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Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Dal Diario di bordo di Capitan Bitta dal 23 al 29 settembre

tempo di lettura: 7 minuti

 

livello elementare

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ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Nave Vespucci

 

Sabato 23 settembre 2023
Le giornate scorrono veloci sul Vespucci, scandite dai tocchi di campana che annunciano i cambi di guardia. Albe e tramonti si susseguono regalando ricordi che i membri dell’equipaggio, marinai e allievi, non dimenticheranno mai. L’alba di oggi è particolare perché coincide con quella dell’equinozio autunnale. Questa immagine rappresenta il sorgere del Sole di oggi (Equinozio di settembre) sulle coste atlantiche del Sud America, e del progressivo avanzare della luce del giorno sulla superficie terrestre. Come potete vedere la linea che separa la parte illuminata (diurna) dalla parte in ombra (notturna) è il TERMINATORE: una linea che, a causa della rotazione terrestre, ‘viaggia’ sulla superficie del pianeta da Levante verso Ponente due volte al giorno: una volta portando l’alba e una volta il tramonto.

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Nell’ immagine è rappresentato il terminatore al suo passaggio, all’alba, su Nave Vespucci in navigazione (?) alle 05:42, ora di bordo. Si può notare che, a quell’ora in Brasile (Brasilia) il Sole era già sorto (05:01 ora di bordo) mentre in Colombia (a Bogotà) era ancora sotto l’orizzonte (alba alle 06:45 ora di bordo).
Questo ci mostra che il terminatore, per andare dal meridiano di Brasilia a quello di Bogotà (differenza di longitudine di circa 26°), ha impiegato 1 ora e 44 minuti: quindi muovendosi ad una velocità di 1650 km/h. Chi lo avrebbe detto, dato che comunemente percepiamo le albe e i tramonti sopraggiungere così lentamente! 

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Domenica 24 settembre 2023
Il Vespucci sta ora navigando nel bel mezzo della Corrente della Guyana, una corrente marina dell’Oceano Atlantico, che può raggiungere una velocità di 2,4 nodi (4,4 Km/h) e fluisce parallelamente alle coste dei tre Stati omonimi (nell’ordine Guyana Francese, Guyana Olandese e Guyana Britannica). Gli ultimi due, dopo l’indipendenza, hanno cambiato il nome in Suriname e Guyana rispettivamente, mentre il primo è un Territorio d’Oltremare della Francia. La Corrente della Guyana è una diramazione di quella Atlantica Nord Equatoriale che riceve i contributi del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco. A causa del drenaggio di questi due grandi fiumi la salinità è relativamente bassa, mentre la temperatura superficiale si mantiene tra i 26°C e i 28°C. Nonostante la sua potenziale piacevolezza, questa corrente è diretta nel senso contrario alla rotta che sta tenendo il Vespucci: un rallentamento comunque messo in conto sulla tabella di marcia verso il porto brasiliano di Fortaleza.

Lunedì 25 settembre 2023
Nave Vespucci sta navigando a largo delle coste della Guyana ad una media di 7 nodi.

Capitan Bitta cosa sono i nodi e perché si chiamano così?
In navigazione, il NODO è l’unità di misura della velocità. Prima di definire il nodo (come velocità) bisogna però conoscere l’unità di misura della distanza su cui si misurano le velocità. Pertanto bisogna prima specificare il MIGLIO NAUTICO come una distanza equivalente a 1852 metri.

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Perché questa strana cifra per niente … ‘tonda’?

Perché 1852 metri è la lunghezza dell’arco sul parallelo 48°20′che ‘vedremmo’ sotto un angolo di 1 primo (1⁄60 di grado) se ci posizionassimo al centro della Terra. Premesso questo un NODO è la velocità con cui si percorre un MIGLIO NAUTICO (1852 metri) in un’ora .

Perché si chiama “NODO”?

Anticamente, a bordo, la velocità veniva misurata da due marinai situati a poppa della nave e incaricati di lanciare una sagola (una cima di piccole dimensioni) lungo la quale erano fatti dei nodi ad una distanza fissa di 15,43 metri ed alla cui estremità era fissata una sagoma di legno. Questa estremità veniva gettata per prima in mare sulla scia della nave e creava opposizione all’acqua favorendo lo scorrere della sagola. Dopo il lancio uno dei due marinai magari … lavoro contava quanti nodi passavano tra le dita, mentre l’altro teneva il tempo usando una clessidra di 30 secondi.

Perché proprio un nodo ogni 15,43 metri? E perché ogni 30 secondi?

La lunghezza di 15,43 m è 1⁄120 di miglio, mentre 30 secondi sono 1⁄120 di ora. Questa identica frazione numerica permetteva di determinare direttamente la velocità della nave che corrispondeva al numero di nodi passati tra le dita del marinaio esattamente in 30 secondi. Il galleggiante aveva una forma di mezzaluna e per questo il tipo di strumento (detto SOLCOMETRO) fu chiamato “a barchetta”. Gli inglesi definivano lo strumento in questione proprio con la parola “LOG” (letteralmente tronco di legno) e tale appellativo è in uso ancora oggi anche per i moderni solcometri. 

Martedì 26 settembre 2023

Il Vespucci è all’ottavo giorno di navigazione da Port of Spain verso Fortaleza (Brasile) e la vita di bordo procede regolarmente tra turni di guardia, servizi e momenti di ritrovo in quadrato.

Cos’è il QUADRATO?

Con questo nome ci si riferisce a locali di bordo dove si svolgono le attività di mensa o, in altri orari, sono dedicati al ritrovo e alle riunioni degli Ufficiali o dei Sottufficiali. L’origine del termine è da ricercarsi nel fatto che questo locale, in passato, generalmente posto a poppa, aveva una pianta quadrata e su tale salone si aprivano i camerini (le cabine) degli Ufficiali. Sulle navi moderne abbiamo ancora i quadrati ufficiali, sottufficiali e dell’equipaggio. In inglese è definito wardroom anche se esiste un altro termine, quarter (locale), che potrebbe essere derivato dalla parola “quadrato”.

Dal Vocabolario Marino e Militare (A. Guglielmotti, 1889)
Quadrato: “Chiamano i marinari l’alloggiamento degli ufficiali a poppa, che ordinariamente ha nel mezzo un salone quadrato”.

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Mercoledì 27 settembre 2023

9° giorno di navigazione al largo delle coste del Brasile

Il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci durante il suo secondo viaggio (1499-1500) si spinse a Sud, fino a giungere alla foce del Rio delle Amazzoni. Di questo viaggio Vespucci ha lasciato alcune descrizioni dei popoli incontrati e della fauna trovata. È interessante notare come venne colpito dalla fauna (specialmente i pappagalli), che in questo passaggio descrive con stile poetico:

«Quello che vidi fu … tanti pappagalli e di tante diverse specie che era una meraviglia; alcuni colorati di verde, altri di uno splendido giallo limone e altri neri e ben in carne; … e il canto degli altri uccelli che stavano negli alberi era cosa così soave e melodica, che molte volte rimanemmo ad ascoltare tale dolcezza. Gli alberi che vidi sono di tale e tanta bellezza e leggerezza che pensammo di trovarci nel paradiso terrestre … ».

Il Brasile è la terra d’origine dei pappagalli Arara Amazon, grossi e variopinti, che abitano le rive del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti. Oltre al pappagallo verde brasiliano, le specie più diffuse in Brasile è l’Ara Macao, e l’Ara Scarlatta o Piranga come viene chiamato in portoghese. Questo pappagallo brasiliano può arrivare a misurare fino a 96 centimetri ed è dotato di una lunga coda appuntita.

Curiosità
Nell’ iconografia i marinai (specialmente i pirati) sono rappresentati con un pappagallo colorato sulla spalla: come mai proprio questo animale? Forse per il fascino del loro piumaggio multicolore, forse per la loro dote nel fare le imitazioni che portava un po’ di svago durante le lunghe navigazioni. Ma la loro peculiarità sembra che fosse quella di predire i cambiamenti meteorologici: se ‘parlavano’ eccessivamente e non dormivano di notte, era segno di tempo incerto e perturbato.  Se, invece, si lisciavano le piume, era in arrivo un temporale!
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Giovedì 28 settembre 2023

Nave Vespucci ha attraversato l’equatore terrestre, una data importante per tanti allievi e marinai che, per la prima volta attraversano questo circolo massimo. Il passaggio dell’Equatore viene sempre festeggiato a bordo e coloro che lo effettuano per la prima volta ricevono una pergamena che attesta questo evento, consegnata dal Nettuno di bordo ovvero colui che lo ha attraversato più volte.  

Una curiosità fisica: perché siamo più leggeri all’Equatore?
Non si tratta di una magia, ma di un normale fenomeno fisico. Sappiamo che il peso è quella forza che attrae ogni corpo verso il centro della Terra ed è proporzionale all’accelerazione di gravità. All’equatore l’accelerazione di gravità è minima per due motivi:

1) il raggio equatoriale è maggiore (maggiore distanza dal centro della Terra) dato lo schiacciamento dei poli.

2) è massima la forza centrifuga che si oppone alla gravità. Per forza centrifuga si intende quella forza a cui è sottoposto ogni corpo quando viene fatto ruotare portandolo verso l’esterno. Si tratta di una forza ‘apparente’, ossia che si sperimenta solamente in caso di rotazione come, per esempio, quando ci sediamo in una giostra che ruota a grande velocità.

Curiosità
Ruotando sull’Equatore, ed essendo più lontano dal centro della Terra, una persona raggiunge un peso che è inferiore dello 0,5% di quello che avrebbe ai poli. Ciò significa che una persona che pesa 80 kg ai poli, avvicinandosi all’equatore peserà 79,6 kg (circa 400 g in meno) anche se, come abbiamo già ricordato, la sua massa resterà sempre la stessa, ovunque noi ci troveremo …  a meno che non deciderà di intraprendere una sana dieta!

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Venerdì 29 settembre 2023

Stanotte potremo osservare una splendida super luna. Quella che sta sorgendo questa sera è la “Luna del Raccolto”, una super luna in quanto stasera il nostro satellite si trova in prossimità del punto più vicino alla Terra (Perigeo). In passato, prima dell’avvento della luce elettrica, questa Luna piena era davvero utile per gli agricoltori che, giunti al culmine del periodo dei raccolti, potevano continuare a lavorare fino a tarda sera proprio grazie alla luna piena.

Curiosità
La luna piena di settembre non sempre è chiamata “luna del raccolto”. A volte questo soprannome è riservato a quella di ottobre: dipende da quale di queste due lune piene si verifica in una data più prossima all’equinozio d’autunno. Se è quella di ottobre ad essere la più prossima (accade ogni tre anni), è lei ad esser chiamata “luna del raccolto” e quella di settembre prende invece il nome di “luna del mais”. Poiché questo 29 settembre è più vicino all’equinozio (23 settembre), la prossima luna piena di ottobre (che si verificherà il 28), sarà la “luna del cacciatore” (Hunter’s Moon). Interessante notare che i nomi di queste due Lune piene sono gli unici legati a un evento astronomico (l’equinozio) piuttosto che alle caratteristiche specifiche del mese.

Paolo Giannetti

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

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