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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Le attività intelligence della US Coast Guard durante la seconda guerra mondiale

Reading Time: 6 minutes

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livello elementare

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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: STATI UNITI
parole chiave: OSS, Maritime Unit, US Coast Guard, Battaglione San Marco

 

Durante la seconda guerra mondiale fu costituito l’Ufficio dei Servizi Strategici (OSS), un’agenzia dipendente dal Joint Chiefs of Staff (JCS) con il compito di coordinare le attività di spionaggio dietro le linee nemiche impiegando personale militare di tutte le forze armate.

Sebbene la storia dell’OSS sia ben documentata, i suoi rapporti con la US Coast Guard sono poco noti. Sin dall’inizio, personale della Guardia Costiera fu assegnato alle scuole e all’addestramento del personale dell’OSS nell’Area Delta, una base segreta sul fiume Potomac dove vennero addestrati molti uomini della neonata Guardia Costiera ausiliaria per operazioni di antisabotaggio nei porti della costa orientale.

Gli uomini della Guardia Costiera, come i colleghi delle altre forze armate, furono reclutati in base alle loro capacità natatorie e di immersione, alla ed alla condotta di imbarcazioni di appoggio alle future operazioni dell’OSS Maritime Unit (MU) e dell’Operational Swimmer Group (OSG). Un addestramento non scevro di rischi. Dopo essere stati addestrati, questi uomini furono schierati con la MU in Europa (in particolare sul territorio italiano e in Turchia) e in Oriente, in Cina, Birmania, ed India.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è MARINA-USS-OSS-Underwater_combat_swimmer_of_the_Office_of_Strategic_Services_Detachment_404_Maritime_Unit.jpg

Un nuotatore da combattimento subacqueo dell’Unità Marittima del distaccamento dei servizi strategici dell’Ufficio 404 colpito da ipossia mentre utilizza un rebreather nel 1944. – Fonte  USG – Dominio pubblico Underwater combat swimmer of the Office of Strategic Services Detachment 404 Maritime Unit.jpg – Wikimedia Commons

Nell’agosto 1944, l’OSS aveva 226 uomini assegnati alla sua unità marittima. Di questi, secondo gli elenchi del personale oggi declassificati, ben 75 provenivano dalla Guardia Costiera. Altri 40 furono invece assegnati alle scuole di formazione della costa occidentale. Questo piccolo contingente nacque in un periodo di trasformazione in cui la piccola flotta della Guardia Costiera diventò una forza di “160.000 uomini, con 30 cacciatorpediniere di scorta, 75 fregate, 750 cutter, 290 navi mercantili” ed oltre 250 navi di supporto per l’esercito e decine di imbarcazioni più piccole.

La creazione dell’Area D e della Sezione Marittima
Ci vollero quasi 17 mesi prima che l’OSS Maritime Unit passasse dal concepimento, iniziato nel 1942, al suo primo incarico operativo in Europa avvenuto alla fine di luglio 1943. Durante questo periodo un ufficiale di marina britannico, Capitano di fregata RN Woolley venne coinvolto per organizzare e addestrare i suoi agenti. Durante la guerra, gli inglesi avevano avuto un notevole successo nell’infiltrare agenti via mare e nell’eseguire atti di sabotaggio marittimo. I dettagli della loro attrezzatura e esperienza nel campo furono trasferiti da Woolley e costituirono la base per le future attività marittime O.S.S..

Fu costituita la base Delta , lungo il fiume Potomac, in un’area di circa 1.200 acri appena a sud di Quantico, in Virginia. Non essendo ufficialmente una filiale autonoma dell’OSS, Woolley dovette trovare un sistema per acquisire le risorse necessarie per avviare il progetto ma non ottenne il controllo dalla componente dell’OSS fino al marzo 1943. In contemporanea, l’OSS condusse un’ampia ricerca per identificare navi di medie dimensioni necessarie per le sue attività; cosa non facile in quanto la maggior parte delle navi erano già state sequestrate per compiti della marina. Dopo circa 10 mesi, vennero identificati due cabinati idonei, il Maribel e il Marsyl, che furono acquisiti per l’addestramento e ormeggiati presso i porti turistici locali. Le prime attività addestrative operative incominciarono nell’agosto del 1942 ed il 20 gennaio 1943 fu istituita la Maritime Unit (MU). Nel febbraio iniziarono i primi corsi subacquei ad Annapolis e, finalmente, il 9 giugno l’Unità Marittima fu formalizzata. Nell’estate del 1943 iniziò un addestramento intensivo, Woolley collaborò con il capitano della guardia costiera dell’area portuale di Washington H.G. Hemmingway per stabilire zone di protezione speciale per l’addestramento marittimo, in particolare quello notturno. Non dimentichiamo che si era in piena guerra e la sorveglianza marittima era stata intensificata per controllare l’eventuale sbarco di spie nemiche. Nel novembre 1943, un’unità marittima speciale, composta da circa 40 ufficiali e uomini, iniziò l’addestramento operativo a Camp Pendleton, in California, approvata dal capo dell’OSS, il generale Donovan. Furono aperte basi di allenamento nella California meridionale, sull’isola di Catalina e a Nassau, nelle Bahamas britanniche, dove le acque calde e le condizioni meteorologiche le rendevano ideali per gli esercizi di nuoto. Un bel cambio dalle fredde e inquinate acque del Potomac.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è MARINA-USA-OSS-Memorial_stone_14_OSS_Maritime_Unit.jpg

Lapide commemorativa presso la piazza commemorativa USASOC dedicata ai nuotatori operativi dell’unità marittima OSS – Fonte https://arsof-history.org/hq_plaza/index.html –  Autore US Army Office of the Command Historian Memorial stone 14 OSS Maritime Unit.jpg – Wikimedia Commons

L’Unità marittima (MU) – Operational Swimmer Group 2 (OSG 2), dopo aver completato l’addestramento avanzato a Nassau, Bahamas, venne impiegata per  testare le difese portuali della USN a Guantanamo Bay, Cuba. In realtà fu il test finale per valutare l’efficacia dei gruppi operativi di nuotatori di assalto a condurre operazioni di infiltrazione e sabotaggio via mare prima di essere impiegati nel Pacifico. Un distaccamento del OSS MU operò anche in Italia contro i Tedeschi con il supporto del battaglione San Marco. La storia è poco conosciuta, e grazie alla declassifica di documenti dell’OSS, è ora possibile raccontarla.

La Maritime Unit in Italia
Nel febbraio 1944 venne concluso un accordo tra l’OSS e il Duca d’Aosta per mettere a disposizione dell’OSS l’esperienza del Battaglione San Marco, un corpo della Regia Marina Militare italiana considerato di élite, specializzato in operazioni anfibie e sabotaggio marittimo. Cinque ufficiali e 50 uomini del battaglione San Marco furono assegnati all’OSS, insieme agli ultimi equipaggiamenti marittimi italiani. Includevano attrezzatura per il nuoto, il materassino gonfiabile (nel manuale americano chiamato “matarassino“, un’invenzione italiana poi ripresa dagli Inglesi), battelli con motori elettrici silenziosi per consentire sbarchi clandestini ed altre attrezzature d’assalto, ricognizione e demolizione.

Gli specialisti del San Marco, tutti volontari, furono posti sotto la direzione del personale dell’OSS Maritime Unit Branch (OSS MU) e, nel maggio 1943, si stabilirono prima a Fasano, una località a sud di Bari e successivamente a Falconara, a nord di Ancona. Dopo la presa di Ravenna, nel dicembre 1944, stabilirono una base avanzata anche nei pressi di quella città. Mezzi navali leggeri statunitensi e britannici furono usati alternativamente con MAS o MS italiane sotto il controllo della Marina britannica. Nella primavera del 1945, il personale della Maritime Unit in Italia divenne un distaccamento operativo della compagnia Delta.

La prima missione ebbe luogo il 19 giugno 1944. Si trattò di un’operazione di sabotaggio contro un ponte ferroviario lungo la costa, a 100 miglia dietro le linee nemiche. Una seconda operazione simile venne effettuata alla fine di luglio. In agosto, su richiesta dell’VIII Armata, fu condotta la prima operazione di intelligence con il supporto diretto di guide partigiane che erano state accuratamente istruite e ufficiali di San Marco. La missione consistette nell’estrarre degli agenti infiltrati in possesso di importanti documenti cartografici e fotografici. Il materiale giunse all’VIII Armata quattro giorni prima del suo attacco alla Linea Gotica. Furono compiuti in totale dieci pattugliamenti marittimi clandestini sul lago di Comacchio, occupando diversi isolotti del lago ed effettuando una serie di piccole incursioni offensive contro la sponda settentrionale del lago controllata dal nemico. Diverse altre operazioni furono eseguite insieme a un distaccamento dell’Ottava Armata per infiltrarsi e recuperare agenti e corrieri.

Un’eredità che non si è persa
Gli uomini della Guardia Costiera assegnati all’OSS durante la seconda guerra mondiale contribuirono a gettare le basi per le future operazioni della Guardia Costiera statunitense. L’addestramento, le tattiche e le procedure sperimentate dall’OSS MU e dagli OSG, di cui gli uomini della Guardia Costiera furono un’importante parte, furono in seguito mutuate dalle forze del Comando delle Operazioni Speciali. Sebbene l’OSS fu sciolto un mese dopo la fine della guerra, in base all’ordine esecutivo 9621 il 1 ottobre 1945 del presidente Harry Truman, i suoi compiti furono poco dopo trasferiti ai suoi successori: l’Ufficio di intelligence e ricerca (INR) del Dipartimento di Stato e la Central Intelligence Agency (CIA). Nell’ambito della US Coast Guard le attività di intelligence sono però ancora attive e, nell’estate del 2008, il comandante della Guardia Costiera ha annunciato una partnership con il comando delle Naval Special Warfare per addestrare gli uomini della Guardia Costiera come gli US Navy SEAL. Nello stesso anno, in una cerimonia tenutasi al Comando delle Forze Speciali, i sommozzatori della Guardia Costiera e gli uomini dell’Unità Marittima dell’OSS furono nominati membri onorari delle Forze Speciali , un giusto riconoscimento dopo più di 50 anni dal loro prezioso servizio durante l’ultima guerra.

 

in anteprima rebreather impiegato dagli OSS – Photo E.v. Vliet Netherlands; Museum UDT SEALS da Photos Lambertsen (therebreathersite.nl)

 

Bibliografia
The US Coast Guard and OSS Maritime Operations During World War II
LCDR Michael Bennett, USCG
Guardian Spies: The SECRET Story of the U.S. Coast Guard Intelligence in World War II;
The OSS in World War II by Edward Hymoff
Office of Strategic Services (OSS) 70th Anniversary: Celebrating William “Wild Bill” Donovan’s “glorious amateurs”
The US Coast Guard and OSS Maritime (cia.gov)
https://arsof-history.org/oss/manuals/maritime-unit-fm.pdf
OSS Office of Strategic Services (arsof-history.org)
Maritime Unit (soc.mil)
The OSS: A Primer on the Special Operations Branches and Detachments of the Office of Strategic Services (arsof-history.org)

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