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livello elementare.
ARGOMENTO: OCEANOGRAFIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: ANTARTIDE
parole chiave: Ghiacciaio Larsen
Gli effetti dei cambiamenti climatici stanno rivelando segreti per lungo tempo nascosti in Antartide. Spesse lastre di ghiaccio si sono assottigliate e permettono agli scienziati di penetrare in profondità. Live Science ha pubblicato la notizia che, durante alcune perforazioni è stato scoperto un “mondo nascosto” in un fiume sotterraneo che scorre sotto la superficie ghiacciata, un cunicolo buio e frastagliato abitato da sciami di minuscole creature simili a gamberetti.

Ghiacciaio Larsen B
La scoperta è avvenuta sotto la piattaforma di ghiaccio Larsen, un’enorme superficie di ghiaccio galleggiante attaccata alla costa orientale della penisola antartica che nel 2021 diede vita all’iceberg più grande del mondo. Il ghiacciaio fu scoperto e mappato da Ernest Shackleton durante la spedizione Nimrod, svolta da 1907 al 1909. Il suo nome è associato con il monte Larsen, ai piedi di cui scorre, chiamato in onore di Carl Anton Larsen, comandante della baleniera norvegese Jason, che nel dicembre del 1893 navigò lungo il fronte ghiacciato della Penisola Antartica fino alla latitudine di 68°10′ Sud, quota fino ad allora mai raggiunta.

Ghiacciaio Larsen B
Nell’estate del 2002 nell’emisfero australe, gli scienziati osservarono con stupore quasi l’intera piattaforma di ghiaccio Larsen si stava frantumando e crollò in poco più di un mese, circa 3.250 chilometri quadrati che si disintegrarono rapidamente. L’evento fu catturato in una serie di immagini dal Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) del satellite AQUA della NASA tra il 31 gennaio e il 13 aprile 2002. All’inizio la piattaforma di ghiaccio presentò delle linee parallele di punti blu (pozze di acqua di disgelo disposte in linee perché l’acqua defluiva nei crepacci esistenti). Inoltre mostrarono un insolito solco nel ghiaccio vicino al punto in cui incontrava la terra ferma, interpretato come un fiume sotterraneo. Da allora sono iniziate delle ricerche mirate come quelle del National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) di Auckland, Nuova Zelanda.
Il team del NIWA ha perforato circa 500 metri sotto la superficie del ghiaccio utilizzando un potente tubo di acqua calda per raggiungere quella cavità sotterranea. Dopodiché hanno inviato una telecamera attraverso il tunnel ghiacciato e nella caverna. Improvvisamente sono apparse sugli schermi centinaia di minuscole macchie sfocate che hanno oscurato lo schermo video.
Dopo aver rifocalizzato la fotocamera, si sono resi conto che l’obiettivo era invaso da minuscoli crostacei noti come anfipodi. Secondo Craig Stevens, oceanografo fisico presso il NIWA di Auckland, si tratta di un ecosistema inaspettato che potrebbe confermare la teoria che sotto il continente antartico esista una vasta rete di canali, laghi e fiumi sotterranei. Huw Horgan, un glaciologo della Te Herenga Waka – Victoria University di Wellington, Nuova Zelanda, ha affermato di aver individuato per la prima volta indizi di questa particolare struttura del sottosuolo nel 2020 mentre guardava una foto satellitare dell’area.

Ghiacciaio Larsen B
In particolare, si notava una lunga depressione che si estendeva sul ghiaccio, un segno distintivo della presenza di un fiume sotterraneo. I ricercatori hanno quindi perforato il ghiaccio per oltre 500 metri fino a raggiungere la caverna.

perforazione sul ghiacciaio . credit NIWA
Considerando le possibili dinamiche della massa d’acqua, si aspettavano di osservare che le pareti fossero lisce e piatte. Invece, hanno scoperto che la parte superiore era molto irregolare, presentando molte ondulazioni con angoli ripidi.

la parte superiore del fiume sotterraneo – credit NIWA
La parte superiore è di dimensioni maggiori e tende ad assottigliarsi verso il basso. Inoltre hanno scoperto che al suo interno vi sono quattro o cinque strati distinti di acqua che scorre in direzioni opposte. “Questo cambia la nostra attuale comprensione e modelli di questi ambienti“, ha detto Stevens. Ma le sorprese non si sono limitate a questo. Per puro caso il team di ricerca ha iniziato il suo lavoro un paio di giorni prima dell’eruzione da record del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai il 15 gennaio scorso (2022).

l’eruzione del Hunga Tonga-Hunga Ha’apai il 15 gennaio 2022 vista dallo spazio – NASA credit
Le onde di pressione causate dall’esplosione hanno fatto risuonare l’atmosfera terrestre come una campana. Ed è stato sorprendente scoprire che i sensori posizionati sulla superficie del ghiaccio avevano registrato onde di pressione simili che si muovevano attraverso la camera sotterranea.
La scoperta di questo ecosistema sotterraneo apre la possibilità di studiare come i nutrienti nell’acqua viaggiano nelle reti idriche dell’Antartide e supportano le forme di vita sotterranee.
Originariamente pubblicato su Live Science.
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