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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Report sul monitoraggio della Caulerpa cylindracea nelle isole Egadi di Paolo Balistreri

Reading Time: 4 minutes

.
livello elementare
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ARGOMENTO: ECOLOGIA

PERIODO: XXI SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: Caulerpa cylindracea, specie aliena 
.

Progetto Caulerpa cylindracea
Il 31 agosto 2016 si è concluso il Progetto di scienza partecipata “Caulerpa cylindracea Egadi Islands”, inerente il monitoraggio dell’alga verde invasiva Caulerpa cylindracea all’interno dell’Area Marina Protetta.

Che cos’è la Caulerpa cylindracea?
La Caulerpa cylindracea (Sonder, Verlaque, Huisman et Boudouresque), è una specie invasiva che, negli ultimi decenni, si è ampiamente diffusa nel Mar Mediterraneo, colonizzando le acque di dodici Paesi rivieraschi e tutte le maggiori isole.

Di questi l’Italia sembra essere il paese maggiormente interessato dall’invasione di quest’alga (500 km di coste).

Va specificato che con il termine invasivo vengono indicati, in particolare, tutti quegli organismi, animali e vegetali, che presentano alcune delle seguenti caratteristiche:

  • Alto tasso riproduttivo;
  • Specie pioniera;
  • Ridotto tempo di generazione;
  • Ciclo di vita lungo;
  • Elevato tasso di dispersione;
  • Riproduzione single-parent (la femmina gravida rappresenta il colonizzatore);
  • Riproduzione vegetativa o clonale;
  • Alta variabilità genetica;
  • Alta plasticità fenotipica;
  • Ampio areale nativo;
  • Generalista in habitat (specie a larga valenza);
  • Polifago (dieta ampia);
  • Commensale degli umani.

Attualmente nel Mediterraneo sono presenti tre taxa infra-specifici di Caulerpa racemosa:
Caulerpa racemosa var. lamourouxii (Turner) Weber-van Bosse f. requienii (Montagne) Webervan Bosse;

– un taxon corrispondente alle due varietà: Caulerpa racemosa var. turbinata (J. Agardh) Eubank

e Caulerpa racemosa var. uvifera (C. Agardh) J. Agardh;

– un taxon recentemente introdotto Caulerpa racemosa.

Possibili ipotesi sull’introduzione dell’alga nel Mediterraneo
Inizialmente si era pensato che il taxon recentemente introdotto Caulerpa racemosa fosse un migrante lessepsiano (introdotto cioè attraverso il Canale di Suez). Successivamente si è accertato che questo taxon è originario dell’Australia sud-occidentale.

Caratteristiche morfologiche
Il genere algale Caulerpa è caratterizzato dalla presenza di uno stolone strisciante dal quale partono inferiormente i rizoidi, che servono per ancorare il tallo al substrato, e superiormente i filloidi. Caulerpa racemosa e Caulerpa racemosa var. cylindracea differiscono per la presenza nella varietà cylindracea di un ingrossamento tra stolone e filloide, e per la disposizione dei ramuli dei filloidi che è alterna in Caulerpa racemosa mentre è opposta nella varietà cylindracea (Fig. 1) .

Il ciclo riproduttivo
Le Caulerpaceae presentano un ciclo riproduttivo monogenetico diplonte (Fig. 2), caratterizzato da olocarpia, cioè l’intero contenuto del tallo si trasforma in strutture riproduttive. Le papille riproduttive vengono differenziate generalmente a livello degli assimilatori (Hamel, 1930; Meinesz, 1973). Alla germinazione dello zigote si forma una protosfera che darà origine a filamenti multinucleati che successivamente si ramificheranno e formeranno i talli adulti di Caulerpa. Queste alghe si riproducono anche attraverso la frammentazione dello stolone che forma propaguli vegetativi, che accrescendosi daranno origine a un nuovo tallo.

Habitat e distribuzione
Per quanto riguarda l’habitat e la  distribuzione Caulerparacemosa ha un ampio range di distribuzione, grazie alla sua capacità di insediarsi nelle diverse tipologie di ambienti che caratterizzano l’infralitorale (Fig. 3): ambienti fotofili, sciafili, substrati duri, mobili e misti, come epibionte [(Pinna nobilis (Linnaeus 1758), spugne, trottoir a vermiti)], sulla matte morta di Posidonia oceanica (L.) Delile e come epifita su diverse macroalghe.

Final Report
Ma torniamo al Rapporto finale del monitoraggio presentato in occasione del Congresso Internazionale GeoSub2016 (Ustica, 14-17 Settembre) e descritto in estrema sintesi in queste immagini. La campagna si è svolta dal 2014 al 2016 raccogliendo nell’area protetta delle Egadi raccogliendo 156 segnalazioni. Un primo fattore da sottolineare è che ben 91 segnalazioni su 156 sono state fatte da subacquei contro i 47 dei ricercatori, significando l’importanza della collaborazione extra accademica in queste attività di monitoraggio. Questo fattore dimostra il fattore moltiplicativo ottenuto dall’impiego di personale non addestrato ma disponibile a collaborare, in supporto alle sempre più ridotte risorse umane. La Caulerpa è stata identificata in tutte tre le isole e in tutti i tipi di sedimento tra una profondità compresa tra il bagnasciuga a 40 metri.

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La pagina facebook (Progetto Caulerpa cylindracea Isole Egadi) rimarrà attiva nell’informare i cittadini sull’evolversi del fenomeno delle specie alloctone e nella raccolta di nuove segnalazioni.

Paolo Balistreri
originale pubblicato in Bio&Eco Marina di Paolo Balistreri 

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Alcune delle foto presenti in questo blog sono prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o chiedere di rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

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