Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Sperrbrecher, il distruttore degli sbarramenti di mine – parte II

Reading Time: 5 minutes

.

livello elementare

.

ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO

parole chiave: unità di contromisure mine

 

Sperrbrecher tedeschi della seconda guerra mondiale
Alla fine del 1937, il Marinekommandoamt (MCA) definì un nuovo elenco di navi adatte alla conversione in Sperrbrecher in caso di guerra. Originariamente dovevano esserne selezionate nove ma in seguito questo numero aumentò a 12 (4 gruppi di tre navi in ciascuno). A queste navi (con una capacità da 3 a 9 mila tonnellate di stazza lorda) furono aggiunte ulteriori motonavi fino ad un numero totale di 58. Durante il periodo di modifica dei primi veri Sperrbrecher, i loro compiti furono assegnati a nove Sperrbrecher ausiliari della riserva, i cosiddetti. “Handelsdampfer zbV” che,  non essendo incorporati nella Kriegsmarine, non ricevevano armi e non erano soggetti ad alcuna modifica. In realtà, nessuna di queste navi “di riserva” fu mai utilizzata come Sperrbrecher.

In totale, durante gli anni della guerra, 96 “demolitori” furono incorporati nella Kriegsmarine, convertiti da navi mercantili e navi militari ausiliarie.  Nel 1943, i cantieri navali di Stettino, Lubecca, Emden e Krimpenaan den Ijssel ricevettero un ordine per la costruzione ex novo di 27 Sperrbrecher (KSB – Kriegssperrbrecher con numero di fiancata KSB 1 – 27). Fra di essi,  il primo doveva essere pronto entro maggio 1945. Si trattava di navi da guerra con un dislocamento di 1588 tonnellate, che potevano raggiungere una velocità di 12,5 nodi, con un armamento completo (2 x 1 – 105/42 SK C/32, 2 x 2 – 37/69 FlaK M/42, 4 x 2 – 20/65 C/38, 6 x 1 – 86 R Ag M42/43 AA RL, sei lanciabombe di profondità). In realtà, dei 19 impostati, nessuno fu completato in tempo. Gli Sperrbrecher della prima versione furono designati Sperrbrecher I – Sperrbrecher XII ma, nel 1940, i numeri romani nelle designazioni furono sostituiti da quelli arabi. 

Elenco completo dei numeri (lettere) dei Speerbrecher tedeschi della seconda guerra mondiale:

– Sperrbrecher I – XII
– Sperrbrecher 1 – 39 , 60 – 62 , 64 , 68 , 69 , 102 – 105 , 120 – 123 , 131 – 139 , 141 – 158, 160 – 194 , 199 , 201 – 204 .
– Hilfssperrbrecher A , B , C
– NS I – NS IX
– NF I – NF IV
– non ricevettero numeri: Ammerland, Nogat, Norburg.

Alcune navi cambiarono il loro numero durante il servizio ed alcuni numeri furono assegnati a navi diverse in momenti diversi. A seconda delle dimensioni gli Sperrbrecher si dividevano in:

– grandi (da 2500 ton)

– medi (1500 – 2500 ton)

– piccoli (1000 – 1500 ton)

– piccoli litoranei o fluviali (500 – 900 ton)

Caratteristiche del progetto
Per aumentare galleggiabilità, inaffondabilità e capacità di sopravvivenza, avendo un’alta probabilità di essere danneggiate dalle esplosioni, le stive di carico furono riempite con barili vuoti (di legno o metallo), e molti passaggi tra ponti e oblò furono sigillati. Inoltre, la prua fu rinforzata saldando lastre corazzate aggiuntive, ed i boccaporti vennero anch’essi saldati. Per combattere gli allagamenti, le navi furono dotate di un gran numero di pompe di esaurimento. Per aumentare il pescaggio, le stive ed i compartimenti laterali nella zona della linea di galleggiamento furono parzialmente riempiti di sabbia. Per contrastare le mine ad attivazione magnetica fu posto un potente elettromagnete (Vorauswirkender-Eigenschutz-Anlage, – VES-Anlage cioè “sistema di auto-protezione pre-attivante”) a prua, in grado di far detonare una mina magnetica ad almeno 460 metri di distanza di prora. L’avvolgimento era posizionato perpendicolarmente al piano diametrale ma ne furono realizzate delle varianti con due avvolgimenti a forma di X. Il nucleo era di fatto lo scafo stesso della nave.

Nel 1943 apparve un’altra versione dell’installazione EM, meno laboriosa da costruire ed adatta all’installazione su piccole navi. Era stata sviluppata in Italia dal Dr. G. M. Pestarine per la Regia Marina italiana e veniva designata CAM (Cannone Antimagnetico). Consisteva di due bobine di acciaio a forma di X incrociate con avvolgimenti situati sul ponte superiore ed utilizzate per attivare le mine magnetiche utilizzando forti impulsi magnetici. L’impianto aveva un peso di circa 90 tonnellate ed un fabbisogno di corrente continua di circa 2 x 50 KW, che era fornita da gruppi elettrogeni diesel montati sul ponte superiore. Dal CAM vennero sviluppati gli apparati CAM 41 e CAM 42, quest’ultimo con due magneti verticali fu installato per la prima volta sul brigantino Santa Rita, modificato dalla Regia Marina come cercamine magnetico (DM 40). Il cercamine fu completato il 9 settembre del 1943, ma fu requisito dai tedeschi. La Kriegsmarine installò nel 1943 una copia dell’apparato catturato sul mercantile Spbr. 104 “MARTHA” al 2°. Flottiglia, in servizio a Swinoujscie; l’impianto si rivelò immediatamente molto soddisfacente perché alla fine del 1944,  cinquanta mine magnetiche furono rese innocue dal Spbr. 104 e l’impianto fu imbarcato sugli Sperrbrecher costruiti dall’inizio del 1944.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Sperbrecher-120-639x1024.jpg

Speerbrecher 120 ex RENE 4 Flottiglia- presso i  cantieri SABARN

Una versione tedesca, leggermente modificata ed alleggerita, da 70 tonnellate, detta KPG (Kreuzpolgerät), fu installata sugli Sperrbrecher minori e su quelli fluviali. Per contrastare le mine ad attivazione acustica sugli Sperrbrecher dal 1942, furono installate varie tipologie di campane acustiche: GBT (Geräuschboje mit Turbinenantrieb), KKG (Knallkörpergerät), DKG (Dampfknattgerät). I tradizionali paramine vennnero usati per proteggersi dalle mine ad urtanti. Per le mine ad attivazione a pressione, sostanzialmente non dragabili, l’unico sistema disponibile restò l’impiego dei Sperrbrecher … fortunatamente per gli equipaggi queste tipologie erano ancora rare.

Armamento
Sulle prime navi fu installato un numero limitato di armi di artiglieria, composto da un cannone C/96 da 105 mm a prua e da due cannoni antiaerei C/30 da 20 mm posti sul ponte. Successivamente, i vecchi 105 mm furono sostituiti con i più moderni C/16 e C/32 e l’armamento antiaereo fu rafforzato. Secondo le tabelle del 1943, l’armamento era composto da:

Sperrbrecher grandi 2 – 105 mm SK C / 32 (600 colpi)
3×2 – 37 mm SK / 30 (12.000 colpi)
3×4 – 20 mm Flak 38
2×1 – 20 -mm Flak 38 (totale 28.000 cartucce)
4 – 7,92 mm MG / 34 mitragliatrici (20.000 cartucce)
Sperrbrecher medio 2 – 105 mm SK C / 32 (600 colpi)
2×1 – 37 mm SK / 30 (4.000 colpi)
7 – Flak 38 da 20 mm (14.000 colpi)
3 – mitragliatrici 7,92 mm
navi minori 1 – 105 mm (300)
1 – 37 mm i (2.000)
8 – 20 mm (16.000)
2 mitragliatrici
litoranei e fluviali 1 – 2 – 88 mm
2 – 37 mm
10 – 20 mm
2 mitragliatrici

La composizione effettiva, ovviamente, differiva dallo standard, soprattutto in termini di armi antiaeree. Tuttavia, il calibro principale su alcune navi era rappresentato da 75 mm catturati di origine francese e polacca. Su alcune navi furono utilizzati, come sistemi di difesa aerea aggiuntivi,  palloni di sbarramento (1-2 pezzi), lanciafiamme (1 pezzo) e lanciarazzi (fino a 8 pezzi Raketenabwurfgerät – RAG).

Equipaggi
Inizialmente il complemento era di 85 persone (di cui 3 ufficiali) con un massimo 170 persone. In seguito le tabelle furono modificate:

Sperrbrecher grandi 234 persone (8 ufficiali), massimo 150-230 persone (4-5 ufficiali)
Sperrbrecher medi 116 persone (5 ufficiali)
Sperrbrecher Piccoli 83 persone (4 ufficiali) in media a seconda dei modelli da 15 a 120 persone

Perdite
Durante le ostilità furono affondate 58 navi (senza contare le navi incompiute, radiate e riclassificate), a dimostrazione che questo tipo di  navi furono impegnate senza risparmio. Le navi furono affondate a causa:

mine 23
aerei 22
navi di superficie 4
autoaffondate 6
collisione 3 di cui due recuperate

Inoltre, un’altra nave (Spbr 23) fu affondata da una mina dopo la fine delle ostilità, il 5 giugno 1945.

Gianluca Bertozzi

 

in anteprima  e nel testo immagini di Speerbrecher –  in memoria di Robert – Fonte Les Sperbrecher allemands (belgian-navy.be)

Fonti
German warships of the Second World War by H.T. Lenton, Macdonald and Jane’s, Sperrbrecher 32 Technical data, su german-navy.de.
https://www.navypedia.org/ships/germany/ger_conc_mdv2.htm
sito Wikipedia
Schiffe der deutschen Kriegsmarine und Luftwaffe 1939-45 Erich Gröner

 

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
,

PAGINA PRINCIPALE
.

PARTE I PARTE II

print
(Visited 359 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico e non a fini di lucro, che pubblica articoli di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

11 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x