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livello elementare.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: unità di contromisure mine
Sperrbrecher tedeschi della seconda guerra mondiale
Alla fine del 1937, il Marinekommandoamt (MCA) definì un nuovo elenco di navi adatte alla conversione in Sperrbrecher in caso di guerra. Originariamente dovevano esserne selezionate nove ma in seguito questo numero aumentò a 12 (4 gruppi di tre navi in ciascuno). A queste navi (con una capacità da 3 a 9 mila tonnellate di stazza lorda) furono aggiunte ulteriori motonavi fino ad un numero totale di 58. Durante il periodo di modifica dei primi veri Sperrbrecher, i loro compiti furono assegnati a nove Sperrbrecher ausiliari della riserva, i cosiddetti. “Handelsdampfer zbV” che, non essendo incorporati nella Kriegsmarine, non ricevevano armi e non erano soggetti ad alcuna modifica. In realtà, nessuna di queste navi “di riserva” fu mai utilizzata come Sperrbrecher.
In totale, durante gli anni della guerra, 96 “demolitori” furono incorporati nella Kriegsmarine, convertiti da navi mercantili e navi militari ausiliarie. Nel 1943, i cantieri navali di Stettino, Lubecca, Emden e Krimpenaan den Ijssel ricevettero un ordine per la costruzione ex novo di 27 Sperrbrecher (KSB – Kriegssperrbrecher con numero di fiancata KSB 1 – 27). Fra di essi, il primo doveva essere pronto entro maggio 1945. Si trattava di navi da guerra con un dislocamento di 1588 tonnellate, che potevano raggiungere una velocità di 12,5 nodi, con un armamento completo (2 x 1 – 105/42 SK C/32, 2 x 2 – 37/69 FlaK M/42, 4 x 2 – 20/65 C/38, 6 x 1 – 86 R Ag M42/43 AA RL, sei lanciabombe di profondità). In realtà, dei 19 impostati, nessuno fu completato in tempo. Gli Sperrbrecher della prima versione furono designati Sperrbrecher I – Sperrbrecher XII ma, nel 1940, i numeri romani nelle designazioni furono sostituiti da quelli arabi.
Elenco completo dei numeri (lettere) dei Speerbrecher tedeschi della seconda guerra mondiale:
– Sperrbrecher I – XII – Sperrbrecher 1 – 39 , 60 – 62 , 64 , 68 , 69 , 102 – 105 , 120 – 123 , 131 – 139 , 141 – 158, 160 – 194 , 199 , 201 – 204 . – Hilfssperrbrecher A , B , C – NS I – NS IX – NF I – NF IV – non ricevettero numeri: Ammerland, Nogat, Norburg. |
Alcune navi cambiarono il loro numero durante il servizio ed alcuni numeri furono assegnati a navi diverse in momenti diversi. A seconda delle dimensioni gli Sperrbrecher si dividevano in:
– grandi (da 2500 ton)
– medi (1500 – 2500 ton)
– piccoli (1000 – 1500 ton)
– piccoli litoranei o fluviali (500 – 900 ton)
Caratteristiche del progetto
Per aumentare galleggiabilità, inaffondabilità e capacità di sopravvivenza, avendo un’alta probabilità di essere danneggiate dalle esplosioni, le stive di carico furono riempite con barili vuoti (di legno o metallo), e molti passaggi tra ponti e oblò furono sigillati. Inoltre, la prua fu rinforzata saldando lastre corazzate aggiuntive, ed i boccaporti vennero anch’essi saldati. Per combattere gli allagamenti, le navi furono dotate di un gran numero di pompe di esaurimento. Per aumentare il pescaggio, le stive ed i compartimenti laterali nella zona della linea di galleggiamento furono parzialmente riempiti di sabbia. Per contrastare le mine ad attivazione magnetica fu posto un potente elettromagnete (Vorauswirkender-Eigenschutz-Anlage, – VES-Anlage cioè “sistema di auto-protezione pre-attivante”) a prua, in grado di far detonare una mina magnetica ad almeno 460 metri di distanza di prora. L’avvolgimento era posizionato perpendicolarmente al piano diametrale ma ne furono realizzate delle varianti con due avvolgimenti a forma di X. Il nucleo era di fatto lo scafo stesso della nave.
Nel 1943 apparve un’altra versione dell’installazione EM, meno laboriosa da costruire ed adatta all’installazione su piccole navi. Era stata sviluppata in Italia dal Dr. G. M. Pestarine per la Regia Marina italiana e veniva designata CAM (Cannone Antimagnetico). Consisteva di due bobine di acciaio a forma di X incrociate con avvolgimenti situati sul ponte superiore ed utilizzate per attivare le mine magnetiche utilizzando forti impulsi magnetici. L’impianto aveva un peso di circa 90 tonnellate ed un fabbisogno di corrente continua di circa 2 x 50 KW, che era fornita da gruppi elettrogeni diesel montati sul ponte superiore. Dal CAM vennero sviluppati gli apparati CAM 41 e CAM 42, quest’ultimo con due magneti verticali fu installato per la prima volta sul brigantino Santa Rita, modificato dalla Regia Marina come cercamine magnetico (DM 40). Il cercamine fu completato il 9 settembre del 1943, ma fu requisito dai tedeschi. La Kriegsmarine installò nel 1943 una copia dell’apparato catturato sul mercantile Spbr. 104 “MARTHA” al 2°. Flottiglia, in servizio a Swinoujscie; l’impianto si rivelò immediatamente molto soddisfacente perché alla fine del 1944, cinquanta mine magnetiche furono rese innocue dal Spbr. 104 e l’impianto fu imbarcato sugli Sperrbrecher costruiti dall’inizio del 1944.

Speerbrecher 120 ex RENE 4 Flottiglia- presso i cantieri SABARN
Una versione tedesca, leggermente modificata ed alleggerita, da 70 tonnellate, detta KPG (Kreuzpolgerät), fu installata sugli Sperrbrecher minori e su quelli fluviali. Per contrastare le mine ad attivazione acustica sugli Sperrbrecher dal 1942, furono installate varie tipologie di campane acustiche: GBT (Geräuschboje mit Turbinenantrieb), KKG (Knallkörpergerät), DKG (Dampfknattgerät). I tradizionali paramine vennnero usati per proteggersi dalle mine ad urtanti. Per le mine ad attivazione a pressione, sostanzialmente non dragabili, l’unico sistema disponibile restò l’impiego dei Sperrbrecher … fortunatamente per gli equipaggi queste tipologie erano ancora rare.
Armamento
Sulle prime navi fu installato un numero limitato di armi di artiglieria, composto da un cannone C/96 da 105 mm a prua e da due cannoni antiaerei C/30 da 20 mm posti sul ponte. Successivamente, i vecchi 105 mm furono sostituiti con i più moderni C/16 e C/32 e l’armamento antiaereo fu rafforzato. Secondo le tabelle del 1943, l’armamento era composto da:
Sperrbrecher grandi | 2 – 105 mm SK C / 32 (600 colpi) 3×2 – 37 mm SK / 30 (12.000 colpi) 3×4 – 20 mm Flak 38 2×1 – 20 -mm Flak 38 (totale 28.000 cartucce) 4 – 7,92 mm MG / 34 mitragliatrici (20.000 cartucce) |
Sperrbrecher medio | 2 – 105 mm SK C / 32 (600 colpi) 2×1 – 37 mm SK / 30 (4.000 colpi) 7 – Flak 38 da 20 mm (14.000 colpi) 3 – mitragliatrici 7,92 mm |
navi minori | 1 – 105 mm (300) 1 – 37 mm i (2.000) 8 – 20 mm (16.000) 2 mitragliatrici |
litoranei e fluviali | 1 – 2 – 88 mm 2 – 37 mm 10 – 20 mm 2 mitragliatrici |
La composizione effettiva, ovviamente, differiva dallo standard, soprattutto in termini di armi antiaeree. Tuttavia, il calibro principale su alcune navi era rappresentato da 75 mm catturati di origine francese e polacca. Su alcune navi furono utilizzati, come sistemi di difesa aerea aggiuntivi, palloni di sbarramento (1-2 pezzi), lanciafiamme (1 pezzo) e lanciarazzi (fino a 8 pezzi Raketenabwurfgerät – RAG).
Equipaggi
Inizialmente il complemento era di 85 persone (di cui 3 ufficiali) con un massimo 170 persone. In seguito le tabelle furono modificate:
Sperrbrecher grandi | 234 persone (8 ufficiali), massimo 150-230 persone (4-5 ufficiali) |
Sperrbrecher medi | 116 persone (5 ufficiali) |
Sperrbrecher Piccoli | 83 persone (4 ufficiali) in media a seconda dei modelli da 15 a 120 persone |
Perdite
Durante le ostilità furono affondate 58 navi (senza contare le navi incompiute, radiate e riclassificate), a dimostrazione che questo tipo di navi furono impegnate senza risparmio. Le navi furono affondate a causa:
mine | 23 |
aerei | 22 |
navi di superficie | 4 |
autoaffondate | 6 |
collisione | 3 di cui due recuperate |
Inoltre, un’altra nave (Spbr 23) fu affondata da una mina dopo la fine delle ostilità, il 5 giugno 1945.
Gianluca Bertozzi
in anteprima e nel testo immagini di Speerbrecher – in memoria di Robert – Fonte Les Sperbrecher allemands (belgian-navy.be)
Fonti
German warships of the Second World War by H.T. Lenton, Macdonald and Jane’s, Sperrbrecher 32 Technical data, su german-navy.de.
https://www.navypedia.org/ships/germany/ger_conc_mdv2.htm
sito Wikipedia
Schiffe der deutschen Kriegsmarine und Luftwaffe 1939-45 Erich Gröner
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laureato in Giurisprudenza è un attento e meticoloso studioso di storia navale e aeronautica militare