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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga piรน di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di lร  delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Parliamo di pesca by catch e reti derivanti

Reading Time: 6 minutes

 

livello elementare
.
ARGOMENTO: EMERGENZE AMBIENTALI
PERIODO: XXI SECOLO

AREA: OCEANI
parole chiave: Pesca non sostenibile
 

Abbiamo spesso lanciato un grido di allarme verso due fenomeni preoccupanti che riguardano la pesca. Oggi Nicola Di Battista, Presidente di CARE THE OCEANS, ci parla del by catch e delle reti derivanti. 

Il by catch
Circa il 40% del pescato mondiale รจ catturato in modo non intenzionale e una parte di esso รจ rigettata in mare, morta o moribonda. Il pesce che finisce nei piatti ha un passato inquietante: spesso non vengono catturate solo le specie desiderate, bensรฌ altri pesci e animali.

Si tratta del by catch, la cattura accidentale, accessoria e involontaria di organismi marini (pesci, crostacei, molluschi, echinodermi ed altri invertebrati) che vengono catturati assieme alla specie ricercata (specie target) durante l’attivitร  di pesca sia professionale che sportiva; essa รจ una delle principali minacce per la biodiversitร  marina di tutto il mondo. Il termine puรฒ essere applicato anche ad individui della specie oggetto dell’attivitร  di pesca ma troppo rovinati, di taglia troppo piccola (soprattutto se esiste una misura minima legale per quella specie) o troppo grande per essere commercializzati.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file รจ overfishing-Mountain_of_dogfish.jpg

overfishing – John Wallace, NOAA/NMFS/NWFSC/FRAMD
File:Mountain of dogfish.jpg – Wikimedia Commons

Il by catch suscita particolare preoccupazione anche per le specie rare come uccelli marini, cetacei e tartarughe marine – i quali in genere muoiono per annegamento quando vengono intrappolati nelle reti o restano allamati ad un palamito – oppure gli squali. Uno degli esempi piรน ampiamente drammatici di by  catch si รจ verificato nel corso del 1970, quando migliaia di delfini sono morti nelle reti di cattura per il tonno, con reti a circuizione nell’Oceano Pacifico. Da allora ad oggi, รจ ancora un problema diffuso in tutte le attivitร  di pesca e in tutti i mari, che non risparmia nessun gruppo di animali, dai piccoli coralli alle grandi balene. Esso รจ il risultato dellโ€™utilizzo di attrezzi meno selettivi e piรน intrusivi nell’habitat marino, come reti da posta, palangari (sui quali sono inseriti ganci e possono estendersi fino 93 chilometri) o reti a strascico. Tali attrezzi attraggono tutto ciรฒ che nuota, come gli squali e le tartarughe marine, mentre le reti a strascico trascinano le reti in tutto il fondale marino, catturando di tutto nei loro percorsi. Al contrario, gli attrezzi da pesca come gli hook-and-line possono limitare le catture accidentali perchรฉ i pescatori possono rilasciare rapidamente il pescato indesiderato dai loro ganci.

Piรน del 15 per cento delle specie di squalo sono minacciate di estinzione, in parte come il risultato dellโ€™essere  catturati accidentalmente da palangari e reti da traino.  Centinaia di migliaia di tartarughe marine, uccelli e mammiferi marini, tra cui balene, delfini e focene, muoiono nelle catture accessorie. Ben 200.000 tartarughe marine Caretta caretta e 50.000 tartarughe marine liuto vengono catturate ogni anno. Tale pratica uccide anche centinaia di migliaia di uccelli marini quando restano impigliati nelle reti da posta o rimangono catturati dagli ami dei palangari o interagiscono con reti da traino. Ogni anno, almeno 7,3 milioni di tonnellate di vita marina sono catturate accidentalmente. In alcuni tipi di pesca, la percentuale delle catture accessorie supera di gran lunga la quantitร  del pescato da destinare al commercio.

Ad esempio, per ogni chilo di gamberetti catturati dalle reti a strascico nel Golfo del Messico, oltre quattro volte il suo peso รจ cattura accidentale. Ci sono molti casi che illustrano l’impatto devastante delle catture accessorie. Nel 2007, nel Golfo di California, in Messico, la popolazione di Vaquita (focena) รจ stata ridotta a solo alcune centinaia di animali, a causa delle reti da posta che li hanno impigliati e soppressi, e ciรฒ ne uccide ancora molti ogni anno.

Le catture accessorie comportano gravi conseguenze, quali:

1) uno spreco di risorse per la societร ;

2) una diminuzione immediata della biomassa riproduttiva in caso di prelievo di esemplari adulti;

3) ripercussioni negative sull’ecosistema marino e sulla biodiversitร . Gran parte di questi animali viene rigettata in mare morta, moribonda o gravemente ferita, come immondizia, oppure smaltita sulla terra ferma. Ciรฒ sta portando intere specie sempre piรน vicino all’estinzione, minacciando il delicato habitat marino.

Come ridurre l’incidenza del by catch sul totale del pescato
Adottare sistemi che riducano l’impatto del by catch รจ importante da un punto di vista ecologico; i dispositivi in grado di far diminuire le catture accessorie vengono denominati BRD (By catch Reducer Devices – meccanismi per la riduzione del by catch). I BRD sono molto diversificati in base alla tecnica di pesca a cui vengono applicati; variano dal divieto di utilizzare reti con maglia inferiore a una certa misura a delle griglie di selezione che impediscono ad individui piรน piccoli o piรน grandi di una determinata taglia di finire nel sacco di una rete a strascico fino ad ami per palamiti studiati per non essere inghiottiti dalle tartarughe o a dissuasori acustici che allontanano i cetacei dalle reti da posta.

Le conseguenze ecologiche delle catture accessorie della pesca possono avere effetti diretti su una singola specie che incidentalmente รจ catturata da un particolare tipo di ingranaggio, ma puรฒ anche portare a cambiamenti in una comunitร  o a livello di ecosistema. Le conseguenze piรน evidenti di catture accessorie della pesca sono la diminuzione della popolazione. Esistono molti metodi intelligenti in grado di ridurre la cattura accessoria in modo significativo: reti con aperture da cui le tartarughe possono uscire, ami particolari per evitare la cattura accessoria di tartarughe, lโ€™utilizzo di odori per allontanare gli squali dall’esca dei palangari, reti di colore rosso che vengono evitate e riconosciute dal loro colore dalle balene e delfini. 

Reti derivanti
Altri sistemi seminatori di morti inutili sono le reti derivanti. Per โ€œrete da posta derivanteโ€ si intende qualsiasi rete da imbrocco mantenuta in superficie o ad una certa distanza da essa per mezzo di galleggianti, lasciata alla deriva sotto lโ€™azione delle correnti, liberamente o insieme all’imbarcazione a cui puรฒ essere fissata. Puรฒ essere munita di dispositivi volti a stabilizzare la rete e/o a limitarne la deriva. Lโ€™uso di reti da posta derivanti per la cattura di grandi pelagici รจ illegale, perchรฉ rappresenta una minaccia per la conservazione di varie specie di cetacei, tartarughe marine e squali. Le prime misure contro lโ€™uso di questo attrezzo da pesca sono state adottate dalle Nazioni Unite piรน di 15 anni fa; ciononostante queste reti, denominate comunemente โ€œmuri della morteโ€, continuano ad essere utilizzate in diverse parti del mondo.

La pesca con reti da posta derivanti รจ praticata con reti aventi lunghezza limitata e apertura di maglia relativamente contenuta per catturare varie specie pelagiche di piccole e medie dimensioni presenti per lo piรน nelle zone costiere o in transito attraverso di esse. Problemi significativi apparvero verso la fine degli anni ’70 e ’80, quando cominciarono ad essere utilizzate reti di questo tipo a maglie larghe e di varie decine di chilometri di lunghezza. L’uso di tali attrezzi ha prodotto un aumento significativo dei tassi di mortalitร  accidentale di specie protette, tra cui, in particolare, cetacei, tartarughe marine e squali, destando preoccupazione nei consessi internazionali quanto al loro impatto ambientale. La detenzione a bordo e l’uso di reti da posta derivanti di lunghezza superiore a 2,5 km sono vietati nell’UE dal giugno 1992. Dal 2002 รจ vietato l’utilizzo di reti da posta derivanti, a prescindere dalla dimensione, per la cattura di specie elencate nell’allegato VIII del regolamento (CE) n. 894/97 del Consiglio (specie non autorizzate).

La legislazione europea vieta espressamente le reti da posta derivanti considerando tra l’altro che “le attivitร  di pesca con reti da posta derivanti praticate per catturare tonno, pesce spada e talune altre specie presentano un difetto di selettivitร , sicchรฉ comportano catture accessorie e rischi per le popolazioni di specie diverse da quelle bersaglio“.

 

In anteprima: un salmon shark (Lamna ditropis) catturato by catch da una rete a strascico – foto di SST Kathy Hough – fonte  http://www.moc.noaa.gov/od/visitor/…/photos-d/photos-d.html 
Salmon shark oscar dyson.jpg – Wikimedia Commons

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne lโ€™autore o rimuoverle, puรฒ scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dellโ€™articolo

 

Due problemi del mare che non dovrebbero esistere e possono essere risolti solo con la vigilanza di tutti. Non abbiate paura, il futuro ce lo dobbiamo meritare.  N.d.R.

Nicola Di Battista 

 

Contatti: Pagina Facebook
Indirizzo di posta elettronica: caretheoceans@gmail.com
Skype e Telegram: Care The Oceans – Instagram: Care The Oceans
Numero telefonico e Whats App: 327/5941319

CARE THE OCEANS
L’organizzazione di Volontariato Care The Oceans nasce per difesa della flora e fauna acquatica dei mari dei fiumi e dei laghi, promuovendo pulizie coste e fondali, formazione sensibilizzazione per grandi e piccini, progetti educativi nelle scuole, programmi di ricerca e di integrazione e sensibilizzazione per persone in svantaggio bio – psico โ€“ sociale, attraverso il coinvolgerli nelle nostre attivitร  e presentandogli in nostro operato. Non ultimo utilizza audio โ€“ interviste, il Braille, la Lingua Italiana dei Segni (LIS)/Dattilologia e la Comunicazione Aumentativa Alternativa per sensibilizzare al rispetto sia della flora e fauna acquatica e che della biodiversitร  quante piรน persone possibili, adattandoci, noi, alle loro modalitร  comunicative. Collabora con Comuni, Enti nazionali, Enti locali, Associazioni, Didattiche subacquee, Diving Center, Scuole pubbliche e private, Agenzie di Promozione Sociale e Circoli subacquei. Potete contattarli per unirvi alle loro attivitร  per la difesa diretta della flora e fauna acquatica su caretheoceans@gmail.com.

 

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne lโ€™autore o rimuoverle, puรฒ scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dellโ€™articolo

 

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