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livello elementare
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ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: NA
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Jet lag
Si sa, passata la stagione di monsoni, in molte località il tempo meteorologico si stabilizza e offre giornate bellissime per le nostre immersioni. Molto spesso i viaggi sono lunghi e ci vogliono molte ore per raggiungere le destinazioni agognate. Il lungo viaggio ci regala anche dei postumi spiacevoli, quelle sveglie nel pieno della notte tanto fastidiose, seguite da periodi di estrema difficoltà ad addormentarci. E poi rialzarci alle prime luci dell’alba sempre più stanchi. Sappiamo tutti si tratta del jet lag, un fastidio inevitabile che in una vacanza di immersioni subacquee può essere però anche pericoloso.
Il jet lag, noto anche come Sindrome da cambiamento rapido del fuso orario o disritmia è una condizione clinica che si verifica quando si attraversano vari fusi orari (di solito più di due fusi orari), dopo un lungo viaggio in aereo. Si verifica quando la differenza di fuso viene attraversata velocemente e non si ha il tempo fisiologico di “recuperare” la variazione a causa dell’alterazione dei normali ritmi circadiani che modulano la nostra vita, dicendoci quando è il momento di svegliarsi, dormire e mangiare. Spezzare questo ritmo è un trauma per l’organismo che perde la cognizione dei tempi di sonno, per cui il soggetto che ne viene colpito si addormenta per stanchezza ma si risveglia secondo il suo orologio biologico, ahimè spesso in piena notte.
Jet lag e immersioni
I sintomi comuni della disritmia sono sonnolenza, stanchezza, confusione ed a volte fastidiose emicranie. Chi per lavoro è stato costretto nel tempo a viaggiare da una parte all’altra del mondo sa che si può fare poco. Purtroppo non servono falsi rimedi popolari come bere un bicchiere di più per addormentarci o prendere dei sonniferi. Vi addormentereste subito per poi risvegliarvi in piena notte con due occhi che farebbero invidia ad un gufo.
Tutti sappiamo quanto sia antipatico perdere un giorno della nostra vacanza subacquea. Le immersioni che abbiamo sognato da tempo sono davanti a noi ma qualcosa ci dice di aspettare. I medici raccomandano di non partecipare a nessuna attività che richieda un certo grado di attenzione al tuo arrivo in un fuso orario diverso. La cosa più intelligente è pianificare una vacanza prolungata, con un paio di giorni di buffer prima di arrivare sul luogo della vacanza … Ad esempio, potreste fermarvi in una città e visitarla, aspettando che passino le prime 24 ore, che sono in genere le più difficili. Una regola di esperienza da frequent flyer dice che per ogni ora di differenza avremmo bisogno di almeno un giorno di recupero … in genere per tre ore di differenza di fuso, al terzo giorno dovreste essere a posto. Un sacrificio troppo oneroso a fronte dei pochi giorni disponibili.
Un’altra soluzione, forse più pratica, è di modificare i vostri orari prima di partire, cambiando gradualmente l’ora di andare a letto in modo da avvicinarvi al ciclo orario che troverete a destinazione.
Ovviamente la modifica è in funzione di dove dovrete andare: se viaggerete verso Ovest (Occidente), gli orari saranno anticipati (ad esempio in Messico potreste trovarvi con cinque ore di anticipo rispetto alla vostra partenza). In quel caso nei giorni precedenti è consigliabile andare a letto qualche ora prima del solito per tante sere quanto sarà la differenza oraria. Ovviamente nei limiti del possibile. Viaggiando verso Oriente dovrete ovviamente ritardare la vostra andata a letto, senza ridurre troppo le ore di sonno.
In altre parole, cercate di andare a letto un’ora prima o dopo ogni sera e alzatevi di conseguenza un’ora prima o dopo ogni mattina. Considerate che ogni piccola modifica al vostro ritmo normale nei giorni precedenti la partenza vi aiuterà a superare il Jet quando finalmente arriverete a destinazione.
Se la vostra vacanza subacquea richiede di volare durante la notte, cercate di dormire durante il volo. Non sempre è facile ma potrete migliorare le possibilità di addormentarvi fuori orario evitando alcol, caffè e tè (tutte sostanze eccitanti) e usando tappi per le orecchie e una benda per ridurre al minimo rumore e luce (in genere forniti dalla compagnia aerea). Utile è anche prendere delle pillole di melatonina, un ormone normalmente prodotto dalla ghiandola epifisi anche detto “ormone del sonno”. Per la quantità consigliatevi con il vostro medico, e non esagerate. Lo potrete usare anche con successo nelle prime notti a destinazione. Quando finalmente arriverete a destinazione, a meno che sia notte, non andate subito a dormire, resistete fino ad un orario simile a quello in cui di solito andate a letto a casa. Approfittatene per una bella passeggiata sulla spiaggia, una corsetta o una bella nuotata in piscina. Consumate pasti leggeri, cercando di integrare nella dieta cibi ricchi di avena, mais, mandorle, alcuni ortaggi (come pomodori e cavoli) e frutta (mele, ananas e arance). Cercate, come sempre, di bere molta acqua e, soprattutto di restare svegli fino al nuovo orario per coricarsi. Utile, prima di addormentarsi, anche una tisana a base di valeriana, camomilla e passiflora. Le potrete trovare in molti hotel nel pacchetto di benvenuto assieme al tè e caffè (che dovrete ovviamente evitare).
La mattina seguente, se vi sentite molto stanchi, considerate di utilizzare il secondo giorno per verificare le attrezzature personali, macchina fotografica, custodia, batterie (potrebbero essersi scaricate). Inoltre, sonnolenza e stanchezza generano disattenzione che non è certo la miglior cosa per iniziare una vacanza subacquea. Ricordatevi che la sicurezza è prima di tutto.
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