorate della NASA a Washington. L’indagine SAM è guidata da Paul Mahaffy di Goddard. Due degli strumenti SAM fondamentali in queste scoperte sono il Quadrupole Mass Spectrometer, sviluppato a Goddard, e il Tunable Laser Spectrometer, sviluppato al JPL.

I ricercatori hanno utilizzato il laboratorio Sample Analysis at Mars (SAM) in dotazione al Curiosity una dozzina di volte in un periodo di 20 mesi per analizzare la presenza di metano nell’atmosfera marziana. Alla fine del 2013 e all’inizio del 2014, quattro misurazioni hanno raggiunto un valore medio di sette parti per miliardo, anticipato e seguito da misure di solo un decimo di quel livello. Inoltre Curiosity ha anche rilevato diverse sostanze chimiche organiche in un campione di polvere estratta da una roccia, soprannominata Cumberland, che rappresenta la prima rilevazione di sostanze organiche nei materiali di superficie di Marte.

Secondo gli scienziati queste sostanze organiche potrebbero essersi formate su Marte o essere arrivate sul pianeta trasportate da meteoriti. Questa prima conferma di carbonio organico in una roccia su Marte è molto promettente“, ha affermato lo scienziato Roger Summons del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge Gli organici (molecole organiche) sono importanti perché possono raccontarci i percorsi chimici attraverso i quali si sono formati e conservati. A sua volta, questo fornisce dati sulle differenze tra Terra e Marte e, in particolari ambienti rappresentati dalle rocce sedimentarie del cratere Gale, se fossero più o meno favorevoli all’accumulo di materiali organici. La sfida ora è trovare altre rocce sul Monte Sharp che potrebbero avere inventari diversi e più estesi di composti organici“.

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Confronto di “Cumberland” con altri campioni analizzati da Curiosity Questa illustrazione illustra alcuni dei motivi per cui trovare sostanze chimiche organiche su Marte è una sfida”.

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I ricercatori hanno anche riferito che l’acqua marziana legata ai minerali del fondale lacustre nella roccia di Cumberland più di tre miliardi di anni fa, indica che il Marte perse gran parte della sua acqua prima che si formasse il fondale lacustre e continuò a perderne grandi quantità anche dopo. È davvero interessante che le nostre misurazioni di Curiosity sui gas estratti da rocce antiche possano fornirci informazioni sulla perdita di acqua da Marte“, ha affermato Paul Mahaffy, ricercatore principale del SAM del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, e autore principale di un rapporto pubblicato online dalla rivista Science.

In sintesi, il rapporto tra deuterio e idrogeno è cambiato perché l’idrogeno più leggero fuoriesce dall’atmosfera superiore di Marte molto più facilmente del deuterio più pesante. Per tornare indietro nel tempo e vedere come il rapporto tra deuterio e idrogeno nell’acqua marziana sia cambiato nel tempo, i ricercatori potrebbero quindi esaminare il rapporto tra l’acqua nell’atmosfera attuale e quella intrappolata nelle rocce in diversi momenti della storia del pianeta.

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Sebbene sulla Terra siano stati ritrovati meteoriti di origine marziana, nessuno è altrettanto antico e,  secondo le misurazioni effettuate da Curiosity, la roccia scoperta su Marte si formò circa 3,9-4,6 miliardi di anni fa; il campione di Cumberland offre circa la metà del rapporto percentuale del vapore acqueo nell’atmosfera marziana odierna, per cui gran parte della perdita d’acqua del pianeta si verificò quando si formò quella roccia. Basandosi sul presupposto che all’epoca esistesse un rapporto simile a quello misurato negli oceani della Terra, il valore misurato è quindi circa tre volte superiore al rapporto nella riserva idrica originale di Marte e ciò suggerisce che gran parte dell’acqua originale di Marte andò persa prima che si formasse la roccia.

 

Riferimenti
NASA Rover Finds Active, Ancient Organic Chemistry on Mars – NASA
http://go.nasa.gov/1cbk35X
http://mars.jpl.nasa.gov/msl/
https://www.nasa.gov/content/nasas-journey-to-mars/

 

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