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livello elementare.
ARGOMENTO: ECOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO PACIFICO
parole chiave: Polpi
Il mare non finisce mai di stupirci e, in questo caso, potremmo dire di colpirci
Per la prima volta, alcuni ricercatori hanno osservato due polpi che si lanciavano deliberatamente pezzi di sedimento, alghe e persino conchiglie l’uno contro l’altro. Un comportamento inaspettato che è stato osservato a parità di genere. Sia i polpi maschi che quelli femmine lanciavano detriti (sebbene due femmine eseguissero circa il 66% di tutti i lanci, a dimostrazione che anche nel regno animale sono più abili di tanti maschi).
Sebbene i motivi fossero differenti, per circa il 32% delle volte riguardanti condizioni condominiali (non che questi simpatici ed intelligenti cefalopodi vivano in condominio ma erano probabilmente innervositi dai lavori di pulizia delle tane) ma, sorpresa, sorpresa, sorpresa … il 53% del lancio di detriti si è verificato durante un’interazione con un altro polpo, un pesce o anche una delle telecamere che invadeva in qualche modo la loro privacy.
In realtà il lancio non veniva effettuato con uno degli otto lunghi tentacoli a disposizione ma tramite il loro sifone… In pratica i polpi usavano i tentacoli solo per raccogliere gli occasionali “proiettili” dal fondo del mare per poi scagliarli usando dei potenti getti d’acqua espulsi dal loro sifone.
Lancio di detriti da parte di Octopus tetricus in natura: Figura A Octopus (a sinistra) proietta limo e alghe attraverso l’acqua (dal video di Peter Godfrey-Smith); B un polpo (a destra) viene colpito da una nuvola di materiale proiettata da un altro polpo (a sinistra); figure C e D mostrano la meccanica del lancio: conchiglie C, limo, alghe e materiale sciolto viene tenuto tra i tentacoli in preparazione per il lancio, il mantello viene gonfiato in preparazione alla ventilazione durante il lancio, il sifone in questa fase può essere ancora visibile nella sua consueta posizione sporgente dalla fessura branchiale sopra la corona del tentacolo; in D il sifone viene abbassato sopra il tentacolo posteriore e l’acqua viene espulsa con forza attraverso il sifone grazie alla contrazione del mantello, mentre i detriti trattenuti vengono lanciati attraverso la colonna d’acqua. Illustrazioni di Rebecca Gelernter da studio In the line of fire: Debris throwing by wild octopuses
La scoperta di questo bizzarro, inaspettato ed alquanto insolito comportamento è avvenuta a Jervis Bay, sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud in Australia, interessando una specie comune di polpi locali (Octopus tetricus), dei polpi di belle dimensioni i cui tentacoli possono arrivare a due metri di lunghezza.
la piccola baia di Jervis, Nuovo Galles del Sud in Australia – Nautical chart of Jervis Bay, New South Wales, Australia. Surveyed by Commander A.F. Balfour, R.N. assisted by Lieuts. G.W. Gubbins, C.E. Monro, B.T. Somerville, S.C. Weigall, A. Waugh & Mr. T. Rice, Boatswain, R.N. H.M. surveying ship ‘Penguin’ 1894. Not current – not to be used for navigation – data
La curiosa notizia è apparsa sulla rivista PLOS One nel novembre 2022 suscitando non poche curiosità in quanto riguarda un comportamento non comune negli animali. In particolare, la capacità di lanciare oggetti mirando l’obiettivo è un comportamento tipicamente umano che, probabilmente, ebbe un ruolo importante nell’evoluzione degli ominidi. Sebbene gli esseri umani in genere insegnino ai piccoli che lanciare oggetti non sia proprio il modo migliore per comunicare, hanno imparato da migliaia di anni l’utilità di colpire con oggetti, a scopo difensivo ed offensivo, eventuali avversari o prede, di fatto allontanando il contatto fisico che non è mai esente da reciproci problemi. Nel caso delle altre specie animali, in particolare quelle che vivono in comunità molto unite, come le scimmie o i delfini, lanciare oggetti contro membri della stessa popolazione può servire anche da importante segnale sociale.
Certo i ricercatori australiani, autori dello studio, non si aspettavano di vedere un simile comportamento da parte di questi simpatici animali che nei video registrati non si limitavano a lanciare degli oggetti ma, dopo aver preso con cura la mira, raccoglievano frammenti di detriti dal fondo marino e li lanciavano direttamente contro l’occasionale avversario.
Tabella 1. Rapporti rappresentativi di lanci effettuati da animali con dimensioni del campione e criteri utilizzati per il targeting – notare la percentuale dei “colpi” a segno del polpo 17 su 102 – da studio In the line of fire: Debris throwing by wild octopuses
Dopo aver esaminato 24 ore di filmati, registrati da telecamere subacquee nel 2015 e nel 2016, gli autori dello studio hanno identificato ben 102 eventi in cui dieci polpi diversi raccoglievano oggetti dal fondo per poi scagliarli fino a “diverse lunghezze del corpo” di distanza contro i loro bersagli.
Statisticamente (vedi tabella 1) i polpi avversari sono stati colpiti dai detriti in ben 17 casi. In alcuni casi, il polpo alzava un tentacolo proprio prima del lancio, “forse in riconoscimento dell’atto in preparazione“, hanno scritto gli autori dello studio … “I polpi nella linea di tiro si sono abbassati, hanno alzato i tentacoli in direzione del lanciatore, o si sono fermati o reindirizzato i loro movimenti.” Quello che sembra certo che i lanciatori cercavano intenzionalmente di colpire i loro bersagli con un lancio di detriti accuratamente mirato. Anche chi non ha una grande confidenza con l’acqua può comprendere quanto sia complesso e difficile fare questa manovra sott’acqua, anche su una breve distanza. Il comportamento del polpo, che gli scienziati hanno catturato in un certo numero di video, è insolito nel mondo animale. I video completi sono visibili a questo link.
I polpi sono noti per la loro intelligenza e capacità di manipolare oggetti diversi, riuscendo ad aprire barattoli o modificando strutture per adattarle alle loro esigenze. Ad esempio, è stato osservato un polpo (Amphioctopus marginatus) che è in grado di impilare e trasportare gusci di cocco per costruirsi una “casa mobile”.
Questa però è una delle prime volte che si nota un comportamento di interazione sociale che non sfoci per forza in un combattimento. Tuttavia, negli ultimi decenni, un numero crescente di osservazioni ha suggerito che le interazioni tra i polpi sono più complesse di quanto si pensasse e forse anche il lanciare oggetti potrebbe essere un modo in cui gli animali vogliono comunicare fra di loro. Nella piccola baia di Jervis, dove vivono questi polpi, le condizioni di vita sono buone per cui esiste una grande quantità di esemplari ed il lancio di detriti potrebbe essere un modo per queste creature, normalmente solitarie, di gestire le interazioni con i loro vicini, comprese ardite avance sessuali che non sono sempre desiderate.
in anteprima: fotogramma dalla registrazione – da studio citato
Riferimenti
In the line of fire: Debris throwing by wild octopuses | PLOS ONE
https://www.livescience.com/octopuses-throw-sand-and-shells
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