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Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

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seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Il Mossad e le operazioni in Italia del Palyam – parte II

Reading Time: 5 minutes

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livello elementare

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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: gruppi sionisti, Israele, Palyam

 

Nella base di Formia, alcuni membri della futura marina israeliana furono addestrati da ex operatori della X MAS ad effettuare attacchi subacquei contro possibili avversari. Venivano definiti Palyamnik, gli uomini del Palyam, incursori che divennero famosi durante il conflitto arabo-israeliano affondando e danneggiando le navi che trasportavano segretamente armi e munizioni destinate agli arabi della Palestina.

Raccontiamo la loro storia
Nonostante nuclei di sabotatori esistessero giร  dal 1939, nel 1943 venne addestrato il plotone navale del Palmach, che si espanse fino a diventare una compagnia, conosciuta come “decima compagnia Palyam (Palmach-Yam).

Nel Manuale del Palmach del 1953, i loro compiti principali venivano cosรฌ descritti:
– supporto all’Aliya Bet: dal trasporto delle navi alla consegna dei migranti in terra santa;
– addestramento di commando marittimi in grado di sabotare le navi britanniche che cercavano di impedire l’immigrazione;
– gestione delle unitร  combattenti e di rifornimento delle armi e munizioni;
– addestramento della fanteria in operazioni anfibie con mezzi da sbarco.

La prima missione dei Palyam avvenne … in Italia
Una delle piรน famose azioni compiute in Italia dai sabotatori israeliani fu lโ€™affondamento della nave Lino, un cargo di bandiera italiana che ufficialmente trasportava armi e munizioni destinate alle forze arabe siriane. Nel marzo 1948, la sicurezza dello “Yishuv” (la comunitร  ebraica in Eretz Israel/Palestina) era diventata critica. Ben-Gurion nominรฒ Shaul Avigur, capo dell’Ha’Mossad Le’Aliya Bet, responsabile dell’approvvigionamento delle armi dall’Europa. Verso la fine di marzo, Shaul ricevette un rapporto su un mercantile italiano, Lino, che trasportava 8.000 fucili e munizioni dalla Yugoslavia a Beirut; un carico bellico ufficialmente per i Siriani ma, in realtร , destinato agli arabi palestinesi. Shaul ordinรฒ che questa nave fosse intercettata o affondata nel porto di Bari, Italia, dove si era fermata per le necessarie riparazioni.

In quel contesto entrรฒ in gioco un personaggio che ritroveremo spesso in seguito, Ada Sireni, capo della filiale italiana di Haโ€™Mossad Leโ€™Aliya Bet che, grazie alla sua rete di conoscenze che arrivava all’allora Capo di Statio Maggiore della Marina, contattรฒ le Autoritร  italiane per avvisarle dell’imminente operazione segreta. Di fatto giocรฒ sul fatto che sussisteva ancora un senso di rimorso per le scellerate leggi razziali che di fatto avevano spezzato un rapporto con il mondo ebraico sionista. Le Autoritร  fecero quindi finta di non sapere ed il Palyam ebbe la luce verde per il suo attacco. Il 10 aprile 1948, l’operazione fu compiuta da due sabotatori del Palyam, Yossa’le Dror e Benni Kravitz, trasportati nella prossimitร  del cargo da una barca guidata da Meir FalickYossa’le applicรฒ un dispositivo esplosivo allo scafo della Lino che provocรฒ l’affondamento della nave mentre i tre si allontanarono dal porto senza lasciare traccia. Yossa’le Dror in seguito divenne comandante di un’unitร  del Palyam, che comprendeva subacquei e un gruppo di motoscafi modificati con cariche esplosive (praticamente simili agli MTM della Xยช MAS), che in seguito divenne la 13ยช Flottiglia “Marine Commandos”. 

Gli Arabi non rinunciarono perรฒ alle loro armi e chiesero al Governo italiano di poterle recuperare, cosa che fu naturalmente accordata. Il recupero avvenne dopo parecchie settimane prima di essere recuperato per conto del governo siriano e accantonato in un magazzino per essere nuovamente trasportato verso Beirut. Ada Sereni attivรฒ i suoi contatti in modo da noleggiare una nave egiziana, l’Argiro, per il trasporto da Bari a Beirut: questo tramite un armatore barese che si accordรฒ con un maggiore dellโ€™esercito siriano giunto in Italia per gestire il trasporto. L’Argiro salpรฒ da Bari verso la metร  di agosto ma, all’ultimo minuto, alcuni membri dellโ€™equipaggio si resero indisponibili e furono sostituiti allโ€™ultimo minuto da un paio di uomini del Mossad, con l’ordine di simulare un guasto durante la navigazione.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file รจ storia-navale-israele-Argiro.jpg

Argiro – Fonte e autore Brigadier General Nir Maor da Museo della Marina File:Argiro.jpg – Wikimedia Commons

In pratica, l’Argiro divenne il nuovo obiettivo del Palyam e fu pianificata l’operazione Mivtza Shoded, “Operazione pirata”, una delle operazioni piรน sorprendenti eseguite durante la Guerra d’Indipendenza ebraica. Due sabotatori, Sadeh e Ben-Chorin, con una piccola imbarcazione, si avvicinarono all’Argiro che aveva rallentato per il guasto. Salirono a bordo dell’Argiro vestiti con uniformi da ufficiali della marina italiana e si presentarono davanti al comandante della nave dicendo di essere stati inviati dal Governo italiano per assumere il comando della nave. Per rendere piรน credibile la storia, dissero al Capitano della Argiro di essere in realtร  di origine egiziana, ed erano stati inviati a bordo perchรฉ in grado di navigare in sicurezza attraverso il Mediterraneo orientale, ancora disseminato di molte mine della Seconda guerra mondiale.

Presto i Siriani si resero conto di aver perso il contatto con la nave che sembrava sparita nel nulla. Di fatto il comandante dell’Argiro non si pose il problema di informarli in quanto i due falsi ufficiali italiani avevano simulato l’invio di un rapporto a Roma sui movimenti della nave da trasmettere per quanto di competenza agli interessati.

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INS Haganah K-20 – ื”ื’ื ื” – Fonte IDF Encyclopedia, vol. 10 (Navy), p. 36INSHaganah – Category:INS Haganah Q-20 – Wikimedia Commons

Nel frattempo, in Israele fu presa la decisione di intercettare la nave con due corvette, la K-18 e la K-20, denominate Wedgwood e Haganah, mentre era in trasferimento al largo di Creta.  Tutto andรฒ secondo i piani e tutte le armi e le munizioni furono trasferite sulle corvette, cosรฌ come l’equipaggio e i falsi ufficiali italiani mentre l’Argiro venne affondato da una delle corvette. Quelle armi e munizioni destinate ai Palestinesi svolsero in seguito un ruolo molto importante nella guerra d’indipendenza in corso.

Le operazioni contro gli Inglesi
In quel periodo l’unitร  di sabotaggio Palyam
 raggiunse risultati notevoli affondando o danneggiando numerosi pattugliatori britannici che pattugliavano la costa della Palestina, causando gravi danni ad alcune delle navi impiegate per la migrazione clandestina verso la Palestina. Tra di esse voglio ricordare queste operazioni/attacchi di sabotaggio contro obiettivi britannici:

10 ottobre 1945                   liberazione di 208 immigrati ebrei dal campo di detenzione di Atlit
2 novembre 1945                       Sabotaggio di tre motovedette nei porti di Haifa e Jaffa
25 novembre 1945                           Attacco alle postazioni della polizia costiera a Giv’at-Olga e Sidni-Ali
20 gennaio 1946 Attacco al posto di polizia a Giv’at-Olga
21 febbraio 1946 Attacco all’impianto radar di Haifa
22 febbraio 1946 Attacco alla polizia mobile a K’far Vitkin
18 agosto 1946 Sabotaggio della nave da deportazione Empire Haywood nel porto di Haifa
22 agosto 1946 Sabotaggio della nave da deportazione Empire Rival nel porto di Haifa
13 febbraio 1947 Sabotaggio di due mezzi da sbarco e di una motovedetta nel porto di Haifa
2 aprile 1947 Sabotaggio della nave da deportazione Ocean Vigor nel porto di Famagosta, Cipro
4 aprile 1947 Nuovo sabotaggio della nave da deportazione Empire Rival in viaggio verso l’Egitto
21 luglio 1947 Attacco a due installazioni radar ad Haifa
23 luglio 1947 Sabotaggio della nave da deportazione Empire Life Guard

Le operazioni di sabotaggio sopra menzionate furono tutte eseguite da membri di Ha’Chulya, The Squad, una piccola squadra di incursori sabotatori del Palyam.

Fine parte II – continua

Andrea Mucedola

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Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne lโ€™autore o rimuoverle, puรฒ scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dellโ€™articolo

 

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