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Nave Vespucci è arrivata a Belawan, Sumatra. Parliamo di Malacca e delle meraviglie dell’Indonesia: diario di bordo dal 29 ottobre al 4 novembre 2024

tempo di lettura: 8 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Vespucci, Marina Militare
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martedì 29 ottobre 2024

Nave Amerigo Vespucci procede la sua navigazione nel mare di Giava con mare calmo verso Belawan dove dovrebbe arrivare il prossimo 1 novembre per una sosta tecnica.

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L’Amerigo Vespucci procede lungo lo stretto di Malacca con rotta 300°, velocità 6 nodi, con vento di intensità 9 nodi da NW ed una corrente favorevole verso NW (presente tutto l’anno). Sin dall’antichità lo Stretto era cruciale per il commercio e i viaggi da e per l’Oceano Indiano, di fatto congiungendo il mare delle Andamane con il Mar cinese meridionale. I primi commercianti provenienti da Arabia, Africa, Persia e India meridionale commerciavano in oggetti di vetreria, canfora, prodotti di cotone, broccati, avorio, sandalo, profumi e pietre preziose verso il porto di Kedah e i porti commerciali lungo il canale sfruttando i venti monsonici tra giugno e novembre per poi rientrare tra dicembre e maggio. Il ricco porto malese di Kedah fu l’hub principale per tutto il VI secolo, prima che la navigazione iniziasse a utilizzare lo Stretto di Malacca come rotta commerciale verso l’oceano Pacifico e il mar cinese Meridionale. Dopo il decimo secolo, anche le navi cinesi intensificarono i loro commerci attraverso lo Stretto. Secondo alcune fonti il suo nome potrebbe derivare dal Sultanato di Malacca, che controllava tutta la regione dal XIV secolo all’inizio del XV secolo. Altre fonti suggeriscono che lo Stretto di Malacca potrebbe derivare dal nome del porto commerciale più prospero della regione conosciuto come Melaka o Malacca, sempre sotto il dominio dei regni malesi. Malacca copriva una parte importante della penisola malese, le isole Riau e una larga fetta della costa settentrionale di Sumatra. Parallelamente al commercio, incominciarono a nascere fenomeni di pirateria, favoriti dalle tante insenature costiere che offrivano un’ottimo nascondiglio dopo aver assalito le giunche in transito.

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Mappa di Singapore, Sumatra, Malesia, Stretto di Malacca realizzata da Sebastian Münster, 1580 – Fonte https://www.raremaps.com/gallery/detail/63804/. Map of Singapore, Sumatra, Malaysia, Straits of Malacca by Sebastian Münster.jpg – Wikimedia Commons

mercoledì 30 ottobre 2024 

Ma la pirateria non è il solo problema nello stretto e lo testimoniano i numerosi relitti che lo popolano. L’alto flusso mercantile è stato causa di incidenti anche in tempi recenti nel canale TSS 1 impiegato dalle navi commerciali nell’ambito della separazione del traffico mercantile. Tra di essi, ricordo la collisione avvenuta il 20 agosto 2017, da parte del cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti USS John S. McCain con la nave mercantile Alnic MC a breve distanza a est dello stretto. Inoltre vanno menzionati i violenti incendi boschivi, che limitano fortemente la visibilità. Ricordo che nel 1997, su Nave Zeffiro, attraversammo lo stretto proprio in occasione di uno di quegli incendi, con una visibilità vicina allo zero che ci costrinse a rallentare fortemente. Il canale è generalmente poco profondo, raggiungendo circa 37 m nella parte meridionale. Andando verso nord-ovest, il fondale marino scende lentamente fino a raggiungere circa 200 metri, quando finalmente si collega al bacino delle Andamane. La temperatura dell’acqua di superficie è piuttosto calda, solitamente compresa tra 30 e 31 gradi Celsius sul lato orientale, mentre è più bassa nella parte occidentale dello Stretto che ha livelli di salinità molto bassi  a causa dei molti fiumi che trasportano nutrienti e acqua dolce. Nave Vespucci è ormai in prossimità del porto di Belawan, il sorgitore commerciale più trafficato dell’Indonesia al di fuori di Giava. Lo conosceremo presto meglio. 

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giovedì 31 ottobre 2024

Nave Vespucci continua la sua navigazione verso Belawan. Abbiamo spesso definito, meritevolmente, Nave Amerigo Vespucci come la nave più bella del mondo. In realtà questa definizione nacque nel 1962 quando l’Amerigo Vespucci incrociò nel Mar Mediterraneo una portaerei statunitense, la U.S.S. Independence. Seguendo un’antica tradizione marinara, la plancia della portaerei inviò un messaggio a lampi di luce chiedendo l’identità di quella maestosa nave a vela. 

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L’incontro storico tra l’USS Independence e nave Vespucci – ufficio storico della marina militare

Alla risposta «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana» la replica del comandante americano non si fece attendere, «Siete la più bella nave del mondo». Da quell’episodio deriva quindi il meritato titolo, “the most beautiful ship in the world”, che l’Amerigo Vespucci detiene, simbolo dell’eccellenza navale italiana nel mondo. Di fatto è forse la nave a vela più conosciuta nel mondo che, dal 1931, solca gli oceani del pianeta, forgiando generazioni di ufficiali e marinai italiani nelle loro campagne addestrative.

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venerdì 1 novembre 2024

Nave Amerigo Vespucci sta entrando per una sosta tecnica nel grande porto commerciale di Belawan, situato sulla costa nord-orientale di Sumatra, il porto marittimo più trafficato dell’Indonesia, esclusi quelli dell’isola di Giava. Il porto fu inizialmente costruito nel 1890, per supportare il commercio del tabacco, grazie alla sua favorevole posizione che offre un eccellente collegamento con le linee ferroviarie. Nel 1907 si espanse ulteriormente con la costruzione di una nuova sezione destinata ai commercianti cinesi e indigeni, riservando il porto esistente alle spedizioni europee. All’inizio del ventesimo secolo, l’attività del porto si espanse ulteriormente con la crescita di importanti piantagioni di gomma e olio di palma nel nord di Sumatra che richiesero nuove strutture di attracco. Questo allargamento lo rese, nel 1938, il più grande porto delle Indie orientali olandesi, in termini di volumi di carico. Una grande ristrutturazione nel 1985 vide la costruzione di un terminal container per la gestione di circa un quinto delle esportazioni containerizzate dell’Indonesia. I principali prodotti esportati includono ancora oggi gomma, olio di palma, tè e caffè. All’inizio del 2013, il porto di Belawan può servire 1,2 milioni di unità equivalenti a 20 piedi (TEU) all’anno e, gradualmente, si espanderà fino a 2 milioni di TEU con un fondo di circa 90 milioni di dollari.

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sabato 2 novembre 2024

Nave Vespucci in porto a Belawan. Il porto si trova sull’isola di Sumatra, la sesta isola più estesa del pianeta, con una superficie di circa 470.000 km² ed è la terza isola più grande dell’arcipelago Indonesiano dopo Nuova Guinea e Borneo, collocata nella cintura di fuoco, una delle zone più sismiche del mondo. La spina dorsale è costituita dalla catena montuosa dei Monti Barisan che offre scenari naturali molto spettacolari, come ad esempio attorno al lago Toba, che è in realtà la più grande caldera vulcanica del pianeta, determinata da un’eruzione tanto grande che si ritiene che abbia generato una vera e propria glaciazione planetaria.

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La maestosa tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae) è una sottospecie di tigre che vive sull’isola indonesiana di Sumatra. La popolazione selvatica è stimata tra i 400 e i 500 animali, i quali vivono soprattutto nei parchi nazionali dell’isola.
Panthera tigris sumatrae (Sumatran Tiger) close-up.jpg – Wikimedia Commons

Ricchissima di risorse naturali tra cui carbone e oro, è di grande importanza per l’Indonesia, per le attività di estrazione petrolifera e per la coltivazione delle palme, da cui si ricavano grandi quantità di olio di palma. Il disboscamento selvaggio ha minacciato l’ecosistema locale e i suoi abitanti che includono diversi tipi di scimmie, tapiri, oranghi, tigri (tigri di Sumatra) e specie vegetali uniche, come la Rafflesia. 

domenica 3 novembre 2024

Ultimo giorno a Belawan. Sumatra fu abitata da popolazioni di cacciatori-raccoglitori sin dal termine dell’ultima glaciazione (13.000 anni fa), incominciò intorno al I secolo d.C. ad avere maggiori contatti con le popolazioni asiatiche attraverso i commerci marittimi attraverso lo stretto di Malacca e, tra il VI e il VII secolo si vennero formando a Giava e a Sumatra degli Stati locali ispirati alla cultura indiana. 

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l’incredibile viaggio di Marco Polo che, al suo ritorno dalla Cina, transitò nello stretto di Malacca Travels of Marco Polo it.svg – Wikimedia Commons

Una curiosità, nell’isola di Sumatra, che egli chiama Samarra, sostò per 5 mesi l’esploratore Marco Polo in attesa di una stagione migliore: « Ed io Marco Polo vi dimórai 5 mesi per lo mal tempo che mi vi tenea, e ancora la tramontana no si vedea, né le stelle del maestro. È sono idoli salvatichi; e ànno re ricco e grande; anche s’appellano per lo Grande Kane. Noi vi stemmo 5 mesi; noi uscimmo di nave e facemmo in terra castella di legname, e in quelle castelle stavavamo per paura di quella mala gente e de le bestie che mangiano gli uomini.“. Una testimonianza curiosa di quel grande veneziano, viaggiatore e commerciante, che fu ispirazione per generazioni di viaggiatori europei e fornì informazioni dettagliate sui luoghi da lui visitati che arricchirono i portolani e le prime mappe della cartografia occidentale.

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Nave Vespucci ha ripreso il mare imbarcando l’ambasciatore italiano in Thailandia Paolo Dionisi e una rappresentanza di cadetti thailandesi (nella foto) che potranno così addestrarsi sulla nostra nave scuola nel viaggio fino a Phuket.

lunedì 4 novembre 2024

Ieri Nave Vespucci ha ripreso il mare verso Phuket, l’isola più grande e popolata della Thailandia che, con una superficie di circa 800 km quadrati, viene definita la Perla delle Andamane per le sue splendide spiagge. E’ amata dal turismo internazionale anche per le attrazioni che si possono visitare (come la Statua del Grande Buddha a Phuket Town) e perché è il punto di partenza per alcuni luoghi unici al mondo, come la Baia di Phang Nga e le vicine isole di Phi Phi Island. Ne parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo. La rotta seguita da Nave Vespucci attraverserà il mare delle Andamane, da secoli patria degli zingari del mare e crocevia di commerci tra l’oceano indiano e l’Indonesia; ancora oggi questo mare è utilizzato per la pesca e il trasporto di merci tra i paesi costieri e le sue barriere coralline e isole che sono diventate destinazioni turistiche popolari grazie alle loro acque cristalline e la grande biodiversità.

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Mappa dello spostamento verticale calcolato del fondale marino che meglio si adatta ai dati dell’altimetria satellitare Jason-1. Sono etichettate le possibili regioni sorgente collegate alle fasi d1 e d2 (doppio picco sull’altimetria satellitare). Il verde/giallo rappresenta il sollevamento. Il blu/viola rappresenta la subsidenza – Fonte USGS
Computed vertical seafloor displacement | U.S. Geological Survey

Da un punto di vista geologico, il mare delle Andamane è il confine tra due placche tettoniche, quella della Birmania e quella della Sonda, che corre lungo da nord a sud sul fondale marino. Si ritiene che queste placche facessero parte in passato della grande placca eurasiatica e si formarono quando quella indiana iniziò la sua collisione con il continente eurasiatico. Di conseguenza, fu creato un centro di bacino di retroarco che iniziò a formare, circa 3-4 milioni di anni fa, il bacino marginale che sarebbe diventato il Mare delle Andamane. Purtroppo la faglia tra queste principali placche determina un’elevata attività sismica nella regione che ha registrato in passato violenti terremoti. Ricordiamo quello del 26 dicembre 2004 che ebbe una magnitudo di 9,3 che generò un enorme tsunami con un’altezza stimata di 28 metri che uccise circa 280.000 persone lungo la costa dell’Oceano Indiano e danneggiò gravemente tutte le infrastrutture di pesca della regione.

Andrea Mucedola
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  1. Uno schema di separazione del traffico o TSS è un sistema di rotte di gestione del traffico marittimo regolato dall’Organizzazione marittima internazionale o IMO costituito da due linee (esterne), due corsie e una zona di separazione. Le corsie di traffico (o clearways) indicano la direzione generale delle navi in ​​quella corsia; le navi che navigano all’interno di una corsia navigano tutte nella stessa direzione o attraversano la corsia con un angolo il più vicino possibile a 90 gradi.

     

foto della sosta di nave Vespucci per gentile concessione UPICOM – si ringrazia l’STV Alessandro Cazzato, PAO (Public Affairs Office) di nave Amerigo Vespucci per le cortesi e puntuali informazioni da bordo

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