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livello elementare
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ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: PRIMAVERA
AREA: ASTRONOMIA
parole chiave: luna, astronomia
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La luna piena visibile in queste sere, l’ultima della primavera, prende il nome di “Luna della Fragola” con riferimento alla stagione della maturazione e la raccolta di quei frutti. E’ la stagione delle sagre di questo delizioso frutto, tra cui una delle più famose è quella di Nemi che, dal 1922, festeggia la prima domenica di giugno la sagra dedicata alle fragole e fragoline di bosco. Durante la festa il paese viene addobbato con composizioni di fiori, costruite dalle sapienti mani dei fiorai nemesi, vengono distribuite fragole per le vie del borgo, vengono presentate rievocazioni storiche, danze e balli tipici del folklore paesano. Insomma una festa di altri tempi molto sentita sui Castelli romani.
Astronomicamente il nostro satellite ha raggiunto la sua ‘pienezza’ esattamente il 17 di giugno alle 10:30 (quando si è trovata sullo stesso piano precisamente nell’ordine LUNA-TERRA-SOLE). A quell’ora, però, si trovava sotto il nostro orizzonte e quindi per ammirarla abbiamo dovuto aspettare la sera del 18 giugno quando è sorta dalla parte opposta del tramonto del Sole. Chi avesse mancato a questo appuntamento potrà comunque osservarla quasi piena nei prossimi giorni quando sorgerà dopo il tramonto (naturalmente calando ogni giorno).
Questa luna viene anche chiamata la “Luna del Miele” essendo considerato giugno il miglior periodo per raccogliere il miele dalle api mentre altri ricollegano questo nome alla luna di miele che si festeggia dopo il matrimonio visto che, anticamente, giugno era il mese dei matrimoni.
Un altro nome che il nostro satellite assume è “Luna della Rosa”, dato il colore rosa che assume nel cielo in questa stagione. Quando il sole appare più alto nel cielo intorno alla data del solstizio d’estate (che, vi ricordo, sarà il prossimo 21 giugno) la luna piena dal lato opposto del sole viene vista attraverso uno ‘strato più spesso’ di atmosfera rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno e questo “filtro” può conferire al nostro satellite un colore rosastro, per le stesse ragioni per le quali il sole all’alba o al tramonto appare rosso.
Una curiosità: una tribù americana ha dato ancora un altro nome a questa luna piena. La tribù è geograficamente sparsa ma vive prevalentemente nella regione del Medio Atlantico degli Stati Uniti. Composta da gente di origini diverse, questa tribù si dedicata da tempo allo studio della luna e dà al plenilunio di giugno il nome di “Luna di LRO”, in onore del veicolo spaziale Lunar Reconnaissance Orbiter che fu lanciato verso il nostro satellite dieci anni fa, esattamente il 18 giugno del 2009.
Ma non solo luna piena
Come avete visto da l’altro ieri sera si avrà la possibilità di ammirare la Luna insieme a Giove e alcune delle sue lune. Già dal 16 giugno fino alla notte del plenilunio, cercando la luna nel cielo, potremo osservare anche la stella supergigante rossa Antares e il pianeta gigante Giove. Anche Marte e Mercurio dovrebbero essere brevemente visibili e vicini: protagonisti di un ‘incontro che avverrà poco dopo il tramonto nella costellazione dei Gemelli.
Infine ieri, martedì 18 giugno, abbiamo avuto un altro spettacolare “appuntamento”, questa volta tra la Luna e Saturno: la congiunzione è avvenuta sull’orizzonte orientale nella costellazione del Sagittario, nella parte opposta della volta celeste rispetto alla congiunzione Marte-Mercurio. Prendete nota, la prossima luna piena avverrà il 16 luglio e sarà la “Luna del Cervo”.
Buona visione e Buona Luna Piena
Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977 (Corso SAOREN) ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A”) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena”, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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