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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Una nave decisamente particolare, il monitore Novgorod

Reading Time: 7 minutes

 

livello elementare
.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XIX – XX SECOLO
AREA: RUSSIA
parole chiave: Monitore
.

Il Novgorod fu un monitore costruito per la Marina imperiale russa negli anni 1870 e potremmo dire che passò alla storia per essere una delle navi da guerra più insolite e peggiori mai costruite.

Sicuramente fu un progetto innovativo
Studiato per la difesa costiera, lo scafo aveva un’insolita e poco marinaresca forma circolare. Con un pescaggio ridotto, lievemente convesso, la distribuzione del ponte su una forma quasi circolare consentiva alla nave di trasportare un armamento più pesante rispetto ad altre navi della stessa dimensione.

Tutto iniziò nel 1868 con un articolo del costruttore navale scozzese John Elder in cui sosteneva che l’allargamento del raggio di una nave avrebbe ridotto l’area che doveva essere protetta e avrebbe permesso di portare armature più spesse e cannoni più pesanti e potenti rispetto a una nave tradizionale. Inoltre, avrebbe consentito un pescaggio minore, cosa che ne avrebbe favorito l’impiego lungo i fiumi e in acque basse. Di contro sarebbe stato necessario un moderato aumento della potenza per eguagliare la velocità di una nave normale. Sir Edward Reed, allora Direttore delle costruzioni navali della Royal Navy, concordò con le conclusioni di Elder ed il contrammiraglio Andrei Alexandrovich Popov della Marina imperiale russa prese spunto dal concetto. Popov, per difendere l’estuario del Dnepr-Bug e lo stretto di Kerch, progettò quindi il Novgorod, ampliando la nave in modo che fosse effettivamente circolare, e adottando un design a fondo piatto per ridurre al minimo il suo pescaggio. In pratica modificò il disegno originario di Elder che invece aveva uno scafo convesso. Il requisito della marina russa del 1869 era di quattro navi corazzate molto pesanti con un pescaggio di 3,4 m, armate con cannoni rigati da 11 pollici (279 mm), per i quali il costo totale del programma non doveva superare i quattro milioni di rubli.

Nel dicembre 1869, tra i vari progetti presentati all’ammiragliato russo, alla fine fu prescelto quello della nave circolare di Popov che superò i testi in mare nell’aprile 1870; lo zar Alessandro II, alla ricezione dei rapporti sui progetti, soprannominò la nave “popovka“, una forma diminutiva del nome del progettista.

In realtà, il fantasioso Popov presentò diversi progetti, tutti simili ma diversificati dal diametro. Inizialmente fu selezionato quello di dimensioni maggiori con un dislocamento di 6.151 t, 46 metri di diametro ed armato con quattro cannoni da 11 pollici. Per ragioni di budget, il 24 ottobre 1870, lo zar approvò però quello di dimensioni minori (29,3 metri di diametro, armata con due cannoni da 11 pollici e protetta da un’armatura di 12 pollici). Per effettuare ulteriori test, fu costruito nel 1871 il Kambala (Flounder), una nave circolare di soli 7,3 metri di diametro. L’unità, dotata di due motori che producevano un totale di 3.360 cavalli nominali, effettuò le prime prove durante l’estate con successo.  Durante la costruzione, il progetto di Popov fu modificato con l’aggiunta di un rivestimento in legno e rame per ridurre il fouling, cosa che aumentò il diametro del Novgorod a 30,8 metri.

La “Popovka” aveva un pescaggio massimo di 4,1 metri, con un dislocamento di 2.531 tonnellate a carico normale con un bordo libero di soli 46 cm.  Il ponte si curvava verso l’alto fino alla barbetta del cannone centrale. Inoltre, la nave aveva una sovrastruttura non armata a prua che ospitava alcuni degli alloggi dell’equipaggio. Nonostante le preoccupazioni iniziali sulla sua capacità di tenuta al mare, inizialmente il Novgorod si dimostrò una piattaforma stabile con un rollio che raramente superava i 7–8°. Infine, il monitore fu armato con un equipaggio composto da 151 ufficiali e graduati.

Una forma dal punto di vista marinaresco discutibile
Sin dall’inizio l’equipaggio notò che quella forma circolare comportava una notevole perdita di velocità in caso di maltempo. L’inconveniente maggiore era il beccheggio che sollevava le eliche fuori dall’acqua, facendo perdere la capacità del timone per far accostare la nave (si dice che nei test di mare grosso ci vollero 40-45 minuti per fare un giro completo con una nave quasi inservibile in condizioni di avverse condizioni meteo). La soluzione adottata fu quella di utilizzare i motori per il governo e lasciare il timone fisso, anche se questa soluzione contribuiva a ridurre la velocità della nave.

il monitore in costruzione – Fonte Antony Preston. The World’s Worst Warships, p. 27 ISBN 0-85177-754-6 NovogorodBuilding.jpg – Wikimedia Commons

La nave aveva sei motori a vapore ad espansione composta orizzontale costruiti dalla Baird Works. Ogni motore azionava una singola elica, utilizzando il vapore fornito da otto caldaie cilindriche. I motori producevano un totale di 3.360 cavalli che fornivano una velocità di circa 6,5 ​​nodi ma si rivelarono problematici per tutta la loro vita operativa. La forma circolare dello scafo non favoriva l’efficienza della navigazione e il monitore si dimostrò estremamente costoso in termini di consumi di carbone con un’autonomia di 480 miglia nautiche a piena velocità.

L’armamento
Novgorod era armato con due cannoni ad avancarica da 11 pollici, calibro 20. I colpi dei cannoni potevano penetrare 11 pollici di armatura ad una distanza di 800 iarde (730 m); i loro proiettili da 489 libbre avevano una velocità iniziale di 392 m / s. La loro velocità di fuoco era però molto bassa, circa un colpo ogni dieci minuti. I cannoni erano installati su piattaforme girevoli separate che potevano essere spostate indipendentemente o bloccate insieme, impiegando circa due o tre minuti per ruotare di 180°. Prove di artiglieria nel novembre 1874 dimostrarono che le strutture erano troppo deboli tanto che il rinculo del cannone avrebbe potuto farli ruotare. Questo portò la credenza (esagerata) che l’intera nave ruotasse quando un cannone sparava.

Artiglieria del calibro principale della corazzata russa Novgorod. | Foto: popmech.ru. Fonte: https://novate.ru/blogs/240219/49586/ – Знаменитые «поповки»: самые… круглые корабли Российского императорского Флота (novate.ru)

Protezione
La nave aveva una linea di galleggiamento con una protezione in ferro battuto che copriva completamente lo scafo e si estendeva da 18 pollici (457 mm), sopra la linea di galleggiamento, a 4 piedi e 6 pollici (1,4 m) sotto di essa. L’armatura era configurata in due strisce, ciascuna alta 3 piedi (0,9 m). Le piastre superiori erano spesse 9 pollici (229 mm) mentre quelle inferiori 7 pollici (178 mm). L’armatura di protezione era sostenuta da 9 pollici di legno teak rinforzato. La marina zarista considerava questo supporto equivalente ad altri due pollici (51 mm) di armatura. Novgorod fu la prima corazzata russa a collocare il suo armamento in un montaggio di barbette. Il ponte era protetto da un’armatura da 2,75 pollici (70 mm), composta da tre strati di piastre di spessore compresi tra 0,75 e 1 pollice (da 19 a 25 mm).

Il trattato di Parigi, che pose fine alla guerra di Crimea del 1854-56, limitò la presenza nel mar Nero della Marina imperiale russa a sole sei corvette da 800 tonnellate lunghe (810 t). Il cantiere navale reale di Sebastopoli fu quindi affittato alla compagnia russa di navigazione e commercio a vapore. Ciò comportò che qualsiasi nave corazzata destinata in Mar Nero avrebbe dovuto essere costruita a San Pietroburgo, smontata e quindi spedita in un porto del Mar Nero per essere rimontata. Fu scelta la struttura di Nikolaev e vennero ordinati macchinari e strumenti in Gran Bretagna. Uno scalo di alaggio temporaneo fu costruito presso il cantiere navale del New Admiralty nel gennaio 1871 e la costruzione di Novgorod, dal nome della città, iniziò il 13 aprile.

Il suo scafo fu completato il 29 dicembre, quando si tenne la cerimonia ufficiale di posa della chiglia. Entro due settimane fu smontato e la prima spedizione arrivò a Nikolaev il 2 aprile 1872. Il riassemblaggio iniziò su uno scalo di alaggio, appositamente preparato, otto giorni dopo. Poiché non esisteva una linea ferroviaria tra San Pietroburgo e Nikolaev, i componenti dovevano essere trasportati su rotaia ad Odessa, dove venivano trasbordati su chiatte fluviali e piroscafi. Le caldaie erano troppo grandi e dovevano essere spedite tramite nave mercantile dal Mar Baltico ad Odessa. La costruzione fu ritardata dalle consegne tardive delle parti e dalla mancanza di esperienza della forza lavoro; la nave fu finalmente varata il 2 giugno 1873, alla presenza del Granduca Konstantin Nikolayevich. I cannoni di Novgorod furono invece montati a settembre ed il monitore entrò in servizio l’anno successivo.

Nel 1875, la nave fece una visita al porto di Taganrog e ospitò in ottobre Sir Edward Reed durante una crociera lungo la costa della Crimea. Durante la guerra russo-turca, la nave fu assegnata alla difesa di Odessa ed il suo armamento fu rinforzato da un paio di cannoni da 4 libbre da 3,4 pollici (86 mm) montati sulla sua sovrastruttura di poppa, per proteggerla dalle torpediniere. Questi cannoni sparavano un proiettile da 12,7 libbre ad una velocità iniziale di 657 m/s ad una distanza di oltre 3.200 metri. Durante questo periodo, la marina russa si rese conto che i motori più esterni della nave contribuivano minimamente alla velocità della nave essendo la capacità di vapore insufficiente per tutti i suoi motori; per cui i motori esterni furono rimossi nel 1876-77. Ciò ridusse la potenza disponibile del Novgorod a 2.000 ihp e, di conseguenza, la sua velocità a circa 6 nodi.

Il Novgorod rimase di stanza a Sebastopoli per tutto il 1880 e fece brevi campagne ogni estate. Ricevette delle nuove caldaie dal viceammiraglio Popov nei grandi lavori di manutenzione nel 1883. Fu quindi riclassificata come corazzata di difesa costiera il 13 febbraio 1892, quando il suo armamento fu potenziato da due cannoni da 37 millimetri (1,5 pollici) a con un cannoncino a cinque canne rotanti Hotchkiss.

Questi cannoni prodotti in Francia, poi adottati dalla US Navy e dalla marina russa, avevano una gittata di 3.038 iarde (2.778 m) ed una velocità di fuoco di 32 colpi al minuto. Nel 1893 le verifiche sul suo scafo e sulle macchine rivelarono uno stato disastroso dell’unità navale, al punto che la nave fu consegnata all’autorità portuale di Nikolaev per la sua dismissione che avvenne il 1° maggio 1903. Fu quindi cancellata dalla lista della marina il 3 luglio, ed usata come nave di stoccaggio. Il Novgorod fu offerto in vendita alla Bulgaria nel 1908, ma l’offerta non fu accolta per cui fu venduto come rottame nel dicembre 1911.

 

in anteprima disegno della nave a torretta circolare russa Novgorod, varata nel 1873 – Autore sconosciuto File:Novgorod (1873) a.jpg – Wikimedia Commons

 

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